Viva Conte al Napoli: non è un aziendalista ma questi sono ...

8 giorni ago

Tra i nomi che girano, è il più qualificato per distacco. È uno che vuole vincere. pretende giocatori all’altezza. Adl si sarà fatto i suoi conti

Viva Conte al Napoli: non è un aziendalista ma questi sono problemi di De Laurentiis

2022 archivio Image Sport / Calcio / Tottenham / Antonio Conte / foto Imago/Image Sport

Viva Conte al Napoli: non è un aziendalista ma questi sono problemi di De Laurentiis

I nomi degli allenatori accostati al Napoli ormai li conoscono tutti. Conte, Pioli, Gasperini, Italiano.

E a turno, circolarmente, ogni giorno ce ne è uno dato per certo. Insomma è come una mensa che ogni giorno della settimana prevede un cibo diverso. Salvo a ripetersi identico ogni settimana.

La verità la conosce soltanto il presidente. Che fa bene a non parlarne con nessuno perché quando un cosa la si conosce in due non è più un segreto. Inoltre conoscendolo non si può escludere che dal cappello a cilindro esca fuori il quinto nome.

Ieri è tornato prepotentemente alla ribaltata il nome di Conte. Ovviamente sarei felicissimo se Conte fosse il prescelto. Il curriculum, la personalità, la grinta del personaggio sono una forte garanzia di rilancio della squadra e della società in generale. Ed indubbiamente è nel gruppo di nomi che girano il più qualificato per distacco per quanto attiene a titoli conquistati. Diciamo la verità un allenatore con un prestigio che lo vede subito dopo i mostri sacri : Ancelotti, Guardiola, Klopp…

De Laurentiis avrà studiato il bilancio per l’eventuale arrivo di Conte

I miei dubbi sulla ragionevolezza dell’ingaggio di Conte sono due. Innanzitutto i costi legati alla sua venuta sono molto elevati. Non è un tecnico che si accontenta di lanciare giovani o di una squadra di mezze figure. Lui ha sempre voluto almeno due giocatori forti per reparto. E l’ingaggio dei giocatori forti è alto. Che ne sarebbe allora del monte ingaggi? Mi rendo conto però che parlare di conti al presidente De Laurentiis è un azzardo essendo lui un maestro riconosciuto sull’argomento. Se decide di affrontare i costi del sistema Conte significa che può permetterselo senza mettere a rischio una politica ultradecennale di bilancio sana. Quindi se lo ingaggerà avrà fatto attentamente bene i calcoli. Il secondo punto di perplessità è sul  profilo caratteriale del tecnico. Conte è tutto tranne che un aziendalista. Anzi non ha mai esitato a criticare aspramente le società che lo avevano in organico. E come non intravedere il grande rischio di scintille con la proprietà se le cose non si mettono immediatamente sul binario giusto? Tutto qui. Queste le ragioni delle mie perplessità. Pertanto credo che occorra aspettare notizie ufficiali. Se sarà Conte, allora viva Conte.

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