Giuseppe e Anna sono i fratelli di Rino Gaetano, il cantautore di Gianna scomparso giovanissimo a causa di un incidente stradale. Una morte che ha lasciato però tanti dubbi e sospetti, ma che ha privato il popolo italiano di uno degli artisti più controcorrente e geniali della musica contemporanea. La famiglia e i fratelli Giuseppe e Anna sono sempre stati importanti per Rino Gaetano come la sua terra, la Calabria, che ha più volte cantato e raccontato nelle sue canzoni. A raccontarlo è stata proprio la sorella Anna che, intervistata da ildispaccio.it, ha rivelato il rapporto che vive ancora oggi con la sua città d’origine Crotone.

“Ci torno ogni estate. Sono molto legata alla mia terra e lo era anche Rino Gaetano, seppure ne sia venuto via a soli dieci anni. Ha scritto diversi pezzi dedicati al suo amato Sud: “Ad esempio a me piace il sud” e “Anche questo è sud”. Sembra descriverne usanze e problemi con ammirazione e oggettività allo stesso tempo… tutto così immutato ancora oggi” – ha detto la sorella di Rino Gaetano che è legatissima a tantissime canzoni dell’amato fratello. Chiamata a fare una scelta, la donna non nasconde: “amo molto “Mio fratello è figlio unico” e “Escluso il cane”, due brani che sentono molto il peso dell’emarginazione, della solitudine, forse anche di un senso d’inadeguatezza… O, magari, proprio il contrario: non sentirsi parte di un meccanismo sociale convenzionale, quindi non essere integrati, quasi con orgoglio”

la donna ha anche voluto smentire le parole di Ada Pometti, la donne che ha detto di essere la Gianna della celebre canzone del fratello. “La Gianna della canzone non è mai esistita. La Gianna del brano doveva chiamarsi Anna perché era un omaggio che voleva fare mio fratello a me ma non suonava bene perciò hanno deciso di farlo diventare ‘Gianna’” – ha rivelato la sorella che ha parlando della donna ha aggiunto – “la signora su Rai Uno ha recitato per tutto il tempo raccontando un sacco di menzogne, e lo ha fatto pure male”. Infine la sorella di Rino Gaetano ha concluso dicendo: “solo i familiari possono parlare di Rino inutile chiamare gli estranei che non c’entrano niente! Gli estranei stessero a casa loro e parlassero della loro famiglia”.