Achille Lauro incanta e fa ballare Vicenza in piazza dei Signori

16 giorni ago

Il concerto

Piace il suo stile misto di punk, trap e sonorità techno

Achille Lauro - Figure 1
Foto Il Giornale di Vicenza

Achille Lauro in piazza dei Signori COLORFOTO

Le promesse della vigilia sono state mantenute. Il concerto di Achille Lauro doveva essere un spettacolo concepito per far cantare e ballare tutti, adulti e bambini, ed effettivamente così è stato. Infatti lunedì in Piazza dei Signori si è raccolto un pubblico eterogeneo di tutte le età, con però una netta prevalenza femminile, per la tappa vicentina del suo tour “A rave before l’Iliade”, organizzata da DuePunti Eventi.

Sul palco anche Boss Doms

«Bellezze, la vostra presenza non è mai scontata», dice l’artista ai fan. Con lui sul palco c’è il produttore Boss Doms, che si alterna alla consolle e alla chitarra elettrica, ed è parte integrante dello show con le sue movenze sinuose. La sua capacità di coinvolgimento culmina con una breve incursione in platea per salutare una bambina. Il tutto mentre Achille Lauro, vestito completamente di nero con un cappello da cowboy in testa, assume pose plastiche muovendosi tra i muri di casse da rave party che compono la scenografia.

Il live parte con "Thoiry Remix"

Il live parte subito in quarta con l’adrenalinica “Thoiry Remix”, che fa scattare tutti in piedi. Il ritornello, che recita «sembra di stare a Thoiry, sembra di stare allo zoo», è preso in prestito da “L’odio” di Kassovitz, un film di culto che ha saputo raccontare con onestà la banlieue parigina e per estensione tutte le periferie urbane europee. La freschezza del brano deriva dalle sonorità samba trap, un sottogenere inventato da Achille Lauro e Boss Doms che mescola la musica di strada con i ritmi del Brasile.

Uno stile misto di trap, techno e punk

Questa invenzione musicale rappresenta bene la ricetta peculiare del pop meticcio dell’artista romano, che è un po’ punk, un po’ trap, un po’ techno e si apre anche ad altre influenze musicali. Infatti a metà concerto c’è una parentesi dedicata alla dance anni Novanta con un tripletta di cover: “L'amour toujours” di Gigi D'agostino; “1990 (Back to Dance)”, rifacimento di “Be My Lover” dei La Bouche e infine “Playboy”, le cui parole si appoggiano sulle note di “Born Slippy” degli Underworld, brano inserito nella colonna sonora di “Trainspotting”.

Nel finale i fan corrono sotto al palco per cantare con l'artista

Il lato romantico di Achille Lauro emerge con i brani più intimi come “Zucchero” e “Penelope”, che viene introdotta così: «questa è una canzone a cui sono molto affezionato e che parla dell’esigenza di sentirsi amato. Un piccolo diamantino nel mio repertorio, che significa tanto per me, nonostante passino gli anni». La frase si spiega ascoltando con trasporto il testo che, evocando il mito classico dell’attesa e della lontananza, raccontando la storia di due amanti che si attendono e si inseguono, cercando di dare il giusto nome ai loro sentimenti. Per il finale i fan corrono sotto il palco per cantare assieme all’artista “16 marzo” e “C’est la vie”. Tra gli applausi, Achille Lauro Lascia il pubblico con una nuova promessa: a settembre uscirà musica inedita e sarà più sperimentale che mai.

Il Giornale di Vicenza è su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti al nostro canale e rimanere aggiornato in tempo reale.

Leggi di più
Notizie simili