Al Pacino rivela: «Durante il Covid sono quasi morto, il mio cuore ...
diSimona Marchetti
In un'intervista al "New York Times" per il lancio del libro di memoir "Sonny Boy", l'84enne attore ha ricordato la traumatica esperienza vissuta in pandemia
Il piccolo Roman è una delle ragioni che ha spinto Al Pacino a scrivere “Sonny Boy”, il libro di memorie edito da Penguin Random House e in arrivo in Italia l’8 ottobre. Da quando la giovane compagna Noor Alfallah gli ha dato il quarto figlio lo scorso anno (un figlio che per la verità era convinto di non poter più avere, da qui la richiesta di un test di paternità, nel timore che la donna volesse “intrappolarlo”), l’84enne attore ha un motivo in più «per cercare di restare in giro ancora per un poco, se mi è possibile».
Anche perché quattro anni fa la star italo-americana nata a East Harlem e cresciuta nel South Bronx ha seriamente rischiato di morire per colpa del Covid e quel ricordo lo tormenta ancora adesso. «È successo che non mi sentivo bene, insolitamente non bene - ha raccontato lo stesso Pacino al “New York Times” in occasione dell’uscita del memoir - . Poi ho avuto la febbre, mi stavo disidratando e tutto il resto. Quindi ho chiesto a qualcuno di chiamare un’infermiera, perché dovevo idratarmi. Ero seduto lì nel salotto di casa mia e non c’ero più. Così. Non mi batteva più il cuore». Fortunatamente i soccorsi sono arrivati nel giro di pochi minuti.
«Ricordo l’ambulanza davanti a casa mia e c’erano sei paramedici e due medici in soggiorno che erano vestiti come se provenissero dallo spazio o qualcosa del genere - ha continuato l’attore - . È stato scioccante aprire gli occhi e vederli. Erano tutti intorno a me e dicevano: “È tornato. È qui”». Come prevedibile, l’esperienza di pre-morte che ha vissuto gli ha lasciato delle ripercussioni emotive, anche se ha ammesso di non aver visto «la luce bianca o altro. Non c’è niente lì. Non ci sei più. Te ne sei andato - ha concluso Pacino - . Non ci avevo mai pensato in vita mia. Ma conosci gli attori: fa figo dire che sono morto una volta».
7 ottobre 2024
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