Media: "Ok Usa a offensiva su Rafah per evitare attacco a Iran ...

13 giorni ago

La guerra di Gaza, giorno 195

Teheran: "Risposta dura se Israele ci colpisce". Usa e Gb annunciano nuove sanzioni contro l'Iran. Continuano gli attacchi aerei israeliani su Gaza: morti e feriti.

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Foto Rai News

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Persone esaminano i danni alle loro case a seguito degli attacchi aerei israeliani a Rafah, Gaza

Onu, Guterres: "Il Medio Oriente è sull'orlo conflitto su vasta scala"

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha avvertito che il Medio Oriente è sull'orlo di un "conflitto regionale su vasta scala", alla luce delle crescenti tensioni sulla guerra a Gaza e sull'attacco dell'Iran a Israele. Per il capo del Palazzo di Vetro, l'offensiva militare israeliana contro Hamas nella Striscia, dopo l'attacco senza precedenti del 7 ottobre, ha creato un "inferno umanitario" per i civili palestinesi. 

Focus su Rafah tra funzionari americani e israeliani

Funzionari americani e israeliani terranno oggi un incontro virtuale ad alto livello per discutere di  un'eventuale operazione militare dell'Idf a Rafah, nel sud della  Striscia di Gaza, dove hanno trovato rifugio milioni di profughi. Lo  scrive Axios citando funzionari americani a condizione di anonimato,  secondo i quali Washington sta cercando di dissuadere gli israeliani  ad attaccare proponendo alternative. Un simile incontro si era svolto  il primo aprile.   

Usa, Biden impone nuove sanzioni contro l'Iran

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro l'Iran. "Siamo impegnati nella difesa di Israele, dei nostri soldati e dei nostri partner nella regione. E non esiteremo a intraprendere tutte le azioni necessarie" contro gli attacchi di Teheran e dei suoi alleati, ha dichiarato il presidente in una nota. Nell'ambito delle nuove sanzioni Usa all'Iran annunciate da Joe Biden, il Tesoro Usa ha preso di mira 16 individui e due entità che consentono la produzione di droni iraniani, compresi i tipi di motori che alimentano la varianti Shahed, utilizzata nell'attacco del 13 aprile. Nel mirino anche 5 società che forniscono componenti perla produzione di acciaio alla Khuzestan Steel Company (Ksc), uno dei maggiori produttori di acciaio iraniani, o acquistano suoi prodotti finiti di acciaio. Colpite pure tre filiali della casa automobilistica iraniana Bahman Group, che avrebbe sostenuto materialmente i pasdaran. 

Il Regno Unito aderisce al nuovo pacchetto di sanzioni contro l'Iran annunciato oggi a Washington. Lo riportano i media britannici precisando che l'iniziativa è stata presa congiuntamente dall'amministrazione di Joe Biden e dal governo di Rishi Sunak dopo la recente rappresaglia di Teheran contro Israele. E che riguarda in particolare soggetti o entità indicate come coinvolte nella produzione di droni: strumento che la Repubblica Islamica ha usato nell'azione contro Israele e che fornisce da tempo anche alla Russia, per la guerra in Ucraina.

Gallant: "Lo Stato di Israele può fare ciò che vuole"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha visitato oggi la base aerea di Tel Nof e ha parlato con i piloti presenti. "La nostra capacità di prendere decisioni complesse sul campo è radicata nella consapevolezza che abbiamo delle persone di cui possiamo fidarci in volo", ha osservato, citato dal Jerusalem Post. "I nostri compiti non saranno ridotti, lo Stato di Israele deve sapere che ha libertà di azione per fare ciò che vuole, e c'è la garanzia che ciò che è deciso venga anche attuato", ha aggiunto Gallant.

