Incidente all'aeroporto di Bergamo, perché Orio al Serio è chiuso e ...

10 giorni ago
Aeroporto Bergamo

Sono riempiti di azoto, hanno diversi strati e devono resistere fino a 900 atterraggi: ecco come sono fatti gli pneumatici dei velivoli. Che scoppiano, in media, una volta ogni 100 mila atterraggi

L’incidente al Boeing 737 di Ryanair — con gli pneumatici che scoppiano al momento dell’atterraggio all’aeroporto di Bergamo danneggiando 450 metri di pista — non è una rarità nel trasporto aereo. Quello che sicuramente capita poche volte è il blocco per diverse ore delle attività dello scalo, con decine di voli cancellati o dirottati altrove. Toccherà agli investigatori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo indagare sulle cause. Cosa che richiederà anche il controllo di tutta la documentazione sulla manutenzione effettuata.
Ovviamente, la giornata nera dell’aeroporto di Bergamo ha provocato pesanti disagi a migliaia di passeggeri, con voli bloccati in arrivo e partenza.Qui, l’articolo sui diritti dei viaggiatori, tra voli riprogrammati, cancellati e in pesante ritardo.  

Quali sono le caratteristiche degli pneumatici degli aerei?
Si tratta di «gomme» progettate per sopportare situazioni estreme come le temperature variabili (da decine di gradi sottozero a centinaia di gradi sopra lo zero pochi istanti dopo), condizioni di carico impegnative (passeggeri, merce, peso stesso della fusoliera) e velocità elevate. Per fare un esempio: i Boeing 737 Max hanno un peso massimo all’atterraggio di 80,3 tonnellate. A seconda dell’esemplare si può arrivare a 22 pneumatici (per un Airbus A380).

Come sono fatti questi pneumatici?
La struttura di una gomma prevede una «fascia di rotolamento» (che tocca direttamente la pista), una «cintura d’acciaio» (per dare maggiore resistenza struttuale), una «carcassa» (che contiene l’aria a supporto del jet) e il «rinforzo laterale» (che conferisce maggiore stabilità laterale)

Ogni quanto vengono cambiate le gomme?
Dipende da diversi fattori. In Europa questi pneumatici sono progettati per resistere a 200-900 atterraggi.

Come sono gonfiati?
Gli pneumatici sono sono riempiti con azoto a circa 200 psi (il «psi» è l’unità di misura della pressione, nel sistema anglosassone), 5-6 volte quella di una gomma delle auto.

Come lavora la ruota dell’aereo?
Nel momento in cui il velivolo tocca l’asfalto, all’atterraggio, gli pneumatici non rotolano, ma slittano (da qui la famosa fumata che è il risultato della velocità di rotazione che non corrisponde a quella del jet).

Cosa dicono le statistiche?
Dal database del National transportation safety board (Ntsb) — l’ente investigativo Usa — si nota che in quarant’anni (1966-2005) lo scoppio di uno o più pneumatici ha causato 11 incidenti mortali e in altri 8 non ci sono state vittime ma l’aereo è andato completamente distrutto. A questi vanno aggiunto gli 11 eventi in cui detriti sono entrati in un serbatoio di carburante o in un motore, 36 con danni alla struttura dell’aeromobile e 7 eventi con decompressione della fusoliera.

Quali sono le cause principali?
Gli incidenti legati alla pressione (sbagliata) degli pneumatici rappresentano il 65% delle occorrenze.

Ogni quanto si verifica questo tipo di incidente?
Le statistiche più aggiornate mostrano che lo scoppio di uno pneumatico — anche se resta un evento raro — avviene di più durante il decollo che l’atterraggio. Nel primo caso avviene una volta ogni 10 mila partenze, nel secondo caso una volta ogni 100 mila atterraggi.

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1 ottobre 2024 ( modifica il 1 ottobre 2024 | 16:30)

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