Berbatov ci scherza su dopo la sconfitta del suo United: “L'Arsenal è ...

21 giorno ago

Berbatov ci scherza su dopo la sconfitta del suo United: “L’Arsenal è il nuovo Stoke City”

Ospite fisso del tavolo di esperti di ‘Prime Video’ dopo la sfida dell’Emirates fra Arsenal e Manchester United, Dimitar Berbatov, leggenda dei Red Devils, ha commentato l’attitudine della squadra di Mikel Arteta ad andare...

Arsenal Manchester United - Figure 1
Foto DerbyDerbyDerby

Ospite fisso del tavolo di esperti di 'Prime Video' dopo la sfida dell'Emirates fra Arsenal e Manchester United, Dimitar Berbatov, leggenda dei Red Devils, ha commentato l'attitudine della squadra di Mikel Arteta ad andare in gol e ad essere pericolosa sui calci piazzati. Guardate che cosa ha detto l'ex attaccante bulgaro che ha vestito, in carriera, anche la maglia del Monaco.

"Arsenal il nuovo Stoke". Berbatov scherza dopo la sconfitta del suo United

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Dimitar Berbatov ha commentato così la questione legata ai calci piazzati che, soprattutto in questa stagione, stanno favorendo moltissimo l'Arsenal, squadra molto brava in quel tipo di situazioni: "Probabilmente la Premier League è l'unico campionato al mondo dove ci sono così tanti giocatori che girano attorno al portiere, gli stanno attaccati, lo spingono e gli danno fastidio creando il caos. Normalmente sarebbe fallo, ma non in questa competizione. Devi essere forte e forse è per questo che Ruben Amorim è rimasto un po' spiazzato da quello che stava succedendo durante la partita sui calci piazzati. Quindi il Manchester United ha bisogno di lavorare perché, scherzando, l'Arsenal è il nuovo Stoke City, una squadra che fa moltissima leva sul gioco da fermo che, in alcune occasioni, può dare la vittoria, come è successo oggi".

Perché paragonare l'Arsenal allo Stoke? Ecco com'era la squadra di Tony Pulis

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Tornato in pianta stabile in Premier League nel 2008, lo Stoke City guidato da Tony Pulis è stato senza dubbio una delle squadre iconiche della Premier League, una cenerentola di sostanza e muscoli che ha fatto innamorare alcuni e storcere il naso a molti. I Potters, che giocano le loro gare interne al Britannia Stadium, avevano fatto di quell'impianto una vera e propria fortezza durante gli anni di Premier fino a raggiungere le qualificazioni in Europa League e, addirittura, una finalissima di FA Cup poi persa. Segno distintivo dello Stoke City era proprio quello di essere pericolosissimo, visti i centimetri e la forza fisica dei suoi giocatori, sui calci piazzati. In tal senso, Rory Delap, giocatore cult di quegli anni, ha rivoluzionato il gioco diventando pioniere nel battere le rimesse laterali a lunga gittata.

L'esterno di Tony Pulis aveva un lancio con le mani poderoso che arrivava addirittura all'interno dell'area piccola, un vero e proprio pericolo per le difese avversarie soprattutto se, in allerta, c'era una vecchia volpe dell'area di rigore come Peter Crouch, ma non solo. La rosa di quella squadra è qualcosa di leggendario. Fra i vari nomi spiccano quelli di Asmir Begovic, portiere passato poi anche al Chelsea, Robert Huth, che qualche anno più tardi vincerà anche la Premier con il Leicester City di Claudio Ranieri. Senza dimenticare Jonathan Walters che, al fianco proprio di Carroll, formava una coppia d'attacco magari poco prolifica, ma sicuramente molto dedita alla difesa della propria porta. In panchina, il vate del catenaccio e contropiede in salsa moderna, Tony Pulis.

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