Stati Generali della Natalità, contestata la ministra Roccella ...

11 giorni ago

"Più giovani, più futuro" il tema della quarta edizione

La ministra della Famiglia fischiata da alcuni studenti lascia il palco: "Censura, le proteste non solo contro il governo ma alla natalità". De Palo: "Creare Agenzia governativa". Calo delle nascite e welfare familiare i temi al centro del dibattito

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Foto Rai News

Stati generali della Natalità, le contestazioni e la replica della ministra Roccella

Mattarella: "Solidarietà a Roccella, mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con la civiltà e la Costituzione"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato alla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella per esprimerle solidarietà per quanto accaduto stamattina agli Stati Generali della Natalità, sottolineando che “voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione”.

Roccella: "Me ne sono andata per far proseguire il panel. La contestazione non solo al governo ma alla natalità"

“Me ne sono andata per far proseguire quel panel del convegno. A Torino, dove la contestazione era rivolta solo a me, sono rimasta sul palco due ore” ha detto la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella prima di lasciare gli Stati Generale della Natalità. “L'ho fatto - ha aggiunto - per rispetto nei confronti degli altri, pensando che in mia assenza i contestatori se ne sarebbero andati e così è successo e gli altri hanno potuto continuare. La contestazione non era solo nei confronti del governo, ma al tema della natalità, come dimostrano i fischi da cui è stata sommersa la mamma incinta di otto mesi che era sul palco con me”.

Tajani in un videomessaggio: "Sostenere le scelte delle donne per essere madri e lavoratrici"

“La denatalità è un grande problema sociale ma anche economico, le famiglie devono essere messe nelle condizioni di continuare a rappresentare il nucleo fondamentale della società. La decrescita è un danno economico per la nostra Italia. Il rapporto famiglia-impresa è la chiave dell'economia: meno consumi ci sono, perchè diminuisce la popolazione, meno possibilità c'è di produrre, e si perde lavoro. Bisogna mettere tutte le donne nelle condizioni di poter scegliere di essere madri e lavoratrici, non essere obbligate a fare una cosa oppure l'altra” dice il vicepremier Antonio Tajani in un video-mesaggio agli Stati generali della Natalità, in corso a Roma. “Il governo sta approvando una serie di norme anche di tipo economico per sostenere la possibilità di ogni donna di scegliere fra lavoro e maternità ma anche la possibilità di essere contemporaneamente madre e lavoratrice”.

Meloni esprime solidarietà a Eugenia Roccella

“Mi è dispiaciuto, solidarietà al ministro Roccella” commenta la premier Giorgia Meloni sulla contestazione subita dalla titolare del Dicastero per la Famiglia.

Lollobrigida. solidarietà a Roccella per le dure contestazioni

"La mia solidarietà al ministro della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità, Eugenia Roccella, costretta per le dure contestazioni a lasciare gli Stati generali della Natalità senza porter tenere il proprio intervento. Inquieta che chi pretende il diritto di decidere, non lasci a un ministro della Repubblica la libertà di esprimere le proprie idee. Il mio pensiero va anche agli organizzatori e alle tante donne, mamme presenti e future, alle quali non è stato consentito di esporre il proprio pensiero". È quanto ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

De Palo: chi ha contestato Roccella era in cerca di visibilità

"Nessuno ha cacciato nessuno: ma lo diciamo in maniera molto chiara, lo diciamo a tutti, perché la contestazione  in sala non era acqua ma benzina in un contesto di questo tipo, ed è sempre stagliato, quindi invito anche voi a prendervi le vostre responsabilità e chiedere scusa. Voglio però assicurarvi di una cosa, nessuno ha cacciato nessuno". Lo ha detto Luigi De Palo presidente  della Fondazione per la Natalità dopo la contestazione agli Stati generali della Natalità in corso a Roma all'indirizzo della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella al grido di "Vergogna, vergogna!". "Voglio chiarire perché le parole sono importanti, come diceva Nanni  Moretti: chi contestava la ministra Roccella voleva solo intervenire per interrompere la stessa ministra e per avere una visibilità, una volta ottenuta sono usciti, quindi noi non li abbiamo cacciati"  conclude.