New York Times: Israele aveva calcolato male la risposta dell'Iran al raid

L'attacco al consolato iraniano a Damasco del primo aprile, durante il quale è stato ucciso il generale iraniano Mohammed Reza Zahedi, è stato attentamente pianificato ma gli israeliani avevano calcolato male la riposta di Teheran. E' quanto svela il New York Times citando documenti interni israeliani. Secondo funzionari americani e israeliani, lo Stato ebraico si aspettava come risposta della Repubblica islamica solo attacchi su piccola scala da parte sua o dei suoi alleati regionali. Secondo i documenti visionati dal Nyt, il gabinetto di guerra israeliano aveva approvato l'operazione per il 22 marzo, una settimana prima. Gli Stati Uniti sono stati aggiornati sui piani di Israele solo "pochi istanti" prima dell'attacco, avvenuto il primo aprile. Una circostanza che ha fatto arrabbiare Washington, con il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, che il 3 aprile si è lamentato con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, sottolineando che l'attacco aveva messo in pericolo le truppe statunitensi e che la mancanza di avvertimento da parte di Israele non aveva dato loro il tempo di prepararsi. 

Rilasciata donna che era a bordo della nave MSC Aries sequestrata dall'Iran nello Stretto di Hormuz

È stata rilasciata ed è tornata in patria una donna indiana membro dell'equipaggio della portacontainer Msc Aries sequestrata dai Pasdaran il 13 aprile nello Stretto di  Hormuz. Lo ha riferito il ministero degli Esteri indiano, spiegando  che l'ambasciata di Nuova Delhi a Teheran è in contatto con altri 16  membri dell'equipaggio indiano - su un totale di 25 - ancora a bordo  della nave. "I membri dell'equipaggio sono in buona salute e sono in contatto con  i loro familiari in India", afferma il ministero in una nota. In  precedenza il ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar ha parlato  con il capo della diplomazia iraniana Hossein Amirabdollahian  chiedendo il rilascio dei membri dell'equipaggio. 

Usa: proteste contro accordo con Israele, Google licenzia 20 lavoratori

Google, mercoledì sera, ha licenziato 28 dipendenti, dopo una serie di proteste contro i contratti di fornitura di servizi cloud computing e intelligenza artificiale al governo e all'esercito israeliano. Ad annunciarlo è CNBC che ha visto la nota interna di comunicazione ai dipendenti. Martedì nove dipendenti di Google sono stati arrestati con l'accusa di violazione di domicilio dopo aver organizzato un sit-in negli uffici dell'azienda a New York e a Sunnyvale, in California. Inoltre l'ufficio del Ceo di Google Cloud, Thomas Kurian, è stato occupato dai manifestanti per 9 ore. I dipendenti che nelle scorse settimane hanno partecipato alle manifestazioni contro la fornitura di servizi a Israele sono stati messi in congedo amministrativo e hanno dovuto attendere un colloquio con l'ufficio di risorse umane per tornare al lavoro. Le proteste sono state guidate dall'organizzazione "No Tech For Apartheid", focalizzata sul Progetto Nimbus, un contratto congiunto di Google e Amazon, dal valore di 1,2 miliardi di dollari che impegna l'azienda a fornire servizi cloud e data center al governo e all'esercito israeliano.

Camera Usa condanna controverso slogan pro Palestina "From the river to the sea Palestine will be free"

Con 377 sì e 44 no, la Camera Usa ha approvato una risoluzione che condanna il controverso slogan ""From the river to the sea, Palestine will be free", ossia 'Dal fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo), la Palestina sarà libera". Contraria l'ala progressista dei dem, tra cui la 'squad' di Alexandria Ocasio-Cortez. La frase appare innocua e postula la sovranità  e l'indipendenza dei palestinesi ma è stata ritenuta da molto antisemita perché associata ad una rivendicazione dell'intera area tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo, che equivarrebbe all'annientamento di Israele. Il disegno di legge fa parte di un elenco di 17 misure che i leader repubblicani della Camera  stanno sottoponendo al voto questa settimana per affermare il sostegno a Israele e a condannare l'Iran dopo gli attacchi aerei nel fine settimana. 

La 'Pietà di Gaza' vince il World Press Photo 2024

L'Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani

L'Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani in caso di "aggressione" da parte dello Stato ebraico. Lo annunciano i pasdaran, secondo quanto riferisce la Tass. 

