Auguri a Donatella Versace, Medusa baroque' n' roll

16 giorni ago

Quando nel 1978 la Medusa, figura mitologica di Gorgone con serpi al posto dei capelli, diventa un logo registrato, adagiato su etichette, abiti e fibbie, a guidare la Maison Versace c’è Gianni Versace, affiancato dalla sorella Donatella e dal fratello Santo. Sul proscenio della moda il cognome Versace è, tra gli anni Ottanta e Novanta, la voce più rilevante contro al minimalismo della ‘moda povera’ e al proibizionismo della decorazione. I miti di invenzione omerica, le metamorfosi ovidiane, la museologia della Magna Grecia – terra dove i fratelli Versace nascono e si formano – diventano il portale di una moda “neobarocca”, ben condensata nel titolo Baroque’ n’ roll di Brigid Brophy (1987). Quando nel luglio del 1997, sull’uscio della sua magione di Miami, espressione architettonica del massimalismo versaciano, Gianni Versace viene ucciso da due colpi di pistola, Donatella prende le redini della direzione creativa della Maison, traghettandola, in memoria del fratello, negli anni Duemila e oltre. Nella ricorrenza del suo compleanno, ricordiamo la sua carriera di stilista, diva e business woman, perfettamente calata nei miti di ieri, della Gorgone e della Magna Grecia in cui è nata, e di oggi.

Donatella Versace - Figure 1
Foto Harper's Bazaar

Stephanie Maze//Getty Images

Donatella e Gianni Versace nella loro casa a Milano, 1990

Il fatto che Lady Gaga le abbia dedicato una canzone, Donatella (2013), restituendone l’immagine di una diva “bionda, ricca e favolosa”, che il suo nome sia associato a quello di rock star immortali, da Madonna a Elton John, e che il Jungle Dress da lei realizzato nel 2000 per Jennifer Lopez determinò la nascita di Google Immagini per via dei numeri impazziti della ricerca in rete dell’abito, offrono già un quadro della figura di Donatella Versace, eletta a mito al pari della sua Medusa. Nata nel 1955 a Reggio Calabria, ultima di quattro figli, fin da bambina si presta ad aiutante del fratello in veste di modella per le sue creazioni. Lo osserva mentre lavora, precocissimo, nella sartoria della madre, e dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere a Firenze, lo segue nel capoluogo lombardo per assistere al debutto del marchio al Palazzo della Permanente, nel 1978.

Donatella Versace - Figure 2
Foto Harper's Bazaar

Ron Galella, Ltd.//Getty Images

Donatella Versace, VH1 Fashion Awards 1996

I primi anni milanesi sono tutt’altro che facili: “[...] furono difficilissimi. Lì ci stavano le signore perfettine e Gianni veniva criticato. Gli dicevano che faceva i vestiti per le zoccole. Io gli dicevo di fregarsene, perché la verità è che creava abiti per le donne che non hanno paura della propria femminilità”. Moderna, forse troppo moderna per la Milano di quegli anni, la Gorgone di Versace raggiunge l’accettazione e, poi, la consacrazione da parte dell'élite meneghina anche grazie, o forse soprattutto, alla fine strategia di pubbliche relazioni portata avanti da Donatella Versace.

Donatella Versace - Figure 3
Foto Harper's Bazaar

Dave Benett//Getty Images

Diamonds Are Forever show, Londra, 1999.

L’ aristocrazia del drappeggio, il motivo del peplo, i mosaici e la pittura vascolare sono, per Maison Versace, l’alfabeto di un nuovo linguaggio: “[...] Il passato non deve ispirare il revival: lo uso per guardare sempre avanti. Quello che intendo per classicità è proprio la freschezza, la qualità delle sensazioni che provo e che provoco. Classico per me vuol dire contemporaneo”. Dal 1978 ad oggi, le collezioni di casa Versace sono un fatto di provocazione, di continua contraddizione e demitizzazione. Dunque, un lessico chiassoso e spesso irriverente, che dalla Calabria è sbarcato ad Hollywood, sempre sotto la direzione di Donatella, anticipatrice di grandi campagne pubblicitarie di moda che oggi occupano spazi museali e talent scouter ante litteram.

Donatella Versace - Figure 4
Foto Harper's Bazaar

New York Daily News Archive//Getty Images

Madonna, Donatella Versace ed Elton John, inaugurazione della mostra dedicata a Gianni Versace al Metropolitan Museum of Art di New York, 1997

In effetti, se nella carriera dell’icona dai capelli platino si possono tracciare un “prima” e un “dopo” Gianni, quando, da responsabile dell’immagine e della comunicazione del brand, Donatella si trova a portarne avanti la direzione creativa, il suo sguardo è sempre stato proiettato in avanti, “oltre”, come racconta Lady Gaga nella canzone che le ha dedicato. È grazie a lei che gli abiti disegnati dal fratello vengono messi a fuoco dall’obiettivo fotografico di maestri quali Richard Avedon, Steven Meisel ed Helmut Newton. Anche l’idea di collaborare con lo star system, individuando con perizie quasi tecnica le figure del momento, si deve a Donatella. Una strategia, portata avanti ieri con Sting, Courtney Love e Jon Bon Jovi, e oggi con l’artista K-pop Hyunjin, la cantante Dua Lipa e l’attore Cillian Murphy, in cui si perpetua un ritorno di immagine patinato, da mito della Magna Grecia, ma anche da glitz and glamour hollywoodiani.

Donatella Versace - Figure 5
Foto Harper's Bazaar

Daniele Venturelli//Getty Images

Versace, Primavera Estate 2024

Questo richiamo al passato mescolato al presente si ritrova, in egual misura, nelle collezioni disegnate dalla stessa Donatella a partire dal 1998, all’indomani della morte di Gianni. Più volte si è assistito a recuperi dall’archivio del fratello, come gli abiti in maglia metallica della Primavera Estate 2018 o le ispirazioni marine che nel 2020 hanno sfilato su un set da polis greca o, ancora, i motivi a scacchi degli ensemble della Primavera Estate 2024. Stilista affermata e riconosciuta dalle nomine ufficiali di Designer of the Year e icona a sé stante – come dimenticare i suoi abiti da red carpet, fra trasparenze, inserti in pelle, diamanti e immancabili sbrilluccichii – quello di Donatella Versace è un ritratto di donna forte e, soprattutto, libera: “Meglio il cattivo gusto del bon ton, perché almeno ti fa parlare, è libertà”.

Donatella Versace - Figure 6
Foto Harper's Bazaar

JC Olivera//Getty Images

4 MUST HAVE DA COMPRARE PER IL 2024

Lanvin Ballerine in pelle lamé

Coperni Borsa piccola Sound Swipe in pelle lucida

Oribe Oribe Superfine Hairspray

Marni Orecchini a cerchio con cristalli
Donatella Versace - Figure 7
Foto Harper's Bazaar
Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana