Giulia De Lellis e la lezione alla Bocconi: «Per fare l'influencer serve ...

15 Mar 2024
Giulia De Lellis

Giulia De Lellis sta per salire in cattedra. L'influencer è stata chiamata dalla Sda Bocconi, la Business school dell’università milanese, per raccontare la sua esperienza imprenditoriale nel Master in Fashion, experience & design management. L'appuntamento per gli studenti sarà il prossimo 20 marzo, e l'influencer al Corriere della Sera ha raccontato che si tratta di un «riconoscimento importante» per la sua Azienda (un brand beauty) nata da un autofinanziamento.

Getty.

Stefania D'Alessandro

L'occasione è stata anche spunto per l'influencer di parlare del proprio percorso professionale, iniziato nel 2016 su Instagram. Tutto merito di un rossetto. «Mi piaceva, l’ho raccontato sui social. Dopo un po’ arriva mia sorella: “lo volevo provare ma non si trova più”». Di lì la scoperta. «Ho iniziato a farmi domande. Vado nella profumeria vicino a casa - vivevo a Roma - e mi spiegano: “le ragazze chiedono quello che hai usato tu”. Una, due, tre volte. Non ci potevo credere». A quei tempi le influencer beauty erano già esplose da anni su Youtube e si stava assistendo al passaggio a Instagram: «Cosa eravamo? Non so. Blogger? Io il blog non ce l’avevo: semplicemente amavo, e amo, il make up e già allora ne scrivevo sugli account. Prima della tv facevo la commessa a Pomezia: 1.200 euro al mese. Quando sono arrivati i primi contratti grazie ai social quasi mi vergognavo: con un pacchetto di post potevo andare oltre quanto prendevo in negozio in un mese», ha proseguito De Lellis.

Diplomata all'Istituto professionale di moda e arte, Giulia De Lellis è diventata un volto noto per via della partecipazione a Uomini e Donne prima e al Grande Fratello Vip poi, oltre che per il libro Le corna stanno bene su tutto, ma io stavo meglio senza, che fa riferimento alla storia con Andrea Damante, conosciuto proprio nel programma di Maria De Filippi. Da lì, i primi contratti e il successo social, che l'ha portata a lasciare un lavoro da commessa. Oggi gestisce un'azienda in attivo dove lavorano 12 persone ed è certa che nel suo campo l'onestà sia tutto, specie dopo le ultime vicende che hanno coinvolto Chiara Ferragni: «La chiarezza è fondamentale: se stai pubblicizzando un prodotto scrivi “adv”, se ti è stato regalato “gift”, altrimenti è “no sponsor”. Per noi che operiamo nel web è sempre stato così: bene che diventi legge ciò che era affidato all’autoregolamentazione». Un settore pieno di luci e ombre, ma anche di potenzialità - ha proseguito De Lellis - che ammette: «Ho fatto anche io errori e ho chiesto scusa. Ma dagli errori si impara e si migliora».

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