L'Atalanta è tra le grandi d'Europa, lo Young Boys no: la Dea ne fa 6 ...
Tre assist e due gol per il belga, doppietta anche per l'ex Genoa. Si uniscono alla festa Kolasinac e Samardzic: i nerazzurri salgono al quarto posto in classifica
Gabriele Ragnini
26 novembre 2024 (modifica alle 23:51) - MILANO
Speravano di far tornare Gasperini e i suoi accecati dal muro giallo della curva di Berna. E invece sarà quella scia bionda lasciata da Retegui e De Ketelaere a rimanere negli occhi dei tifosi dello Young Boys. Allo stadio Wankdorf l’Atalanta illumina la notte di Champions League con 6 gol, folgora gli avversari svizzeri e sale al quarto posto in classifica.
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Come brilla questa Dea. Di luce propria, sì, ma soprattutto di quei bagliori della coppia lanciata dal 1’ da Gasperini, che in Svizzera ha deciso di lasciare a riposo Lookman. C'era nostalgia tra De Ketelaere e Retegui, desiderosi di ritrovarsi sotto le stelle europee. L’ultima (e unica) volta insieme in Champions League erano rimasti a secco, alla prima stagionale contro l’Arsenal (0-0). Tra un sinistro di velluto e un destro cinico si sono cercati e hanno lasciato quattro reti. Le uniche eccezioni: la rete di Kolasinac, su cui comunque compare la sigla CDK sottoforma di assist, e il sigillo finale di Samardzic.
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Gasperini si aspettava uno Young Boys "aggressivo e pimpante". Li attendeva al varco, dove pronti a ribattere c'erano uno scalpitante Cuadrado (alla prima da titolare dallo scorso 12 dicembre, Inter-Real Sociedad di Champions League) e la corsa di Brescianini, all'esordio in campo europeo. Invece è bastato lasciare il pallone tra i piedi di De Ketelaere per trovare il primo spiraglio. Nove minuti e subito si accende l'attacco: imbeccata tra le linee del belga per Retegui, che solo davanti alla porta incrocia con freddezza. Passano circa 120 secondi e l'interruttore si impalla per pochi attimi. Un blackout da calcio d'angolo: Ganvoula incorna in area saltando proprio su Retegui e Carnesecchi non riesce a respingere il suo colpo di testa. Poco male, l'Atalanta ricomincia a brillare grazie alla luce del suo talento col numero diciassette. Anche lui risponde da corner, dove al 29' aggancia il tacco di Kossonou e si ritrova a colpire in due tocchi nel fazzoletto dell'area di rigore. In tre minuti Joel Magnin, allenatore dei Boys, dimentica la lezione del primo gol e prova a far salire il muro difensivo giallonero. De Ketelaere trova di nuovo la crepa e ci fa passare il pallone attraverso con un finissimo mancino, che finisce tra i piedi di Kolasinac e poi ancora in rete. Inesauribile l'energia di CDK: poco dopo dalla sinistra sente la mancanza di Retegui e lo trova, come sempre, in mezzo all'area di rigore, pronto a sfruttare l'ennesimo errore di Lauper e i flash che per tutta la sera hanno accecato Von Ballmoos. Quarto assist in cinque partite per l'ex Milan, salito così in vetta alla classifica dei visionari di questa Champions League insieme a Salah.
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Nel secondo tempo l'Atalanta decide di mettere le pile in carica in vista della prossima partita contro la Roma. Rimane in controllo per gran parte del match, sfrutta i cambi (Samardzic e Zaniolo prima, Palestra, Toloi e Godfrey poi) e lascia qualche timido tentativo allo Young Boys. Con la sola eccezione di chi voleva mettersi al pari di Retegui nel conto dei gol. Al 56' De Ketelaere dalla destra diventa quasi radioattivo, nessuno gli si avvicina, cerca il varco per la porta e lo trova grazie a una deviazione difensiva. Poi, ancora palleggio e amministrazione fino al 91', quando Samardzic prova a imitare il compagno belga e fa tutto da solo per infilare il sinistro che porta la Dea a essere il terzo attacco della Champions dopo Barcellona e Dortmund.