Omicidio Meredith, Amanda Knox condannata a tre anni per calunnia

5 Giu 2024
Amanda Knox

ServizioAppello a Firenze

Confermata in appello la condanna a tre anni (comunque già scontati) per avere calunniato Patrick Lumumba nelle prime fasi delle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007

5 giugno 2024

Omicidio Kercher, Amanda Knox in aula a Firenze per calunnia contro Lumumba

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Per Amanda Knox è stata confermata la condanna a tre anni (comunque già scontati) per avere calunniato Patrick Lumumba nelle prime fasi delle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher (avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007) coinvolgendolo nel delitto per il quale è stato poi prosciolto essendo risultato completamente estraneo. Lo ha deciso la Corte d’assise d’appello di Firenze. Knox ha assistito alla lettura della sentenza con accanto il marito e i suoi difensori. La condanna per calunnia era diventata definitiva ma poi la Cassazione ha disposto un nuovo esame delle accuse dopo che la Corte europea ha riconosciuto la violazione del diritto di difesa.

Knox non andrà comunque in carcere

La sentenza è stata letta oggi dalla presidente del collegio giudicante, Anna Maria Sacco, alla presenza dell’imputata, giunta appositamente dagli Stati Uniti, con il marito Christopher Robinson. Era assente, invece, Lumumba, parte offesa nel processo. Anche se il verdetto dovesse diventare definitivo, dopo un eventuale prossimo passaggio in Cassazione, la 36enne cittadina americana non andrebbe comunque in carcere avendo già scontato preventivamente quasi quattro anni prima di essere assolta in appello insieme a Raffaele Sollecito per il delitto Kercher. Per l’omicidio della studentessa inglese l’unico condannato a 16 anni in rito abbreviato è stato Rudy Guede.

Knox in lacrime alla sentenza, vers0 il ricorso in Cassazione

Amanda Knox è scoppiata in lacrime dopo la lettura della sentenza della Corte d’assise d’appello di Firenze che ha confermato la sua responsabilità. Ai suoi difensori, gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati che le erano accanto avrebbe detto: «Non me lo aspettavo, sono molto delusa». Knox e il marito hanno quindi lasciato il palazzo di giustizia. «Pensava di poter mettere un punto definitivo alla sua innocenza» hanno detto ancora i legali. Che hanno annunciato che dovranno leggere le motivazioni prima del ricorso in Cassazione che appare più che probabile.

Lumumba scagionato

Amanda Knox chiamò in causa l’allora suo datore di lavoro più volte in un memoriale scritto il 6 novembre 2007. Lumumba rimase in carcere per 14 giorni e poi venne scagionato: non furono mai trovate sue tracce nella casa del delitto e la testimonianza di un professore svizzero confermò che la sera del crimine lui era a lavoro nel suo pub, dove Amanda faceva la cameriera. Knox fu così condannata dalla Corte d’assise d’appello di Perugia a 3 anni di reclusione per calunnia. Il nuovo processo è stato celebrato a Firenze dopo che la Cassazione lo scorso 12 ottobre aveva accolto il ricorso presentato dalla difesa di Knox contro la condanna sulla base di una pronuncia della Corte europea per i diritti dell’uomo che ha ritenuto violato il suo diritto di difesa durante l’interrogatorio in questura nel corso del quale accusò del delitto Lumumba.

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