Il figlio conteso dietro il massacro di Varese, ha sfregiato la ex e ...

13 giorni ago
Varese

Una causa di separazione difficilissima dietro l'odio che Marco Manfrinati, ex avvocato di 40 anni, di Busto Arsizio (Varese) covava nei confronti di tutta la famiglia Limido. Oggetto del contendere il figlio di tre anni avuto dal matrimonio con Lavinia Limido, 37 anni. Queste le motivazioni, al vaglio degli inquirenti che avrebbero portato Manfrinati a sfregiare la ex moglie con un coltello al viso e al collo e riducendola in fin di vita e ucciso l'ex suocero, Fabio Limido, geologo di 71 anni, intervenuto per difendere la figlia. È accaduto ieri a Varese. 
 

Manfrinati ha sbeffeggiato la moglie e madre delle vittime mentre veniva arrestato chiedendole "come sta tuo marito?", e il dubbio che se i vicini non fossero accorsi per cercare di fermarlo e la Polizia non fosse arrivata rapidamente, avrebbe potuto aggredire anche lei è molto forte anche tra gli inquirenti. Manfrinati era già sotto processo per stalking nei confronti della ex moglie e dell'ex suocera, l'odio covato era nei confronti di tutta la famiglia. Tanto che il divieto di avvicinamento nei confronti della 37enne era stato esteso anche agli ex suoceri e persino al figlio, nonostante il 40enne non avesse mai avuto comportamenti violenti nei confronti del bambino. Assistito dall'avvocato Fabrizio Busignani, Manfrinati è stato sentito dal pm ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L'aggressione e l'omicidio

Ha atteso che uscisse dalla palazzina motivato ad aggredirla a tutti i costi. Manfrinati, di 40 anni, si è appostato intorno alle 13 di ieri in via Ciro Menotti a Varese armato di coltello. Ha aspettato che la ex, Lavinia, di 37 anni, uscisse dallo studio del padre, Fabio Limido, geologo di 71 anni, per la pausa pranzo. E lì l'ha aggredita sfregiandola con il coltello. Colpendola ripetutamente al viso e al collo, sino a quando, mentre la 37enne cadeva ferita sotto i suoi colpi, in suo soccorso non è intervenuto il padre. Manfrinati ha accoltellato ripetutamente al torace l'uomo, poi deceduto, sotto gli occhi della moglie e madre.

Dopo aver gridato chiedendo disperatamente aiuto, la donna ha avuto un malore mentre in via Menotti, a due passi dalla Questura, arrivavano le volanti della Polizia, gli investigatori della Squadra mobile e i mezzi del 118. Manfrinati è stato arrestato in flagranza di reato, anche lui leggermente rimasto ferito nell'aggressione, coperto di sangue e stralunato. Le condizioni di Fabio Limido sono immediatamente apparse gravissime. L'anziano era in fin di vita ed è morto poco dopo il ricovero al Pronto soccorso dell'Ospedale di Circolo di Varese.

La figlia è ricoverata in prognosi riservata: le lesioni causate dalle coltellate sono importanti, la 37enne dovrà essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico.   L'aggressore è stato portato in Questura, è accusato di omicidio e tentato omicidio. Non è escluso, vista la ricostruzione dell'accaduto, che all'uomo venga contestata l'aggravante della premeditazione. La tragedia di via Menotti non è stata un fulmine a ciel sereno. Certo nessuno poteva immaginare un fatto di sangue simile, ma le avvisaglie che il 40enne fosse violento e motivato a impedire che la ex vivesse libera la propria vita dopo averlo lasciato c'erano tutte. 

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana