Champions League - Euroderby Milan-Inter: sacchi a pelo e code di ...

Sale di giorno in giorno l'attesa per il doppio Euroderby tra Milan e Inter: la prima semifinale di Champions League, che si disputerà in casa dei rossoneri, è in programma mercoledì 10 maggio a San Siro. E a questo proposito quella di sabato 29 aprile è una giornata cruciale per la caccia al biglietto: chiusa la fase riservata agli abbonati, infatti, alle 12 il Diavolo apre la vendita a tutti i possessori di tessera del tifoso. La vendita libera scatterà solo se, conclusa questa ulteriore fase, resteranno biglietti invenduti: un'ipotesi poco realistica, considerato che chi ha la tessera può acquistare fino a 4 tagliandi a testa. Sarà quindi una giornata di fuoco: armati di tessera, carta di credito, una connessione Internet all'altezza della situazione e - ovviamente - una buona dose di fortuna, i tifosi a caccia di biglietti si daranno battaglia a colpi di clic e si "spintoneranno" nella coda virtuale per "occupare" un seggiolino del Meazza.

L'esempio più calzante - ma non l'unico - ci porta alla la semifinale di ritorno del 2003: in quell'occasione la filiale della Banca Popolare di Milano, nella centralissima piazza Meda, era stata letteralmente presa d'assalto dai tifosi di entrambe le squadre fin dalla notte precedente la vendita, al punto che alle prime luci dell'alba la coda formata dalle persone in attesa dell'apertura degli sportelli era impressionante.

Per passare la notte (in qualsiasi condizione meteorologica, ovviamente) ognuno si arrangiava come poteva: c'era usciva di casa con il sacco a pelo nella speranza (vana) di concedersi qualche ora di sonno, chi si portava qualcosa da mangiare per non farsi sorprendere dai crampi della fame nel corso della lunghissima attesa. In realtà nessuno dormiva: non erano ammesse distrazioni, né era consigliabile per nessun motivo abbandonare la coda, anche solo per pochi minuti: il rischio di perdere la posizione era una minaccia reale. Solo una minima parte dei tifosi in coda riusciva a varcare la soglia della banca e a uscire vincitore col biglietto in mano.

Rispetto a vent'anni fa, quindi, è cambiato davvero tutto, compresi i prezzi. E qui sono dolori perché il confronto con il 2003 è impietoso. Giusto qualche esempio: un biglietto per un terzo anello blu oggi costa 69 euro (listino ad hoc per gli abbonati), nel 2003 costava 14; il secondo anello rosso era venduto a 32 euro, oggi ne servono 149; il primo anello rosso costava 140 euro, oggi ne servono 250...

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