Contestatori trattenuti dalle forze dell'ordine

I contestatori che hanno interrotto la ministra della Famiglia Eugenia Roccella agli Stati Generali della Natalità in corso a Roma, in questo momento sono trattenuti dalle forze dell'ordine all’Auditorium Conciliazione, per un controllo dei documenti al quale però si oppongono, chiedendo di poter andare via. La protesta è stata inscenata da alcuni studenti provenienti da diverse parti d’Italia con il movimento transfemminista Aracne.

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Il presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo

Ansa

Il presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo

Roccella: contro di me censura vera, sicura della solidarietà della sinistra

"Sono certa che la segretaria del Pd Elly Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali - Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, ecc. -, la 'grande stampa' e la 'stampa militante' che abbiamo visto in queste ore mobilitata in altre sedi, avranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti dopo l'atto di censura che questa mattina mi ha impedito di parlare agli Stati generali, organizzati dalla Fondazione per la Natalità per svolgere il mio intervento e anche per rispondere ai contestatori-censori e interloquire con loro. Sono certa che i podisti della libertà e della democrazia non si faranno sfuggire questa occasione per dimostrare che l'evocazione del fascismo che non c'è, alla quale abbiamo assistito in queste settimane, non era solo una sceneggiata politica pronta a svanire di fronte alle censure vere". Lo scrive su facebook la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella.

Clima teso dopo le contestazioni a Roccella, pausa lavori

Clima teso e cambio di scaletta agli Stati Generali della Natalità. L'evento non è riuscito neanche a prendere il via che è stata necessaria una sospensione di 10 minuti da parte degli organizzatori. La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, non è riuscita a pronunciare il suo intervento a causa delle contestazioni arrivate da un gruppo di giovani presenti in sala - slogan "Sul mio corpo decido io" e "Vergogna, vergogna" - e considerando il reiterarsi delle rumorose proteste, la ministra ha deciso di lasciare il convegno. De Palo ha spiegato: "La ministra è andata via e tornerà in un altro momento, sperando anche che questo faccia calmare gli animi. Vedremo domani o nei prossimi giorni se riusciremo a recuperare". Quindi, ha aggiunto: "Questo evento e' stato organizzato con associazioni, scuole, risorse, nottate, vi chiedo - ha proseguito rivolgendosi ai giornalisti - di aiutarci a dare il giusto peso alle notizie. Facciamo una pausa di 10 minuti e speriamo di non buttare tutto il lavoro che c'è dietro questo evento" ha concluso l'organizzatore.

Roccella lascia il palco dopo la contestazione

La ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, ha lasciato il palco dell'Auditorium della Conciliazione dove sono in corso gli Stati Generali della Natalità per cercare di placare la dura contestazione di studentesse e studenti dell'Università La Sapienza di Roma. Non appena la Roccella ha preso la parolasono partiti i fischi e cominciate le urla che hanno impedito che svolgesse il suo intervento. A quel punto la Roccella rivolta ai manifestanti ha preso il microfono e ha detto: "Ragazzi ma noi siamo d'accordo, ma nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno".  Ma la contestazione è proseguita. Una delle manifestanti ha parlato brevemente al microfono, ma poi è stata interrotta dall'organizzatore Gigi De Palo dicendo: "Questo però è un monologo". Quindi mentre la contestazione proseguiva proprio De Palo ha deciso di dare la parola ad altri ospiti, posticipando l'intervento della Roccella che ha abbandonato prima il palco e poi l'Auditorium. I lavori stanno proseguendo ma in sala la situazione non è ancora tornata alla normalità. "Ci dispiace perché qui con noi ci sono tanti ragazzi delle scuole, ma non saremo certo noi a cacciarvi", le parole di De Palo dal palco, con l'evento che sta proseguendo nonostante il continuo 'disturbo' rumoroso degli studenti, tra fischietti e cori.

Contestazioni alla ministra per la Famiglia Roccella

Contestazioni agli Stati Generali della Natalità quando la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha preso la parola e in platea un gruppo di studenti e studentesse si sono alzati in piedi con una serie di cartelli a comporre la scritta: "Decido io". Dal palco Roccella ha detto: "Avete ragione, oggi non decidete voi". I ragazzi e le ragazze hanno replicato gridando "vergogna". L'organizzatore, Gigi De Palo, ha invitato una rappresentante del gruppo a parlare sul palco. Mentre la ragazza leggeva un comunicato, in sala alcuni adulti apostrofavano urlando alla ragazza: "Esci, vattene".

