Quattro persone sono state uccise in un attacco armato vicino ad ...

4 ore ago
Ankara
È avvenuto nella sede della Società aerospaziale turca: il ministro dell’Interno l'ha definito un attentato terroristico e lo ritiene legato al PKK

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Mercoledì c’è stato un attacco armato nella sede della Società aerospaziale turca (nota anche con la sigla TUSAS), che si trova nel comune di Kahramankazan, a una quarantina di chilometri di distanza dal centro della capitale Ankara. Ci sono stati degli spari e un’esplosione: il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya ha detto che cinque persone sono state uccise e 14 sono state ferite. Yerlikaya ha definito l’attacco un attentato terroristico e ha detto che è «molto probabilmente legato al PKK», cioè il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), organizzazione che è considerata terroristica dal governo turco. L’attacco per ora non è stato rivendicato. I due attentatori, un uomo e una donna, sono stati uccisi, ha sempre detto Yerlikaya.

L’attacco è avvenuto attorno alle 15:30 ora locale, le 14:30 da noi. Un video trasmesso dalla televisione turca ha mostrato una colonna di fumo e un uomo correre via con un fucile d’assalto in mano. Le immagini della telecamere di sicurezza mostrano due persone armate all’interno della sede della società, un uomo e una donna, e un corpo steso sul pavimento all’ingresso. Durante l’attacco i dipendenti dell’azienda sono stati portati nei rifugi di sicurezza.

Quello della TUSAS è un grosso complesso industriale la cui proprietà è divisa fra il governo e le forze armate turche. Produce tra le altre cose aerei, elicotteri e droni sia militari che civili, fra cui i caccia F-16.

Il PKK è un’organizzazione politica e paramilitare curda, che dal 1984 si oppone al governo della Turchia per ottenere maggiori diritti per la minoranza curda. Anche l’Unione Europea e gli Stati Uniti la considerano un’organizzazione terroristica. In questi giorni in Turchia era in corso un dibattito sulla possibilità di riaprire delle trattative di pace con l’organizzazione. Il suo fondatore, Abdullah Öcalan, è in carcere dal 1999.

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