Alex Schwazer non parteciperà alle Olimpiadi: il verdetto della ...

16 Nov 2023
Alex Schwazer

di Guendalina Galdi

L’agenzia mondiale antidoping non riduce la squalifica del 39enne. Schwazer ha comunicato il verdetto agli altri concorrenti nella casa del Grande Fratello

Alex Schwazer dovrà rinunciare all’Olimpiade 2024 di Parigi. È arrivata la sentenza della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, che ha detto no alla riduzione di pena sulla sua squalifica. Il marciatore altoatesino, che compirà 39 anni a dicembre, attendeva da due anni questo responso che a caldo ha subito definito «ingiusto e profondamente sbagliato. Non è stata una decisione neutra — ha aggiunto —. Credo di pagare per il fatto di non aver mai accettato un verdetto della giustizia sportiva e di aver lottato per anni per la mia innocenza» ha aggiunto, in riferimento alla controversa vicenda della sua seconda positività.

Schwazer ha ricevuto — e commentato — questa sentenza nella Casa del Grande Fratello, in cui si è chiuso negli ultimi due mesi scanditi da allenamenti sul tapis roulant e sull’ellittica. Davanti alle telecamere del reality ha lavorato sugli attrezzi messi a disposizione «come un indemoniato, con grandissimo spirito di sacrificio, da solo contro tutti e contro le ingiustizie», riprendendo i commenti dei coinquilini che dopo la sentenza hanno espresso tutta la loro vicinanza al marciatore. In questo periodo Schwazer ha continuato a cullare il sogno olimpico che si è infranto in serata quando ha saputo che la squalifica di otto anni per doping recidivo, inflitta per la positività al testosterone riscontrata in un controllo domiciliare il 1° gennaio 2016, non avrà una riduzione.

La sanzione scadrà l’8 luglio 2024 ma l’atleta non avrà modo di partecipare alle qualificazioni dei Giochi che animeranno Parigi dal 26 luglio all’11 agosto. «Andrò avanti con gli allenamenti e non mi va di perdere altro tempo. Sono entrato qui (nella Casa del Grande Fratello, ndr) con l’obiettivo di allenarmi bene. Nei prossimi giorni penserò anche tanto a cosa fare - ha spiegato Schwazer -. Io amo lo sport e non starò più male per delle decisioni che riguardano lo sport. Sono ancora qua e mi alleno ogni giorno nonostante quello che è successo. Il tempo è a mio sfavore, vista la mia età, e fare appello ora diventa molto difficile. Valuterò nei prossimi giorni, in relazione alla mia squalifica e alla mia permanenza nella Casa. Non ho rimpianti e vi chiedo di non far drammi. La vita è bella, siamo qui per fare una bella esperienza: andiamo avanti così».

Il «Caso Schwazer» è uno dei più controversi dello sport italiano ed è diventato anche una serie tv Netflix nell’aprile 2023. Una storia fatta di vittorie (l’oro olimpico a Pechino 2008) e cadute, sfociata in una vicenda intricata che si è consumata nei tribunali. Sette anni dopo quel gennaio 2016 era arrivata l’archiviazione dell’inchiesta sugli autori del presunto complotto ai danni del marciatore: nessun colpevole, secondo il Tribunale che aveva archiviato la posizione di Schwazer ritenendo che l’atleta non si fosse dopato. Ai tempi, l’unica certezza rimase la squalifica del marciatore che fino all’ultimo ha sperato in una riduzione di pena e nella partecipazione a Parigi 2024, un desiderio diventato delusione profonda dopo questo definitivo «no» della Wada.

16 novembre 2023 (modifica il 16 novembre 2023 | 23:34)

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