Sul programma di Alberto Angela e gli indici di ascolto
risponde Paolo Di Stefano
Caro Corriere,
la Rai ha sospeso la trasmissione Noos di Angela perché l’indice di ascolto era tre volte inferiore a Temptation Island? Premesso che ovviamente ognuno può seguire i programmi che preferisce — poiché chi siamo noi per stabilirne il livello culturale — è indubbio che una televisione di Stato dovrebbe guardare meno agli indici d’ascolto in nome di trasmissioni educative e di qualità. Purtroppo questo concetto è vero soltanto in linea teorica poiché anche la Rai cerca sempre disperatamente gli ascolti seguendo la «domanda» dei clienti che talvolta è frivola.
Luca Testera Pardi
Gentile Luca,
Purtroppo anche la Rai, servizio pubblico, si inchina alla legge insindacabile dei numeri. Come ha scritto Aldo Grasso nella sua rubrica, colpisce l’ipocrisia del comunicato, in cui si giustifica la decisione di sospendere il programma di Alberto Angela con il nobile proposito di «tutelare e valorizzare al meglio un prodotto di eccellenza». Ridicolo. Si ammetta piuttosto lo smacco e si riconosca che l’unico criterio che ispira le scelte della maggiore industria culturale del Paese non è la qualità ma l’audience. Punto. Rincorrere i gusti del pubblico non è cultura ma marketing o populismo.
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