Non sono una Signora, le pagelle della finale: Lear dea perfida ...

28 Lug 2023
Amanda Lear

Amanda Lear, dea inarrivabile (tra perfidia e ironia): voto 9

Come mai non fosse in giuria già dalla prima puntata è mistero insondabile. Per la finale di Non sono una Signora, Amanda Lear sostituisce Mara Maionchi nel ruolo di “indagatrice del glitter” ed è subito show. Già il commento alla prima catwalk detta la linea: “Com’è andata? Non lo so, io guardavo i ballerini”. Specializzata nell’osservazione delle “belle cosce”, Lear è una dea esteta ma anche squisitamente perfida. “Di solito quando mi vede mi dice: ‘Come sei invecchiata!’, invece questa sera mi ha fatto: ‘Come sei conciata!’”. Così la conduttrice Alba Parietti, apparentemente legata a Lear da un rapporto in bilico tra venerazione e vecchi mai sopiti rancori. L’elettricità tra le due regala momenti di altissimo intrattenimento: “Amanda, come sei concentrata!”, si complimenta la conduttrice e lei, guardando il collega di bancone Magnini se ne esce con: “Sto solo cercando di capire cosa dice”. Riguardo alle performance, non becca un’identità che sia una, ma regala, coi suoi commenti, vere e proprie perle: “All’inizio mi sembrava tutto un manicomio, ma poi il camice che questa drag indossa mi ha fatto pensare a un medico, magari un chirurgo plastico. Fare un nome però per me è difficile perché… non ne conosco”. “Uno chef famoso? La Clerici” (di cui riesce anche a pronunciare malissimo il cognome), “The Nancies non possono essere Ale e Franz perché quei due comici sono più grassi”. Inarrivabile anche quando ipotizza l’inosabile. Di fronte alla drag barbuta Meusa Du Champ (Andrea Lo Cicero), la spara grossa e dice: “A me ricorda Mina”. Dovesse esserci una prossima edizione dello show, Amanda Lear deve stare in giuria. Anche da sola. Possiamo serenamente rinunciare, fin da ora, a chiunque altro.

28 luglio 2023 | 07:19

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