Assegno unico per i figli addio? Cosa sappiamo sulla rimodulazione ...

29 Ago 2024
Assegno unico

Da misura universale potrebbe finire con l'escludere alcune categorie dall'accesso ai fondi. Ecco le ipotesi

Secondo Repubblica il governo è al lavoro per modificare i criteri per poter accedere all’assegno unico per i figli. Si tratta di una misura introdotta dall’ex primo ministro Mario Draghi nel 2021 e che finora dava diritto a un massimo di 200 euro per figlio. I costi (20 miliardi di euro sul bilancio dello Stato) e altre problematiche come l’assenza delle famiglie straniere tra i beneficiari starebbero spingendo Palazzo Chigi ad aggiustare la misura. Con il concreto rischio che alcune famiglie non riceveranno più alcuna somma.

Assegno unico: chi rischia di non riceverlo più?

Al momento sulla stampa si leggono ipotesi che riportiamo. Sarebbero due le categorie su cui il governo Meloni intenderebbe intervenire per rimodulare l’assegno unico: le famiglie con ISEE superiore ai 45mila euro (ad oggi in questo caso i genitori ricevono 57 euro al mese) e quelle che proprio non presentano l’ISEE potrebbero infatti non aver più diritto all’assegno unico. Con le risorse risparmiate il governo punterebbe a distribuire i fondi sempre alle famiglie, ma introducendo nuovi criteri.

Perché hanno introdotto l’assegno unico nel 2021?

L’obiettivo della misura era di riunire e sostituire una serie di prestazioni precedenti, come il bonus bebè, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per i figli a carico. L’assegno unico è universale perché destinato a tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito, anche se l’importo varia in base alla situazione economica del nucleo familiare, calcolata tramite l’ISEE.

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Ultimo aggiornamento: 29/08/2024

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