Sopravvissuto ai raid, 13enne muore per il lancio di aiuti

Un ragazzo palestinese di 13 anni sopravvissuto ad un attacco aereo israeliano che ha distrutto la casa della sua famiglia a novembre è morto durante un lancio di aiuti alimentari a Gaza. Zein Oroq era rimasto sepolto sotto le macerie dopo il raid dello scorso anno nel quale sono morti 17 membri della sua famiglia allargata. Nonostante le ferite, era riuscito a sopravvivere al raid. La settimana scorsa, durante un lancio di aiuti, Zein è stato colpito alla testa da uno dei pacchi mentre correva nel disperato tentativo di afferrare una lattina di fave, riso o farina. Lo riferisce il Guardian. 

Si infiamma lo scontro con Hezbollah al confine tra il sud del Libano e il nord di Israele

Gaza, palestinesi ispezionano l'area bombardata a Rafah

Un attacco notturno contro la Striscia di Gaza ha provocato la morte di undici persone, tra le quali cinque bambini. Lo ha annunciato il corrispondente da Rafah di al Jazeera. 

Iran: "Il G7 non prenda misure poco costruttive contro di noi"

L'Iran ha chiesto al G7 di non adottare "misure non costruttive" nei confronti di Teheran per l'attacco contro Israele. "Indubbiamente, l'adozione di decisioni non costruttive nei confronti dell'Iran, e l'accompagnarsi irresponsabile dei Paesi occidentali al regime israeliano riguardo alle sue misure che violano il diritto internazionale incoraggeranno il regime a continuare le sue azioni malvagie e il suo avventurismo, e di conseguenza aggraveranno le tensioni nella regione e nel mondo", ha affermato l'ambasciata iraniana a Londra in un comunicato, come riporta Irna, mentre si sta svolgendo a Capri il vertice dei ministri degli Esteri del G7. 

Iran: "Abbiamo informato gli Usa prima e dopo l'attacco a Israele Teheran"

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha dichiarato che Teheran ha informato Washington, attraverso messaggi scambiati tramite l'intermediazione della Svizzera, riguardo all'attacco contro Israele prima che esso avesse luogo. "Abbiamo detto chiaramente agli americani nei messaggi che la decisione presa dal Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano, guidato dal presidente, di punire il regime sionista era definitiva e finale e dopo l'azione punitiva (operazione 'Vera promessa'), intorno alle2:30 di domenica di questa settimana, abbiamo inviato un altro messaggio agli Stati Uniti attraverso i canali diplomatici, affermando che non ci aspettiamo un aumento della tensione nella regione", ha spiegato Amirabdollahian, come riporta Irna, parlando con i giornalisti a New York dove si trova in occasione di una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. 

G7, Tajani a Cameron "Qualsiasi forma di rappresaglia pregiudicherebbe equilibri già fragili e delicati"

"Qualsiasi forma di rappresaglia pregiudicherebbe equilibri già fragili e delicati": parole, queste sulle tensioni tra Israele e Iran, pronunciate dal ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di un colloquio con il suo omologo britannico, David Cameron. Le dichiarazioni, rese a margine del G7 in corso a Capri, sono state rilanciate in una nota stampa dalla Farnesina. "Nel condannare ancora una volta, con la massima fermezza, il recente attacco sferrato dall'Iran e contro Israele, ho ribadito la preoccupazione dell'Italia per il rischio di un ulteriore allargamento del conflitto" ha riferito Tajani, ricordando l'importanza della moderazione e del dialogo in questo frangente. Il ministro ha poi anche ribadito l'urgenza di raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza per garantire l'accesso di aiuti umanitari e ricordato che "non vi può essere una soluzione senza il pieno coinvolgimento di tutti gli attori regionali e l'accettazione del principio di due popoli e due Stati".  