De Palo, creare un'Agenzia governativa per la natalità

"Creare un'agenzia per la Natalità. Una struttura governativa già adottata in Giappone dotandola di strumenti e fondi". E' la proposta lanciata da Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità,  aprendo la IV edizione degli Stati Generali della Natalità in corso a Roma all'Auditorium della Conciliazione   "Un' agenzia neutra che - ha spiegato - metta al centro politiche familiari impattanti condivise da tutte le forze politiche. Che crei un dialogo tra tutti i ministeri, in primis quelli dell'Economia, della Famiglia e del Lavoro, indispensabili per immaginare quei provvedimenti che il Paese necessita".

"L' obiettivo è che questa agenzia - ha spiegato De Palo - per i primi sei mesi possa ragionare e fare proposte, non a parole ma in maniera seria ed efficace per far ripartire le nascite in Italia. Chiediamo che questa struttura - ha proseguito - venga istituita quanto prima e noi come Fondazione per la Natalità siamo a totale disposizione per attivare e sostenere questo progetto. Nelle prossime settimane ci attiveremo con i canali istituzionali per lavorare su questa proposta, che ci auguriamo possa essere discussa in consiglio dei ministri entro la fine del 2024.  Non possiamo attendere e aspettare i prossimi dati Istat che ci riporteranno dati drammatici sulla situazione. Questa Agenzia potrà essere il primo passo per trovare una soluzione e per dare realmente una risposta al paese."

"Più giovani, più futuro", il tema della quarta edizione

Una popolazione sempre più anziana, con meno potenziali genitori, un mercato del lavoro sempre più difficile per i giovani e un tasso di permanenza a casa con i genitori ben oltre la media europea. Basterebbero questi fattori per comprendere lo stato di avanzamento dell'inverno demografico che sta colpendo il nostro Paese. Sono i temi al centro della quarta edizione degli Stati Generali della Natalità, dal titolo "Esserci - Più giovani più futuro", in programma oggi e domani a Roma, presso l'Auditorium della Conciliazione, il più importante appuntamento dedicato ai temi della natalità e del welfare familiare. 

In occasione della presentazione dell'evento, organizzato dalla Fondazione per la Natalità, è stato presentato il rapporto "Esserci più giovani più futuro. Dai numeri alla realtà", la prima pubblicazione realizzata in collaborazione con Istat, in base a un protocollo d'intesa firmato dalla Fondazione per la natalità e l'Istituto Nazionale di Statistica. 

Il quadro emerso evidenzia un 2023 contrassegnato da dati allarmanti sull'andamento della popolazione italiana: se nel 1951 ogni 100 giovani c'erano 31 anziani, al 1° gennaio 2024 ogni 100 giovani gli anziani sono diventati 200. Secondo le proiezioni Istat, andando avanti con questa tendenza, nel 2050, ogni 100 giovani gli anziani saranno più di 300. Le nascite, che nel 2023 sono state 379mila, calerebbero fino a 350mila nuovi nati nel 2050, secondo le proiezioni demografiche Istat. Altro dato allarmante riguarda i potenziali genitori nel nostro Paese. Solo 11,5 milioni di donne e uomini tra i 15 e i 49 anni rientrano in età fertile, con un crollo a partire dal 2011, anno in cui se ne registravano quasi 14 milioni. In Italia, inoltre, tra i 18 e i 34 anni, più di due giovani su tre vivono ancora con i genitori. Nel resto d'Europa sono uno su due.  Ciò che emerge dal report sono anche gli effetti protratti del rinvio della genitorialità, che si traduce molto spesso in rinuncia. Nel nostro Paese, in 8 casi su 10 ci sono delle difficoltà che non consentono alle coppie di realizzare il proprio desiderio di famiglia.

Ansa

Un reparto di ostetricia

Gli ospiti della manifestazione

Anche quest'anno interverranno personalità di alto profilo appartenenti al mondo politico, economico, delle imprese e della società civile. Saranno presenti il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.  Tra gli invitati anche il ministro degli Esteri Tajani, dei Trasporti Salvini,  dell'Istruzione Valditara. Prevista la partecipazione del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Venerdì mattina atteso l'intervento di Papa Francesco.

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