Alcaraz pasticcia, poi si riaccende e regola Tu: 15° successo di fila ...

17 giorni ago
Alcaraz

Carlos lascia il secondo set all'australiano, poi chiude al quarto: "Bene, ma ho commesso troppi errori". Al secondo turno contro l'olandese Van de Zandschulp

Luigi Ansaloni

28 agosto - 07:45 - MILANO

Non poteva essere Li Tu a battere Carlos Alcaraz al debutto degli Us Open, eppure qualche fastidio questo australiano di origine cinese l’ha dato, al numero tre del mondo. Lo spagnolo ha ceduto un set (6-2 4-6 6-3 6-1) per poi ritrovare il suo tennis e vincere, ma si vede che Carlitos non è ancora al massimo. Certo, è solo il primo turno di New York, e bisogna dare anche qualche merito a Tu, numero 186 del mondo, 26 anni, tornato a giocare nel 2021 dopo aver dato l'addio al tennis per avviare diverse accademie in Australia.

risalita

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Il numero tre del mondo era reduce dalla brutta sconfitta a Cincinnati contro Gael Monfils, definita da Alcaraz la peggior partita della carriera, non tanto per il risultato e per l’avversario, ma per come è arrivata. “Nel primo set, dove ho giocato bene e vinto facilmente, ho fatto solo due errori forzati. Nel secondo set ne ho commessi fatti diciotto – ha detto Alcaraz in conferenza stampa – davvero tanti, una gran differenza. Lui ha iniziato a giocare meglio, a servire alla grande e a non fare gli errori fatti nel primo set. Sono contento della mia prestazione, tranne che per tutti quegli errori in quel momento della partita. Mi piace giocare qui a New York, è tutto così bello e folle qui. Giocare in questo stadio così grande, sull’Artur Ashe, mi dà tanta energia”. 

la delusione

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Alcaraz dopo aver vinto sull’erba londinese per il secondo anno di fila ha dovuto subire la cocentissima delusione delle Olimpiadi, con la sconfitta in finale contro Novak Djokovic dove era favorito, dura da digerire. Lo spagnolo vuole vincere questi Us Open, come ha fatto nel 2022, ma era un altro mondo, altri avversari. Due anni fa Nole non c’era per le note vicissitudini Covid, Sinner non era numero uno del mondo. Ora il serbo c’è e sembra essere tornato minaccioso, e anche Jannik è presente, anche se non al meglio dopo l'inchiesta e l'assoluzione per il caso doping. 

che fenomeno

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Ci sono poi i numeri, che raramente mentono: Alcaraz ha vinto la sua sessantesima partita slam in carriera su 70 giocate, a 21 anni. Un dato mostruoso, se si considera che in tutta la storia nell’era Open soltanto John McEnroe aveva vinto più incontri nei major alla sua età. Per lo spagnolo, poi, è la quindicesima vittoria consecutiva negli slam, unica sconfitta nel 2024 quella contro Sasha Zverev, nei quarti di finale agli Australian Open. Riuscisse a vincere anche a New York, Alcaraz sarebbe il terzo uomo nella storia a vincere i tre major uno dietro l’altro nello stesso anno, dopo Rafael Nadal e Rod Laver: davvero niente male. Al prossimo turno il numero tre del mondo dovrà affrontare l’olandese van de Zandschulp, in una partita che potrebbe non essere così banale.

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