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Libano, Palazzo Chigi: "Soddisfazione governo per esito discussione in consiglio europeo"

"Soddisfazione del Governo italiano per l'esito della discussione del Consiglio Europeo sul Libano, tema aggiunto in agenda su impulso italiano per valutare le ulteriori iniziative che l'Unione Europea può mettere in campo a favore della stabilità della nazione mediorientale. I Capi di Stato e di Governo UE - si legge in una nota di Palazzo Chigi - si sono infatti impegnati a continuare a sostenere le persone più vulnerabili in Libano, compresi i rifugiati, gli sfollati interni e le comunità ospitanti in difficoltà, nonché a fornire sostegno per combattere la tratta e il traffico di esseri umani. In particolare, è stata indicata l'urgente necessità di porre in essere le condizioni per un ritorno sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati siriani. In vista dell'ottava conferenza di Bruxelles sulla Siria, in programma il prossimo giugno, il Consiglio Europeo ha inoltre chiesto all'Alto rappresentante e alla Commissione di rivedere e rafforzare l'efficacia dell'assistenza dell'UE ai rifugiati e agli sfollati siriani in Siria e nella regione".

Baerbock: "G7 deve reagire a Iran, ma evitare escalation"

Il G7 deve reagire all'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele. Lo ha sottolineato la ministra  degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, indicando che misure sono  allo studio durante la ministeriale in corso a Capri. "Stiamo discutendo di misure aggiuntive qui al G7 perché ovviamente ci deve essere una risposta a questo incidente senza precedenti", ha  dichiarato Baerbock, evidenziando tuttavia la necessità di evitare un' "escalation".

Cina: "Palestina diventi membro a pieno titolo dell'Onu"

"Il ministro degli Esteri Wang Yie io abbiamo discusso della situazione in Medio Oriente" e "abbiamo condiviso le opinioni sull'importanza della riduzione della tensione, dell'autocontrollo e del sostegno a una pace giusta e duratura per la Palestina, nonché sulla richiesta della Palestina di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite", ha scritto su X Retno Marsudi a capo della diplomazia dell'Indonesia, il più grande Paese musulmano del mondo. "Abbiamo avuto un incontro produttivo per discutere i progressi del nostro partenariato strategico globale, incluso il commercio e gli investimenti. Opinioni condivise sull'importanza della stabilità e del rispetto del diritto internazionale a livello globale e nell'Indo-Pacifico", ha aggiunto la ministra.

Iran: "Detto più volte a Usa che non cerchiamo di allargare tensioni"

L'Iran ha inviato diversi "messaggi" agli Stati Uniti per rassicurarli che la repubblica islamica "non sta cercando di espandere le tensioni" in Medio Oriente con Israele. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Teheran. "Ciò che potrebbe aumentare le tensioni nella regione è il comportamento del regime sionista", ha dichiarato Hossein Ami-Abdollahian al suo arrivo a New York nella serata di mercoledì per una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Israele, terrorista dell'Isis arrestato in Cisgiordania

Un presunto terrorista dell'Isis è stato arrestato dalla polizia di frontiera israeliana mentre si preparava a compiere un attacco. In una dichiarazione congiunta della polizia nazionale, della polizia di Gerusalemme e del servizio di intelligence interno (Shin Bet), le autorità hanno spiegato che l'uomo e' stato arrestato dopo un'operazione nella città di Beituna, a ovest di Ramallah. All'operazione hanno preso parte anche soldati dell'esercito e dell'aeronautica israeliani. Secondo il Times of Israel l'uomo arrestato è palestinese e ha tentato di fuggire dopo che le forze di sicurezza sono entrate nell'edificio in cui si trovava. E' stato arrestato da un agente sotto copertura mentre cercava di estrarre un'arma. "Si tratta di un combattente dell'Isis che intendeva compiere un attacco nell'immediato futuro ed e' stato trasferito per l'interrogatorio allo Shin Bet", hanno spiegato le autorità.

Raid Israele nel sud del Libano, uccisi 2 miliziani Hezbollah

Due miliziani di Hezbollah sono stati uccisi in un raid aereo israeliano condotto nella notte nel sud del Libano, nell'area di Khiam. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliana (Idf) spiegando che tra gli obiettivi attaccati c'erano diverse  infrastrutture terroristiche utilizzate da Hezbollah.

