Justine Triet: “Ho un debole per Alice Rohrwacher”
La regista premiata con il David al miglior film straniero per 'Anatomia di una caduta' ha ritirato il riconoscimento ricordando anche Antonioni e Monica Vitti
“Sono veramente commossa di ricevere questo premio da Isabella Rossellini, sono sconvolta in senso positivo” così ha esordito la regista francese Justine Triet premiata questa sera dal Teatro 5 di Cinecittà con il David al miglior film straniero, conquistato con Anatomia di una caduta. La regista ha poi voluto interrompere i propri ringraziamenti con “una piccola digressione”, prendendo del tempo sul palco “per parlare dell’ammirazione per Alice Rohrwacher, che amo follemente”.
“Ho una passione per lei – ha proseguito Triet – è una cineasta fantastica e ho amato La chimera“. Triet ha poi raccontato di essere da sempre una grande appassionata dei film di Michelangelo Antonioni. “C’era una frase che mi ossessionava di Monica Vitti: avrei voluto che tutti quelli che ci hanno amato fossero di fronte a me. Non capivo questa cosa, ma c’è qualcosa di bello nell’immagine di essere circondati da ciò che abbiamo amato. Mi rendo conto che il mio film non è un luogo confortevole in cui abitare, ma mi ha messo in contatto con delle persone di tutto il mondo, è la forza del cinema che crea legami”.
David 2024
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