Associazione mafiosa, droga e usura: 25 arresti ad Aprilia, tra i ...
Il sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, è finito agli arresti domiciliari nell'ambito di una un'inchiesta riguardo un'associazione mafiosa radicata nella cittadina in provincia di Latina e finalizzata alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti.
Dagli atti dell'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina sono emersi anche presunti legami e condizionamenti fra i politici del territorio e alcune organizzazioni criminali locali di 'ndrangheta trapiantate sui territori di Aprilia e Pomezia, dove esercitavano un potere intimidatorio arrivando anche a condizionare il voto elettorale.
Indagati anche l'ex sindaco di Aprilia, in provincia di Latina, Antonio Terra e l'ex assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso, candidata sindaca alle ultime elezioni. Entrambi gli indagati sono consiglieri comunali del comune di Aprilia guidati dal sindaco.
Principi è stato eletto nel maggio 2023 da una coalizione sostenuta dal centrodestra insieme a delle delle liste civiche. Nel complesso degli accertamenti dei carabinieri e dell'Antimafia sono state eseguite 25 misure cautelari. Gli accertamenti sono stati avviati dalla Direzione Investigativa Antimafia e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, che hanno eseguito l'ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Capitale.
Durante l'indagine, avviata nel marzo 2018 dalla Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Roma con il supporto, dall'ottobre dello stesso anno, del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, con il coordinamento della Dda di Roma, sono stati raccolti "elementi gravemente indiziari - si spiega in una nota - in ordine alla esistenza di una associazione mafiosa, operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti".
I reati contestati vanno dal traffico di sostanza stupefacente, estorsione aggravata, rapina, lesioni e minaccia utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti; usura ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina di Aprilia per somme di denaro cospicue e con l'imposizione di tassi usurari.
Contestati anche la detenzione ed il porto di armi, utili alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio e ribadire la superiorità del sodalizio; acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici, di ostacolare il libero esercizio del voto. Oltre alle misure cautelari personali, sono state disposte dal giudice per le Indagini Preliminari misure cautelari reali e numerose perquisizioni.
Nell'inchiesta della Dda di Roma che ha portato a eseguire 25 misure si ipotizzano anche i reati di scambio elettorale politico-mafioso e concorso esterno in associazione
camorristica.
Nei prossimi giorni invio di una commissione prefettizia in Comune
Verrà nominata nei prossimi giorni ed inviata al comune di Aprilia, la commissione prefettizia che svolgerà l'istruttoria per valutare eventuali elementi che potrebbero portare successivamente allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Aprilia dove questa mattina è stato arrestato in sindaco, Lanfranco Principi, per cui il gip ha risposto gli arresti domiciliari e dove sono stati indagati l'ex primo cittadino Antonio Terra e l'ex assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso, candidata sindaca alle ultime elezioni.
Cafiero De Raho: “Un nuovo capitolo della deriva politica-criminalità”
Su quanto accaduto ad Aprilia si è pronunciato il deputato Federico Cafiero De Raho, vice presidente delle commissioni Giustizia della Camera e Antimafia.
“La notizia dell'arresto del sindaco di Aprilia, eletto nel mese di maggio del 2023 in una coalizione di centrodestra, preoccupa enormemente, perché costituisce l'ennesimo capitolo dei numerosi eventi analoghi, registrati negli ultimi mesi in comuni e regioni, evidenziando un inquinamento della politica che va necessariamente affrontato e arginato con un impegno forte del Governo e del Parlamento”, ha detto l'ex procuratore nazionale antimafia.
"L'inchiesta su mafia, traffico di stupefacenti e reati contro la PA, che ha riguardato i rapporti tra politica e criminalità ad Aprilia, sarà approfondita dalla Commissione parlamentare Antimafia, con specifico riferimento all'intreccio tra apparato pubblico e criminalità, che consente alla delinquenza organizzata di infiltrarsi per il controllo di attività economiche e di appalti oltre che per il condizionamento del voto. In questo quadro che richiederebbe un impegno straordinario per rafforzare e rinnovare gli strumenti contro comitati di affari e criminalità organizzata, al contrario ilgoverno Meloni è impegnato solo a indebolirli, a partire dalla cancellazione dell'abuso d'ufficio e dallo svuotamento del traffico di influenze, insieme allo smantellamento pezzo per pezzo delle intercettazioni. Così si spiana la strada al malaffare che sta emergendo senza sosta dal Nord a Sud".