Ufficio, museo, archivio: la seconda vita dell'ex deposito Atac di via ...

13 giorni ago

Sulla facciata della navata centrale il deposito riporta ancora incisa la scritta Atag: Azienda Tranvie e Autobus del Governatorato. Così, durante il fascismo, si chiamava l’attuale Atac. Erano gli anni della realizzazione del trasporto filoviario capitolino. Oggi l’ex rimessa di San Paolo in via Alessandro Severo è un pezzo di storia della città e il progetto su cui sta lavorando il dipartimento Mobilità sostenibile e Trasporti del Comune prevede la riqualificazione dei suoi spazi per farli diventare sia un museo, sia un luogo di formazione da riunire nella Fondazione Atac. Non solo. L’ex deposito diventerà anche la nuova sede dell’assessorato alla Mobilità guidato da Eugenio Patanè.

Atac - Figure 1
Foto Repubblica Roma

Pochi giorni fa si è chiusa positivamente la conferenza dei servizi preliminare e tutti gli enti coinvolti (municipio VIII, dipartimento Urbanistica, vigili del fuoco) comprese la Soprintendenza di Stato e la Sovrintendenza Capitolina hanno dato parere positivo al dipartimento Mobilità. che è titolare del bene, per procedere alla riqualificazione dell’edificio vincolato come bene di archeologia industriale.

In base al documento di fattibilità delle alternative progettuali redatto dal dipartimeto di Storia, disegno e restauro dell’architettura dell’università La Sapienza sotto il coordinamento del professor Luca Ribichini e della professoressa Daniela Esposito, l’ex rimessa diventerà la Casa della Mobilità della Capitale perché unirà la storia, il presente e il futuro del trasporto pubblico.

Ospiterà, nell’hangar centrale, fino a 14 vetture storiche restaurate secondo le modalità dei musei anglosassoni. Verranno finalmente esposti due beni vincolati di straordinario pregio di Atac: l’archivio fotografico e l’immenso archivio documentale. Il primo contiene fotografie scattate dall’800 fino ai nostri giorni e il secondo documenti di straordinaria importanza storica: dall’ordine di servizio che dopo le leggi razziali portò al licenziamento di ingegneri, autisti e operai ebrei, passando per i brevetti. Ebbene sì, Atac aveva un reparto ingegneristico che produceva brevetti adottati in tutto il mondo. E, ancora, i disegni progettuali di tutte le vetture tranviarie, di bus e metropolitane che hanno viaggiato a Roma negli ultimi 150 anni.

Il valore economico del progetto è stimato tra i 13 e i 16 milioni di euro, che andranno a aumentare il patrimonio a bilancio dell’azienda. Entrambi gli archivi verranno esposti e digitalizzati, aperti alla fruizione del pubblico e degli studiosi.

La seconda funzione dell’ex deposito che legherà la storia con il presente, sarà quella di ospitare la nuova sede dell’assessorato e del dipartimento Politiche della Mobilità di Roma Capitale, che oggi paga l’affitto e che invece traslocherebbe in un immobile di proprietà, riducendo i costi. L’idea è che la parte museale e la parte di formazione possano essere gestite dalla Fondazione Atac con un comitato scientifico di alto livello che dialoghi con le associazioni degli appassionati in modo da realizzare eventi e attrarre visitatori.

Ora, con i pareri positivi della conferenza dei servizi preliminare si aprirà la fase della progettazione di fattibilità tecnico economica guidata dal direttore del dipartimento Mobilità, Antonello Fatello, e che vedrà la collaborazione tra Risorse per Roma (per la parte che riguarda lo sviluppo progettuale e i lavori di riqualificazione), Zètema (per la musealizzazione) e Atac (per la gestione delle attività). Sarebbe la prima esperienza in Europa di questo tipo e l’investimento si aggira intorno ai 12 milioni. L’obiettivo è di aprire i cantieri entro il 2025.

Nell’ex deposito la scuola per autisti e macchinisti del futuro

Non solo il passato, ma anche il futuro: l’ex deposito San Paolo sarà anche un centro di formazione. Dagli autisti ai macchinisti, passando per gli ingegneri dei trasporti che si occupano di tram (la città passerà da 6 a 17 linee entro il 2030), qui le maestranze si prepareranno ad affrontare le specificità della città di Roma. Un “master” dedicato anche agli operai dei comparti più specialistici, sia del materiale rotabile che delle infrastrutture e quelli che si occupano della manutenzione di scale mobili e ascensori della metro.

Oggi c’è una grande difficoltà a reperire personale per il trasporto pubblico e il problema riguarda soprattutto gli autisti. Atac a inizio aprile ha aperto un concorso per 400 conducenti, ma il rischio è che molti provengano dalle aziende di trasporto privato che coprono le periferie. Non solo: prendere una patente per la guida dei bus costa circa 5.000 euro. Una cifra che non tutti possono permettersi e anche per questo di autisti ce ne sono pochi. Altrettanto, più la somma per un corso di formazione specifica, serve per diventare macchinisti di metro e tram. I prezzi saranno calmierati con il supporto della Regione.

Il centro di formazione sarà una parte importante della Fondazione Atac, che per l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè «è un sogno che piano piano diventa realtà. Ci abbiamo lavorato sin dal primo giorno. L’ex rimessa San Paolo diventerà la Casa dei Trasporti aperta a tutti i cittadini e al territorio, ma soprattutto un luogo di elaborazione dei progetti che trasformeranno la mobilità della Capitale e un centro di formazione per i ragazzi e le ragazze chiamati a prendere il testimone della grande storia delle nostre aziende».

Il progetto della Fondazione, ora dovrà passare al vaglio dell’aula Giulio Cesare. Per il presidente della commissione Mobilità Giovanni Zannola il progetto è «un altro obiettivo raggiunto, da condividere e far passare per il confronto con l’Assemblea capitolina per farlo vivere in maniera trasversale. Questo progetto può contribuire anche a cambiare la narrativa su Atac mostrando quanto l’azienda può contribuire alla città».

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