Alessandro Del Piero compie 50 anni, la mamma: «Un regalo? Non ...
di Dimitri Canello
Bruna Furlan: «Mai esagerato coi complimenti ma ora lo dico che è un bravo figlio. Il momento più brutto? L'infortunio a Udine, nel 1998 poteva finire la carriera»
«Vado male a dirlo, ma è proprio un bravo figlio. Lui e anche suo fratello eh. Non abbiamo mai esagerato con i complimenti, neanche quando vinceva tutto. Non ho mai detto: mio figlio è bravo. Ma adesso va bene, posso farlo». Bruna Furlan, madre di Alessandro Del Piero, ex numero 10 della Nazionale, della Juventus e che ha mosso i primi passi tra i professionisti al Calcio Padova, parla alla vigilia del cinquantesimo compleanno del figlio (nato il 9 novembre 1974).
Un figlio amato, voluto, educato al rispetto e a valori d’altri tempi: «Per il regalo - racconta la signora Bruna a “La Tribuna di Treviso” - non ho niente di particolare in mente, non gli ho mai fatto grandi regali: non posso mica prendergli dei vestiti, se li compra da solo. Ecco, quando viene a trovarmi gli preparo un bel pasticcio. I problemi di linea ce li ha più adesso. Ne mangerà un po', dai, non mezza pirofila. Non serve esagerare».
Poi il racconto dei primi passi mossi a San Vendemiano (Treviso), da dove ha origine una carriera sfavillante e impareggiabile: «È andato via da casa da giovane - racconta la madre - a neanche 14 anni, a Padova. Ci ha messo tanto del suo. Ora penso che sono stata matta, a mandarlo via a quell'età».
Il momento più difficile è stato l’infortunio, che ha rischiato di mettere a repentaglio la sua carriera: «Ha sopportato anche tante critiche - ammette la signora Bruna - come quando ha avuto l'infortunio, non è stata una bazzecola, ci è voluto un anno per riprendersi. Poi è andata bene, ma poteva anche finire lì, la sua carriera. Quello è stato il momento più duro in assoluto, ero lì allo stadio Friuli di Udine nel 1998, l'ho sentito urlare: credevo di morire».
I rapporti fra madre e figlio sono rimasti eccellenti: «Mi chiama di frequente, mi vuole tanto bene. Non viene spesso quanto vorrebbe, ma è molto legato alla sua terra: ora vive a Madrid, spesso torna a Torino perché suo figlio adesso gioca a Empoli, prima stava a Los Angeles. Ha molti impegni, anche i figli lo sono, li porta a scuola lui». Alex , juventino sin da bambino, ereditò la passione bianconera dal padre Gino, scomparso nel 2001: «Sì, lui era molto tifoso, io prima di conoscerlo no. Ma qui attorno siamo quasi tutti juventini. E lui è finito proprio lì». Una carriera sfavillante, fino all'ultima con la Juve nel 2012: «C'ero - chiude Bruna Furlan - ho sofferto tanto, ho pianto. Ma per lui si è aperta una nuova vita».
8 novembre 2024 ( modifica il 9 novembre 2024 | 10:36)
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