Cina e Indonesia chiedono cessate-il-fuoco immediato e assistenza umanitaria Gaza

Il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, in conferenza con la controparte indonesiana, Retno Marsudi, a Giacarta, ha annunciato che entrambi i ministri degli Esteri invocano un cessate il fuoco immediato e assistenza umanitaria nella striscia di Gaza."Siamo inoltre addolorati per il disastro umanitario derivante dal conflitto israelo-palestinese. Siamo d'accordo sul fatto che la risoluzione nr 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite vada pienamente ed efficacemente implementata, è necessario realizzare immediatamente un cessate il fuoco incondizionato e duraturo e vanno intraprese azioni sostanziali per proteggere i civili. Bisogna inviare a Gaza assistenza umanitaria urgente per garantire che le forniture possano essere consegnate in modo rapido, sicuro e sostenibile", ha affermato il ministro cinese."Esortiamo tutte le parti coinvolte a mantenere calma e moderazione per evitare l'escalation della situazione e l'estendersi del conflitto. La Cina sostiene il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nell'accettare immediatamente la Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite e raccomanda la convocazione di una conferenza di pace internazionale più ampia, più autorevole e più efficace per formulare un calendario e una tabella di marcia per l'attuazione della soluzione a due Stati".

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha risposto all'appello della comunità internazionale e ha continuato a rivedere la bozza di risoluzione sul cessate-il-fuoco a Gaza, ma è stato ripetutamente posto il veto dagli Stati Uniti", ha dichiarato Wang ai giornalisti. Gli Stati Uniti hanno posto il veto su una serie di proposte di risoluzione del Consiglio di Sicurezza perché non vincolavano il cessate-il-fuoco direttamente al rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza o alla condanna del devastante attacco di Hamas del 7 ottobre che ha scatenato la guerra, ma hanno poi lasciato passare una risoluzione con un'astensione a fine marzo. I funzionari americani hanno ribadito che il cessate-il-fuoco e il rilascio degli ostaggi sono collegati, mentre la Russia, la Cina e molti altri membri del Consiglio hanno favorito un appello incondizionato al cessate il fuoco. "Questa volta gli Stati Uniti non hanno osato opporsi alla moralità internazionale e hanno scelto di astenersi. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno sostenuto che questa risoluzione non era vincolante", ha indicato Wang, "Agli occhi degli Stati Uniti, il diritto internazionale sembra essere uno strumento che può essere usato ogni volta che lo si ritiene utile e scartato se non lo si vuole usare".

Tajani al G7, incontro bilaterale Italia Regno Unito

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Tajani al G7, incontro bilaterale Italia Regno Unito

Tajani a G7: "Sosteniamo Israele ma vogliamo de-escalation"

"Oggi affronteremo i temi più delicati all'ordine del giorno, la situazione internazionale che conosciamo, e con il ruolo di portatori di pace ovunque, con la forza della diplomazia". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo i lavori della seconda giornata del G7 dei ministri degli Esteri a Capri. "Discuteremo certamente della situazione mediorientale - ha spiegato Tajani - siamo amici di Israele, sosteniamo Israele, ma vogliamo una de-escalation in quell'area. Affronteremo come sanzionare l'Iran per l'attacco con centinaia di missili contro Israele, dovremo affrontare anche la situazione che riguarda il traffico marittimo attraverso Suez e il mar Rosso, il traffico mercantile minacciato dagli Houthi, e il tema dell'Ucraina che è fondamentale per noi". Aiutare l'Ucraina, ha sottolineato Tajani, "significa lavorare per la pace. Sostenere l'Ucraina significa puntare poi a un tavolo di pace, ma se l'Ucraina perde Putin non si siederà mai al tavolo. Affronteremo anche le questioni che riguardano la Nato, con Stoltenberg, e le questioni che riguardano il continente africano che per noi riveste grande importanza con il ministro degli esteri della Mauritania che rappresenta l'Unione Africana. Sarà una giornata di grande lavoro e di grande impegno".

