Lorella Cuccarini, dagli esordi con Pippo Baudo alla nuova ...

31 Mar 2024
Lorella Cuccarini

Una carriera da ballerina, cantante, showgirl, attrice e conduttrice, un titolo di “più amata dagli italiani”, la recente co-conduzione di una serata al Festival di Sanremo e, dal 2020, una cattedra da insegnante (prima di ballo e poi di canto) ad Amici di Maria De Filippi: per Lorella Cuccarini, cinquantotto anni, è da tempo iniziata una nuova primavera artistica e il tempo sembra essersi fermato.

Classe 1965, dopo un’infanzia passata con addosso le scarpette da danza è il fatidico incontro con Pippo Baudo a garantirle l’ingresso a tutti gli effetti nel mondo dello spettacolo, da dove non se n’è mai andata e da dove continua inesorabile a riscuotere successi in quasi quarant’anni di carriera. “Ma quante cose abbiamo fatto insieme?” chiedeva infatti Cuccarini al tubo catodico nello spot di presentazione di Sanremo 2024 e, in effetti, Lorella Nazionale in tv ne ha davvero fatte di ogni: a soli dodici anni, nel 1978, debutta sul piccolo schermo in una puntata del varietà Ma che sera condotto da Raffaella Carrà. Dopo la gavetta in altri show, la svolta avviene nel 1985 quando Baudo le offre il ruolo di prima ballerina a Fantastico 6 su Rai1 (al posto di Heather Parisi, che diventerà la sua “nemicamatissima”), dove viene confermata anche per l'anno successivo.

Ma se i tempi di Sugar sugar (suo singolo d’esordio nonché sigla di Fantastico 6) sono passati, altrettanto non si può? dire della carriera di Magic Lorella (del nome di un suo album), che da quella volta è diventata presenza fissa e familiare della televisione. Un curriculum molto lungo, il suo, con titoli quali Festival, Odiens, Paperissima (dove formerà? un apprezzato sodalizio con Marco Columbro) e Buona Domenica con Amadeus. E ancora Piazza di Spagna, Trenta ore per la vita, Uno di noi con Gianni Morandi e Paola Cortellesi, Scommettiamo che di nuovo al fianco di Columbro, La sai l’ultima?, La vita in diretta, Striscia la notizia, il Festival di Sanremo (co-conduttrice nel 1993 assieme a Pippo Baudo, nel 2024 assieme ad Amadeus e pure concorrente in gara con il brano Un altro amore no nel 1995), fiction come Amiche e L’isola di Pietro, il film Lo zio d’America 2 con Christian De Sica, teatro con svariati musical, radio con Citofonare Cuccarini su Rai Radio 1, pubblicità?, un’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, svariati premi e pure la stesura di un libro, Ogni giorno il sole - La vita e la filosofia del mezzo pieno.

Perché nella vita l’infaticabile Cuccarini vede proprio il bicchiere mezzo pieno. E cerca poi di trasmettere questa sua visione e questa sua poliedricità? ai giovani talenti in erba nella scuola di Amici di Maria De Filippi. “È una soddisfazione grandissima” ha dichiarato a Verissimo parlando del suo ruolo nel talent, “faccio sempre un paragone con i figli, perché secondo me ci sono un po’ di similitudini. Quando vedi i tuoi figli vedi i loro traguardi, vedi le loro gioie, in qualche modo ti proietti verso il futuro e gioisci, perché i figli sono un po’ un tuo proseguimento. È un po’ un segnale che tu lasci al futuro. E questi ragazzi sono in qualche modo un po’ dei figli, ma dei figli a livello professionale, nel senso che li vedi crescere. Vedi che magari la prima lezione di staging fa venire loro il panico perché non si sentono in grado e poi, a distanza di tre o quattro mesi, li vedi padroni del palco, più sicuri. O magari persone che non si piacciono e pensano di non essere abbastanza che finalmente dicono di piacersi e di sentirsi belli, sono dei grandissimi traguardi, dà un senso anche a quello che è il nostro mestiere”.

Un mestiere che a Lorella, con la sua costanza e passione, ha dato tanto. E che vuole ora tramandare ai posteri: “Io il prossimo anno festeggio quarant’anni di carriera, ma che me ne faccio di tutte queste conoscenze e di tutte queste esperienze che ho fatto nella vita se non avessi l’opportunità di trasferirle a qualcuno? È questa la cosa più bella, e Amici è questo. È un po’ come vivere una doppia felicità, perché io comunque sono sul palco, faccio teatro, faccio cose che mi piacciono e quindi ho le mie soddisfazioni come personaggio, e poi ho tutte le soddisfazioni dei ragazzi della scuola”.

Leggi di più
Notizie simili