Morta Anna Kanakis, l'ex Miss Italia aveva 61 anni

22 Nov 2023
Anna Kanakis

di Candida Morvillo

L’attrice è morta ieri a Roma dopo una malattia durata 7 mesi, a darne conferma è stato il marito. Eletta Miss nel 1977, aveva iniziato la sua esperienza al cinema negli anni 80, esordendo alla scrittura nel 2010

Anna Kanakis è mancata domenica sera a soli 61 anni, cogliendo alla sprovvista il mondo del cinema, dove aveva mosso i primi passi da ragazza, il mondo dei libri, dove aveva esordito più di recente pubblicando poi tre romanzi di successo, il mondo della politica, dove era stata responsabile Cultura e Spettacolo dell’Udr di Francesco Cossiga, e il mondo della tv, dove era stata incoronata Miss Italia a 15 anni.

Da sette mesi, lottava con una malattia che non aveva voluto rendere pubblica. È morta all’Umberto I di Roma, fra le braccia di Marco Merati Foscarini, il marito amatissimo col quale fra pochi mesi avrebbe festeggiato vent’anni di matrimonio.

Era stato un giovane Giuseppe Tornatore, siciliano come lei, a trascinarla al suo primo provino, cercando di convincerla che aveva «le pagliuzze negli occhi, quei guizzi che deve avere l’attore per manifestare emozioni». Il provino era per ’O re di Luigi Magni, che in quegli occhi trovò la brigantessa di quel film che vinse un Nastro d’Argento e due David di Donatello.

Ai libri era arrivata leggendo una biografia di George Sand e appassionandosi alla figura di Alexandre Manceau, il suo ultimo amante. Sei così mia quando dormi - L’ultimo scandaloso amore di George Sand venne pubblicato nel 2010 da Cesare De Michelis per Marsilio. Mentre l’ultimo, Non giudicarmi, è uscito per Baldini + Castoldi nel 2022 e narrava l’ultimo giorno di vita del barone Jacques d’Adelswärd-Fersen e la fatica esistenziale di un omosessuale negli anni ’20. Da quella storia, era nato l’impegno contro l’omofobia portato avanti da Anna fino alla fine.

Raccontava, però, che l’addio alla recitazione l’aveva liberata dalla schiavitù dell’apparire, che amava svegliarsi la mattina presto e mettersi subito alla scrivania, in vestaglia, fino alle quattro del pomeriggio, quando il marito la convinceva a pranzare. Marco Merati Foscarini, banchiere, discendente di un doge di Venezia, era il primo a leggere ogni suo capitolo. Si erano conosciuti e sposati in quattro mesi, restando sempre legatissimi.

«Mi ha fatto riacquistare la stima nel genere maschile», raccontava lei, «mi ha avvicinata parlando non di quello che possedeva, ma di quello che sentiva». Nel dirlo, il pensiero correva al papà greco, visto forse cinque volte. Anna era cresciuta a Messina con la mamma e la nonna. A Miss Italia («roba vecchia come le guerre puniche» la definiva) era arrivata per caso, selezionata mentre era in vacanza a Vulcano. Si era ritrovata all’improvviso, ricordava, con la fascia e il pregiudizio «che non puoi essere brava e devi dimostrare più delle altre, come se la bellezza si possa coniugare solo con la stupidità».

Per dimostrare di non essere solo bella, ce l’ha messa tutta, ma non le veniva difficile. I suoi commenti, anche nei talk di attualità, il suo occhio sul mondo erano affilati e acuti. I funerali saranno giovedì a Roma, alle 15, nella chiesa di San Salvatore in Lauro. Con lei se ne va una donna che non ha mai smesso di superare se stessa. Nell’ultima intervista su questo giornale, le era stato chiesto se aveva ancora sogni. E lei: «Sì, ma non per me. Vorrei una società più luminosa».

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21 novembre 2023 (modifica il 22 novembre 2023 | 00:25)

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