GP India, vittoria di Bezzecchi su Martin. Bagnaia cade: il Mondiale ...

MotoGP oggi

Al Buddh Circuit si impone l'italiano della Ducati VR46 che precede lo spagnolo della Pramac, ora a 13 punti da Pecco, scivolato quando era secondo. Quartararo a podio. 4° Binder, 5° Mir, 9° Marquez dopo una scivolata

Massimo Brizzi

24 settembre - Milano

La regina non trema, ma il re è sotto scacco. Nel GP d’India della MotoGP vince la Ducati, ma quella del team VR46 di Marco Bezzecchi che si impone perentoriamente su Jorge Martin nel giorno in cui il Mondiale si riapre: il leader della classifica Pecco Bagnaia, infatti, scivola a due terzi di gara e vede così il suo primato insidiato. L’iridato della Ducati ha ora 13 punti di margine sullo spagnolo della Pramac, secondo e stremato dopo il traguardo, e 44 sullo stesso Bezzecchi. La Ducati esce dal Buddh Circuit, pista al debutto nel motomondiale, con un successo agrodolce: la doppietta ribadisce la superiorità della casa di Borgo Panigale, ma lo scivolone del suo campione del mondo accende una spia sulla sua forma nella fase clou della stagione.

la svolta

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Il turning point della gara avviene al 14. giro: è lì che Bagnaia, in lotta con Martin dal primo giro, perde l’anteriore della sua Desmosedici e finisce nella ghiaia poco dopo aver passato il rivale nella lotta per il secondo posto. A quel punto Bezzecchi però è già lontano, solitario e bravissimo condottiero dal primo giro con un ritmo imprendibile per tutti. Lì però il battistrada del campionato perde lucidità, accetta il corpo a corpo con Martin, assistito dopo la gara perché quasi collassato dal logorio fisico, fino all'errore. Clamoroso e grave. 

chi si rivede

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Terzo è Fabio Quartararo, che nell’ultimo giro ha anche la chance di conquistare la piazza d’onore in un duello serrato con un Martin che litiga pure con la zip della tuta, aperta: il francese ritrova così un podio che non vedeva da Austin e dà una boccata di ossigeno alla Yamaha. A proposito di redivivi: 5° è Joan Mir che rispolvera il suo talento e dà alla Honda Hrc il miglior piazzamento stagionale in gara. Il suo compagno Marc Marquez parte bene, lotta con i primi, ma al 6. giro fa una delle sue scivolate restando aggrappato alla moto e risale fino al 9° posto. Il passo, però, era da podio. 

nei dieci

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Terminano nei dieci: 4° Brad Binder con la Ktm, in ascesa rispetto alle qualifiche, 6° Johann Zarco con la Ducati Pramac e poi, nell'ordine, 7° Franco Morbidelli (Yamaha), 8° Maverick Vinales (Aprilia) e 10° Raul Fernandez (Aprilia RNF). Fuori dai punti Michele Pirro (16°) e Fabio Di Giannantonio (17°).

la gara

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Con solo sei Ducati in pista per le assenze di Alex Marquez, tre costole rotte nell’high side in Q1, e Luca Marini, clavicola fratturata nella caduta che ha innestato l’incidente al via della Sprint Race, la gara vive dell'attesa per il consumo delle gomme, sottoposte al gran caldo indiano della gomme e per il ritmo nelle mani del poleman Bezzecchi, disarcionato al via della Sprint Race. La prima curva resta un’osservata speciale, ma stavolta alla partenza fila tutto (quasi) liscio: Martin è il primo a transitare, ma alla staccata successiva fa un lungo e Bagnaia passa, salvo poi cedere a Bezzecchi una leadership che non mollerà fino al traguardo. La lotta è alle sue spalle, fra Martin e Bagnaia: lo spagnolo passa Pecco (5. giro), rischia di essere tamponato (8. giro), va largo e lascia strada al rivale (13. giro) e ne eredita poi il secondo posto con la sua caduta (14. giro). Con Bezzecchi dittatore perentorio, Martin litiga con il caldo, la tuta e Quartararo, che prova a strappargli il secondo posto nell'ultimo giro. Difeso dallo spagnolo con i denti e uno sforzo fisico che obbliga all'intervento dei sanitari nel parco chiuso. Bollicine per Bezzecchi e sudore per Martin: sono gocce che però, a 7 GP dalla fine, possono bagnare di gloria la loro fase finale del Mondiale.    

24 settembre 2023 (modifica il 24 settembre 2023 | 14:01)

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