Serena, da Trani all'australiana Giovinazzo Grove

La pugliese si è trasferita nel Paese dei Canguri, lavora in un bar ed ha visitato con i genitori, che sono andati a trovarla, città, spiagge incontaminate, boschi di eucalipti e riserve naturali

Erica Mou

13 Agosto 2023

Viaggiare per 3500 chilometri con venti dollari, si può. Serena, da Trani si è trasferita in Australia, dove per due anni ha lavorato in una fattoria accudendo e raccogliendo mirtilli, coltivandone e mangiandone così tanti da sviluppare un’allergia!
Dopo, spostatasi a Sidney, si è iscritta all’università dove studia per diventare insegnante di scuola elementare, lavorando già in un asilo che si trova, guarda caso, a Giovinazzo Grove, ovvero il posto dove i primi pescatori del comune pugliese hanno fondato una nutrita comunità, diffondendo la loro esperienza dall’altra parte del mondo.

Di sera Serena fa la barista in un locale molto popolare, la sua giornata non contempla riposo, facendole guadagnare il soprannome di Civetta, per il suo essere allo stesso tempo animale notturno e diurno, ma le sue energie si moltiplicano in un posto che ormai è la sua nuova casa, una nuova famiglia che vive in un cielo di stelle diverse.

Per conoscere il Paese che la ospita Serena ha scelto un modo ecologico, economico e utile di viaggiare. Tramite un sito è possibile scegliere e prenotare un mezzo che deve essere trasportato da una parte all’altra del paese. Immaginate ad esempio di aver acquistato un camper a Melbourne ma di vivere in Tasmania e di affidarvi a un turista che ve lo trasporti in cambio di poterlo utilizzare per il suo viaggio. Le spese di benzina sono a carico del proprietario del veicolo, mentre il turista/autista paga un fitto simbolico di un dollaro al giorno.

Serena ha attraversato così insieme ai suoi genitori che erano andati a trovarla, città, spiagge incontaminate, boschi di eucalipti e riserve naturali.

Serena ama l’Australia per la sua multiculturalità, per l’armonia, per la facilità di trovare lavoro, per il colore della terra, per il rispetto nutrito verso gli animali, e, non lo nasconde, per lo stipendio che è il triplo di quello che guadagnerebbe in Italia. Per ora non ha voglia di tornare in Puglia nonostante i ragni, i serpenti e le meduse più pericolosi al mondo, ma il nome della strada in cui lavora la tiene legata alle sue radici e ogni mattina la fa sorridere.

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