Nyt: "Israele ha sottovalutato la risposta Iran al raid su Damasco"

Israele ha commesso un grave errore di calcolo nel valutare l'entità della risposta iraniana dopo il raid su Damasco del 1° aprile nel quale sono rimasti uccisi diversi comandanti dei pasdaran. Lo riporta il New York Times (Nyt). "Gli israeliani hanno commesso un errore di calcolo, pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza", scrive il quotidiano citando diversi funzionari americani di alto livello le cui opinioni coincidono con quelle di un alto dirigente israeliano. Funzionari americani hanno riferito di essersi arrabbiati per essere stati informati, dell'attacco su Damasco, solo pochi minuti prima. Un raid che, secondo due dirigenti israeliani, era stato pianificato già da due mesi e poi approvato dal gabinetto di guerra il 22 marzo. 

Il Nyt afferma di aver visionato i documenti della difesa interna che indicavano le possibili risposte di Teheran al raid su Damasco. Ma nessuna di queste prevedeva un attacco di vasta portata, come quello avvenuto lo scorso fine settimana con l'utilizzo di oltre 300 tra droni e missili balistici. In un primo momento l'inteligence israeliana si aspettava che l'Iran lanciasse al massimo 10 razzi terra-terra contro lo Stato ebraico. Successivamente questa stima è stata aumentata a 60-70 missili terra-terra. Anche questo si è rivelato un errore di valutazione.

Borrell: "Sanzioni Iran? Ci sono, siano più efficienti"

"Il sistema di sanzioni contro le componenti per produrre droni e missili iraniani già esiste. Dobbiamo rivedere questo sistema, allargarlo e renderlo più efficiente": cosi' il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, a proposito delle nuove sanzioni che potrebbero esser emanate contro l'Iran dalla comunità internazionale, dopo l'attacco di sabato scorso del regime a Israele.

Borrell: "Appello a Israele è molto chiaro, non attacchi Rafah"

"Se ci fosse un attacco a Rafah, dove ci sono in strada 1,7 milioni di persone, ci sarebbe una vera catastrofe  umanitaria. Quindi l'appello a Israele è stato molto chiaro da parte  dello stesso presidente Biden e da parte di tutti i leader europei, a  non attaccare Rafah". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante per la  politica estera dell'Ue, Josep Borrell, nel corso di un punto stampa a Capri, dove è in corso il G7 Esteri, commentando le indiscrezioni che vorrebbero un sostanziale via libera occidentale a un'operazione  israeliana a Rafah in cambio di moderazione nei confronti dell'Iran.       

"Ci sono 1,7 milioni di persone in strada senza alcuna possibilità di  difendersi e di scappare. Quindi non attaccare Rafah", ha ribadito Borrell.        

"Abbiamo dimostrato che stiamo difendendo Israele non solo a parole  perché i missili e i droni iraniani sono stati abbattuti grazie alle  capacità militari degli Stati Uniti, della Francia e della Gran  Bretagna", ha proseguito l'Alto rappresentante, secondo cui "allo  stesso tempo dobbiamo tenere a mente che va risolto il problema tra  Israele e palestinesi" tenendo conto anche dei "diritti" del popolo palestinese.

Mohanad Hage Ali: "Il Libano sarà il nuovo fronte, rischia di pagare il prezzo più alto"

Il Libano sarà il nuovo fronte. Mohanad  Hage Ali, vicedirettore di ricerca presso il Malcolm H. Kerr Carnegie  Middle East Centre di Beirut, analizza in un'intervista a 'La Stampa'  la crisi mediorientale e i rischi che sia il Libano a pagare il prezzo di una escalation. Il coinvolgimento del paese dei Cedri "è una delle  opzioni sul tavolo di Benjamin Netanyahu, per rispondere all'attacco  iraniano", afferma. "Ci sono forze all'interno di Israele che spingono affinché le priorità restino l'operazione su Gaza e il fronte nord,  cioè il sud del Libano e raggiungere gli obiettivi in questi due  fronti, anziché allargare il conflitto a un confronto diretto con  l'Iran".        

"In quest'ottica - spiega - l'attacco iraniano potrebbe servire come  pretesto che Israele ha cercato per intensificare le tensioni con  Hezbollah. Israele da mesi minaccia di lanciare una vasta operazione  in Libano se Hezbollah non si ritirasse dal confine meridionale per  consentire a decine di migliaia di sfollati di ritornare in sicurezza  a casa".        

