Alessandro Campi dimesso dall'ospedale scherza: "Il malore ...

18 Ottobre 2024, 12:58

"Il mio malore? E' stato causato dalla lettura dell’intervista a Roberto Saviano, ospite della Buchmesse". Scherza Alessandro Campi dopo il grande spavento nella notte di mercoledì 16 ottobre, giorno in cui è stato ricoverato in ospedale a Francoforte a causa di un malore. Il professore dell'Università degli Studi di Perugia sta meglio ed è stato dimesso e, nella giornata di giovedì 17 ottobre, ha condiviso un lungo post su Facebook.

Alessandro Campi malore - Figure 1
Foto Corriere dell'Umbria

"Cari amici, care amiche, grazie per il calore, la premura e la vicinanza. E’ stata una brutta avventura, durata per fortuna solo un paio di giorni. Sono stato dimesso ieri sera. Se volete la versione ironica, il mio improvviso malore a Francoforte, subito dopo l’inaugurazione del Padiglione Italiano (peraltro splendido), è stato causato dalla lettura dell’intervista a Roberto Saviano, che verrà alla Buchmesse – parole sue – “come atto di resistenza”. A chi? A che cosa? Verrà semplicemente a fare la parte del martire della politica che non è e della vittima per le sue idee che nessuno perseguita. E magari da queste parti qualcuno gli crederà anche".

"Gli anni ahimé scorrono veloci e certi ritmi di lavoro non si possono più tenere. Bisogna darsi, come si dice, una calmata. Da oggi in avanti sfronderò l’inessenziale" continua Campi nel post. Un'esperienza che, lo stesso docente, dice di essere stata a suo modo formativa, permettendogli di sperimentare la realtà della sanità tedesca e di rifletterci su: "Detto questo, c’è del buono anche nel negativo. Ho sperimentato di persona come funziona un ospedale tedesco. Sorvolo sull’efficienza, che si può dare per scontata, quel che mi ha colpito è il fatto che il personale medico-infermieristico è quasi interamente multietnico o multinazionale. Viste da qui, le polemiche italiche sull’immigrazione fanno a dir poco sorridere. Ho poi sperimentato, ma si sapeva, la potenza amplificatrice del mitico Dagospia, che nessuno cita ma tutti evidentemente leggono: apparsa la notiziola che mi riguardava sul sito sono stato sommerso dai messaggi. Infine, direi soprattutto, ho sperimentato l’affetto di molti amici e amiche, che mi hanno fatto giungere privatamente parole sincere di conforto e simpatia. Qualcosa di buono, evidentemente, ho seminato. Grazie e un abbraccio. Alessandro"

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