25 Aprile, manifestazioni da Torino a Milano a Roma. Sergio ...

7 giorni ago

Come ogni anno le piazze dove si celebra l'anniversario della Liberazione vedranno una massiccia presenza delle forze dell'ordine e quest'anno in particolare, per il conflitto in Medio Oriente, si rischiano piazze ancora più divise. Si è già cominciato: ieri a Torino si sono verificati momenti di tensione prima della partenza della tradizionale fiaccolata per le celebrazioni della Liberazione, dove dopo un parapiglia con gli attivisti radicali e dell'associazione Aglietta, alcuni militanti dei centri sociali hanno strappato bandiere dell'Ucraina e rotto il cartello della Brigata Ebraica. Sono volati pugni, spintoni e calci, poi la Digos ha riportato la calma.

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Qualche momento di tensione tra Radicali e centri sociali all'inizio della tradizionale fiaccolata per il 25 aprile a Torino

A Milano la manifestazione nazionale sarà come sempre aperta da deportati e brigate antifasciste, inclusa quella ebraica che negli ultimi anni è spesso stata oggetto di contestazioni che, alla luce della situazione a Gaza, quest'anno si annunciano più massicce. Dietro ai partigiani verrà esposto lo striscione 'Cessate il fuoco ovunque', che ha creato non poche polemiche, e a seguire i sindacati. Sfilerà anche la gran parte dei leader di sinistra, dalla segretaria Pd Elly Schlein al segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e con loro lo scrittore Antonio Scurati, le varie associazioni e la comunità palestinese. Il leader di Azione Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova di Più Europa saranno con la Brigata ebraica. L'associazione palestinesi d'Italia promette di portare in piazza circa cinquemila persone. I giovani palestinesi, invece, si ritroveranno in piazza Duomo alle 13.30 con l'intenzione, insieme ad alcuni centri sociali e realtà antagoniste, di riempire di bandiere della Palestina e "kufiyye e tutti i simboli palestinesi possibili" lo spazio in cui si conclude il corteo con i comizi finali.

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Manifestazione del 25 Aprile 2023 a Milano

A Roma saranno in campo oltre seicento agenti delle forze dell'ordine, controllata tutta l'area di Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza romana, dove alle 8 la Brigata ebraica deporrà una corona di fiori. Circa duecento le persone attese. Alla stessa ora, a pochi metri di distanza, si sono dati appuntamento studenti palestinesi, movimenti, antagonisti e collettivi universitari per una manifestazione "antifascista e antisionista". Sono circa duemila i partecipanti attesi invece al tradizionale corteo dell'Anpi che partirà alle 10 da Largo Bompiani e arriverà a Porta San Paolo, dove sarà allestito un palco per gli interventi, tra cui quello di Roberto Salis. Una manifestazione a cui non parteciperà la comunità ebraica, come già avviene da alcuni anni.

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Manifestazione del 25 Aprile 2023 a Milano

Anche quest'anno, la mappa delle presenze dei capi partito rispecchia una lettura non condivisa della celebrazione. Il presidente del M5s Giuseppe Conte sarà a Roma, a un evento promosso per la "Festa della Resistenza". Il leader di Forza Italia Antonio Tajani andrà alle Fosse Ardeatine: "Mi piacerebbe alle celebrazioni vedere bandiere di Palestina e di Israele - ha detto - La festa della libertà deve essere anche la festa della pace". Condivideranno il 25 aprile Romano Prodi, il segretario della Cgil Maurizio Landini e il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che si ritroveranno a Casa Cervi, il cascinale della campagna reggiana dove vissero i sette fratelli. Landini e Bonaccini andranno poi al parco di Monte Sole di Marzabotto, luogo della più grave strage di civili compiuta dai nazi-fascisti durante la seconda guerra mondiale.

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Fa discutere l'annuncio di Matteo Salvini che sarà sì a Milano, ma a presentare il suo libro. Nelle ultime ore, però, ha detto che parteciperà anche "a una delle iniziative ufficiali per ricordare i caduti grazie ai quali oggi siamo liberi di parlare". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni resterà a Roma per partecipare alla cerimonia all'Altare della Patria con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti del Senato Ignazio la Russa e della Camera Lorenzo Fontana. 

Per il Capo dello Stato, il ricordo della Liberazione proseguirà in un luogo simbolo delle stragi nazifasciste: Civitella Valdichiana, nell'Aretino, dove il 29 giugno 1944 vennero uccise 244 persone.

La Repubblica italiana è "fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista", disse un anno fa Sergio Mattarella quando senti la necessità di ricordare le radici antifasciste della Carta. Parlò a Boves, simbolo del primo eccidio nazista, e allora chiuse il suo intervento dal teatro comunale di Cuneo scandendo: "Ora e sempre Resistenza".

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