"Leggiamola dal Libano", prosegue. "Hezbollah ha mostrato moderazione  nelle sue risposte, sottolineando pubblicamente che non vuole un  conflitto totale, ha cercato di evitare vittime civili israeliane, ha  scelto i bersagli meticolosamente cercando di confinare l'area  operativa. Questo finora. Se tutti decidono di togliere i guanti ci  sarà un prezzo da pagare, per tutti, in termini di vittime civili, di  consenso interno (soprattutto per quanto riguarda Hezbollah) e  internazionale per Israele".

Colloquio Bin Farhan - Borrell

Il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha ricevuto nella notte una telefonata dal capo della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell. Lo ha riferito l'agenzia di stampa di Riad "SPA". I funzionari hanno discusso degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e nelle aree circostanti e degli sforzi internazionali compiuti per porre fine alla guerra. All'inizio di febbraio, il principe Faisal e Borrell hanno tenuto discussioni simili a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Fonte Usa: "Improbabile attacco fino a fine Pasqua ebraica"

È improbabile che Israele attacchi l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Lo ha detto una fonte Usa all'emittente Abc, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che "tutto può sempre cambiare". Poi ha sottolineato che i comandanti dei Pasdaran e l'altra leadership iraniana sono ancora in una situazione di allarme elevato, con alcuni nascosti in case sicure e strutture sotterranee.

Usa concordi su Rafah in cambio attacco limitato a Iran

Una fonte egiziana ha detto al giornale arabo di base a Londra 'Al-Araby Al-Jadeed' che gli Usa hanno concordato con il piano per un'azione militare a Rafah in cambio di un attacco limitato all'Iran. Lo ha riferito Haaretz, ma al momento non ci sono conferme in Israele.

Israele: "Idf colpisce obiettivi Hezbollah in Libano"

Dopo i lanci di ieri dal Libano, l'esercito israeliano durante la notte ha colpito "obiettivi terroristici degli Hezbollah" nell'area di Khiam, "incluse una serie di infrastrutture del terrore e altre militari". "Inoltre - ha detto il portavoce militare - i soldati hanno sparato per rimuovere una imminente minaccia nell'area".

Più di 3000 missili balistici: il vasto e temibile arsenale iraniano ed i droni di Mosca

L'UNRWA: "Nel nord di Gaza si muore di fame, abbiamo cibo e acqua che non possiamo consegnare"

"Nel nord di Gaza, neonati e bambini piccoli hanno cominciato a morire di malnutrizione e disidratazione. Oltre il confine ci sono cibo e acqua pulita, ma ci viene negato il permesso di fornire tali aiuti e salvare vite umane". Lo ha detto al Consiglio di sicurezza Onu il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini: “I bambini stanno portando il peso di questa guerra”, ha aggiunto. "Più di 17.000 minori sono separati dalle loro famiglie, lasciati soli ad affrontare gli orrori di Gaza". Lazzarini ha anche detto che "dobbiamo rifiutarci di scegliere tra mostrare empatia per i palestinesi o gli israeliani, e compassione per gli abitanti di gaza o per gli ostaggi israeliani e le loro famiglie".

Raid israeliani su Rafah, altri 7 morti inclusi 3 bambini

Sette civili, tra cui una donna e tre bambini, sono stati uccisi da attacchi aerei israeliani contro un sito e una struttura residenziale nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il corrispondente dell'agenzia palestinese Wafa ha detto che gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira le abitazioni che ospitano gli sfollati.

Il reportage di Giulia Bosetti nei villaggi attaccati e bruciati dai coloni israeliani in Cisgiordania

Borrell, UE: "Prove sempre più evidenti di carestia a Gaza"

"È con grande sconcerto che prendiamo atto delle prove sempre più evidenti della carestia in atto a Gaza e dell'escalation della situazione umanitaria a un livello catastrofico. La Commissione Europea ha preso atto dell'impegno di Israele ad aprire nuovi punti di accesso agli aiuti umanitari a Gaza, tra cui il porto di Ashdod e il valico di Erez, e ad aumentare le consegne di aiuti dalla Giordania. Tuttavia, a questi impegni devono seguire azioni significative e prioritarie". 

