Angelina Jolie: «Il razzismo in medicina ha messo in pericolo i miei ...
Attrice e per 21 anni inviata speciale dell'Onu per i rifugiati, Angelina Jolie ha pubblicato un editoriale sulla rivista American Journal of Nursing parlando di una nuova tecnologia in grado di rilevare i lividi sulle persone con la pelle più scura, in caso di violenza domestica. Ma l'incipit dell'articolo si sofferma sulle mancanze della medicina e della ricerca. «Spesso i centri di ricerca medica, quelli per gli esami o per la formazione non notano lesioni che dipendono dall'etnia». E ha proseguito raccontando la propria esperienza personale: «Come madre di figli di diverse etnie, ho visto i miei figli di colore ricevere la diagnosi sbagliata, a volte in modi che hanno messo in pericolo la loro salute».
Il figlio maggiore, Maddox, è stato adottato in Cambogia, Zahara è etiope, mentre Pax è nato in Vietnam. Dal matrimonio con Brad Pitt sono nati la figlia Shiloh e i gemelli Knox e Vivienne. Sebbene l'attrice si sia concentrata sull'aiuto ai sopravvissuti di abusi domestici, ha voluto condividere una storia personale come testimonianza.
«Parlando di esperienze personali, quando mia figlia Zahara, che viene dall'Etiopia, è stata ricoverata in ospedale per un intervento medico, l'infermiera mi ha detto di chiamarla se la pelle fosse diventata rosa vicino ai tagli», ha ricordato la Jolie. «Rimasi a guardarla con aria assente, senza essere sicura di capire cosa ci fosse di sbagliato in quello che aveva detto. Quando è uscita dalla stanza, ho parlato con mia figlia, sapevamo entrambe che avremmo dovuto cercare segni di infezione basandoci sulle nostre conoscenze, non su quello che aveva detto l'infermiera, nonostante le sue indubbie buone intenzioni».
La Jolie ha aggiunto che sebbene la sua famiglia abbia «accesso a cure mediche di alta qualità, semplici diagnosi non vengono prese in considerazione a causa della razza e della continua priorità data alla pelle bianca nella medicina». Ha aggiunto che, a livello sociale, le disparità razziali nell'assistenza sanitaria influiscono gli esiti di milioni di persone e che «è giunto il momento di abbracciare nuove soluzioni».
L'intervento della Jolie è stato apprezzato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus: «Grazie ad Angelina Jolie per aver alzato la voce contro il razzismo in medicina». Non è la prima volta che l'attrice interviene su temi legati alla salute e alla medicina. Alcune sue scelte, come quella di sottoporsi a mastectomia e poi ovariectomia per ridurre il rischio di cancro legato alla mutazione dei geni Brca1-Brca2 di cui è portatrice, avevano aperto il dibattito e accelerato alcuni progressi nel campo della prevenzione, ma soprattutto hanno contribuito ad alzare il livello di consapevolezza delle persone.