La Corrida, le pagelle: Valentina Persia importunata (voto 5 ...
di Grazia Sambruna
La terza puntata dello show per dilettanti allo sbaraglio condotto da Amadeus su Nove è un po' più tiepida delle precedenti. La capopopolo turnista Valentina Persia viene importunata da un concorrente in diretta, mentre una signora veneta invita Amadeus a provare dell'erba
Uno dei momenti più surreali di questa terza puntata è la partecipazione di questa signora che si definisce "forse adulta, magari anziana, sicuramente non vecchia". La donna senza età fa "quasi la contadina da una vita" e porta un brano che nemmeno il Maestro Leonardo De Amicis conosce. Lei lo rimbrotta a dovere, sbigottita. Prima di esibirsi, ossia mentre - immaginiamo - la produzione si affretta alla ricerca di un qualche spartito da fornire all'orchestra, la nostra invita Amadeus: "Vieni a casa mia, anche insieme a Giovanna, a mangiare l'erba, la mia erba". E insiste pure. Il conduttore sorride e svia i sospetti delle autorità competenti specificando che la donna, probabilmente, si stesse riferendo alla 'verdura'. Chissà. Comunque, la canzone proposta dalla dilettante allo sbaraglio si intitola 'Se a Venezia' e parla di un sogno che avrebbe fatto "verso l'una di notte": l'acqua era sparita dalla Serenissima, al suo posto solo strade e macchine. Un frastuono di campanacci termina la performance. Non concordiamo. Siamo ancora qui a canticchiare 'Se a Venezia ci fosse il tram, oh che bacán, oh che bacán'. Pubblico invidioso, l'erba del vicino Amadeus è sempre più verde.
L'inevitabile è accaduto. I social salutano con grande entusiasmo un concorrente che è, purtroppo, sacra tradizione per 'La Corrida': il debuttante allo sbaraglio che suona con le ascelle. Vittima del rumorista, nientemeno che Strauss. Il nostro si presenta in scena con un microfono piazzato verso l'ascella sinistra, appunto, ma ne ha anche un altro puntato poco sotto al fondoschiena. Tremiamo. Alla fine, falso allarme: 'suonerà' scrocchiando il ginocchio. "L'ascellatore, l'uomo delle arie mi ha fatto molto ridere", dirà Valentina Persia al termine della puntata per ripescarlo. Lui non se lo aspettava e rientra in studio in giacca e boxer attillati. Si sentiva il bisogno di cotanto ritorno alle origini? Forse, no. Ma è successo comunque.
Si presenta in scena travestito da extraterrestre (o da Mago Otelma?) bardato nella carta di un noto cioccolatino, quello che negli anni '90 soddisfava "un certo languorino". "Vorrei imitare Tuta Gold di 'Momèd', dice. E chiede ad Amadeus di fare un saluto ai suoi nipotini Riccardo, Edo e Nicolò. Questo nonnino nella vita addestra cani tramite "metodo dolce, con i wurstel". Mentre, allo specchio, canta e danza 'Momúd' (ma non era 'Momèd'?, ndr). Da cotanta confusione, nasce una performance inevitabilmente agghiacciante dal testo bizzarro ('Se tornerò, a Budapest ci stanno i problemi'). L'accecante costume di scena se l'è fatto da solo: 'L'ho verniciato con una bomboletta da due euro e cinquanta", spiega non senza orgoglio. Nonostante tutto, promuoviamo per il coraggio. E perché la dedica è ai suddetti nipotini, con grande tenerezza. Perfino il pubblico lo premia, portandolo per acclamazione di campanacci, alla finale di dicembre. Dopo Annalisa, il cui repertorio viene straziato anche in questa puntata (stavolta tocca a 'Sinceramente'), pure Mahmood si accinge ad adire le vie legali? Dovessero avere lo stesso avvocato, colpaccio per lui.
Prima capopopolo donna e primo incidente possibilissimo da evitare. Che, però, accade lo stesso. Irrompe in scena il baffuto Michele, anziano dilettante di origini pugliesi che ha vissuto sedici anni in America per poi arrivare qui, al fianco di Amadeus, a presentare un brano di proprio conio, 'Tequila Boom Boom', con testo metà in inglese, metà in dialetto barese. Il nostro registra, però, ben tre false partenze. Problemi con l'orchestra? No. Il signor Michele lamenta di non riuscire a restare concentrato sulla performance perché "Valentina Persia ha tutto di fuori e mi distrae. A me cade l'occhio, non posso farci niente. Quando vedo le tette, è così". Scostumato. Peccato perché la capopopolo, fasciata in un meraviglioso abito à-la Jessica Rabbit, prende molto a cuore il proprio ruolo. Di fronte a un concorrente sagrestano che replica il suono delle campane (non sapevamo ne esistesse una di nome-modello 'F24', ndr), la nostra canta pure un'Ave Maria con grande trasporto. Per quanto l'ora non sia stata granché 'pia'.
Tra i dilettanti più bizzarri, ecco arrivare quello che si propone di raccontare la (complicatissima) vita sessuale di Riccardo Cocciante. Promuoviamo non certo per la riuscita del numero, ma per l'inventiva. Ecco la presentazione della gag (?): "Cerco di imitare Cocciante che vuole fare l’amore con sua moglie, ma ha qualche problema per via di tutti gli animali che ci sono sul letto". Cosa? Il testo chiarisce tutto, forse: "E poi la sera sopra il tuo letto c’è il cane (abbaia)/ E poi la sera sopra il tuo letto c’è pure il gatto arrabbiato (miagola arrabbiato)/E poi la notte pure le galline (chioccia fragorosamente)/ Vado a farmi un giro con la moto (replica il verso del motore)". Non sappiamo cosa abbiamo appena visto, sappiamo solo che l'abbiamo visto (e sentito). Purtroppo.
21 novembre 2024 ( modifica il 21 novembre 2024 | 08:18)
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