Antonella Clerici, la scoperta del tumore benigno e le «apparizioni ...

9 Ago 2024

«Devo tutto ai medici che mi hanno operata e alla prevenzione che è indispensabile». Antonella Clerici rimarca l'importanza di sottoporsi a controlli periodici per verificare il proprio stato di salute e prevenire l'insorgenza di disturbi e malattie che, se trascurati, potrebbero rivelarsi fatali.

Antonella Clerici - Figure 1
Foto Vanity Fair.it

Parla per la prima volta dopo l’intervento d'urgenza per la rimozione delle ovaie a cui è stata sottoposta lo scorso giugno e lo fa con un'intervista pubblicata su Oggi, dove ha raccontato lo spavento vissuto nel momento in cui un semplice controllo ginecologico di routine si è trasformato in qualcosa di ben più serio, come aveva evidenziato lei stessa, dopo l'operazione, con un post del 13 giugno: «Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da lì parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto è andato bene…».

La conduttrice fa sapere via Instagram di aver subito un'operazione non prevista: «Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da lì parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto è andato bene»

Tornata a casa dopo l'intervento, la conduttrice ha trascorso un periodo di convalescenza nella sua «casa nel bosco», a contatto con la natura e circondata dagli affetti più cari. Ma adesso, intervistata da Oggi, ha voluto aggiungere nuovi particolari alla sua storia. Come quelli riguardanti certe «apparizioni» relative al beato 15enne, che lei ha interpretato come «un segno».

Antonella Clerici - Figure 2
Foto Vanity Fair.it

«Prima di sapere della cisti continuavo a veder apparire sul mio telefono il volto di Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni, beatificato nel 2020. Dopo l'operazione è scomparso», rivela Clerici, rivelando anche di aver rivolto a lui le sue preghiere prima dell'operazione. «L’ho pregato ed è andato tutto bene», ha detto la conduttrice, che alla luce dell'esperienza vissuta, confida anche un suo proposito: «Andrò ad Assisi, dove riposa. Non intendo parlare di miracoli, ma io voglio andare a ringraziarlo».

Il culto di Carlo Acutis (non solo) ad Assisi

Le spoglie di Carlo Acutis nella Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi.

Mondadori Portfolio/Getty Images

Carlo Acutis, per il quale la Chiesa ha avviato il processo di canonizzazione, è conosciuto come «il santo di Internet». Originario di Milano, aveva 15 anni quando è scomparso prematuramente il 12 ottobre del 2006 a causa di una leucemia fulminante. In soli tre giorni perse la vita presso l’Ospedale San Gerardo di Monza.

Papa Francesco proclamerà santo il 15enne ucciso nel 2006 da una leucemia fulminante. Sarà il protettore di internet. La mamma: «Il suo miracolo più importante sono le conversioni». Molti però sollevano dubbi

Il 10 ottobre 2020 è stato proclamato Beato ad Assisi, luogo in cui è stato sepolto e che è diventato meta di devozione da parte di fedeli di tutto il mondo.Fu lo stesso Carlo a chiedere di essere seppellito nel cimitero di Assisi, ma dal 6 aprile 2019 le sue spoglie mortali sono state traslate ed esposte presso il Santuario della Spogliazione (Chiesa di Santa Maria Maggiore), sempre ad Assisi.

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