Oggi si riunisce il gabinetto di guerra israeliano, in agenda la risposta all'Iran

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà oggi, riporta il sito israeliano Ynet.

In agenda il possibile attacco contro gli obbiettivi iraniani, le trattative per il rilascio degli ostaggi e una tregua a Gaza, gli scontri con le milizie libanesi di Hezbollah al confine settentrionale.

Rapporto Onu: abusi sui palestinesi detenuti da Israele

Abusi fisici, botte e umiliazioni. E' quanto hanno raccontato gli abitanti di Gaza rilasciati da Israele all'Unrwa. In un rapporto dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi sono state raccolte testimonianze drammatiche. 

Alcuni detenuti palestinesi hanno riferito di essere stati costretti a sedersi in ginocchio per ore con le mani legate mentre erano bendati, di essere stati privati di cibo e acqua e di essere stati sottoposti a umiliazioni di vario genere (ad esempio persone che urinavano su di loro). Altri, invece, sono stati duramente picchiati con sbarre di metallo, con il calcio delle pistole o con gli stivali, oppure chiusi dentro gabbie e attaccati dai cani. Nel rapporto, una prigioniera liberata ha raccontato che un ufficiale israeliano ha minacciato di uccidere tutta la sua famiglia se non avesse fornito loro informazioni. E un altro ha detto che era stato costretto a sedersi su una sonda elettrica che gli aveva bruciato il fondo schiena. 

L'esercito israeliano afferma di aver arrestato coloro che erano sospettati di coinvolgimento con Hamas e altri gruppi, ma secondo il rapporto dell'Unrwa sono stati arrestati anche bambini, donne e anziani. Pur non avendo commentato questo dossier, come riporta il New York Times, alla domanda su simili accuse di abusi avvenute in passato, i funzionari israeliani dicono che i diritti fondamentali dei detenuti sono stati rispettati.

Axios: Israele voleva colpire l'Iran lunedì, ma ha deciso di rinviare

Israele voleva colpire l'Iran già lunedì, in risposta all'attacco della Repubblica islamica di sabato notte, ma alla fine ha deciso di rinviare l'attacco. Lo hanno detto ad Axios cinque diverse fonti israeliane ed americane, dopo che  all'inizio della settimana in effetti la risposta israeliana era data  per "imminente".

Domani al Consiglio di Sicurezza Onu il voto sull'ammissione dello Stato di Palestina

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite metterà ai voti venerdì la richiesta della Palestina di entrare a far parte dell'Onu come membro a pieno titolo. Lo riportano media americani che citano fonti diplomatiche. I quindici membri del consiglio si riuniranno alle 15, le 21 in Italia, per votare una bozza di risoluzione che chiede ai 193 membri dell'Assemblea generale di "ammettere l'adesione dello Stato della Palestina alle Nazioni Unite". La risoluzione ha bisogno di almeno nove voti a favore e nessun veto da parte di almeno uno dei cinque membri permanenti - Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna - ma le possibilità che il testo venga approvato sono minime. 

Gli Stati Uniti, secondo le previsioni degli analisti, metteranno il veto non perché siano contrari all'ingresso della Palestina, ma perché ritengono che questo riconoscimento debba far parte di una trattativa più ampia da avviare con Israele - che però ha bloccato da decenni ogni dialogo in tal senso. Tel Aviv infatti si è schierata subito contro la proposta e ha accusato l'Onu di voler legittimare i palestinesi come "premio" dopo il blitz di Hamas del 7 ottobre. 

Gaza, 33.899 morti - tra i quali oltre 14.520 bambini e almeno 10.000 donne

Almeno 56 persone sono rimaste uccise negli attacchi messi a segno nelle ultime 24 ore dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell'enclave palestinese controllata da Hamas, precisando che sale così a 33.899 il numero dei palestinesi morti dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre scorso, tra cui si contano oltre 14.520 bambini e 10.000 donne. Altre 89 persone sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore, per complessivi 76.664 feriti. 

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