Krajicek: "Sinner lo paragono ad Agassi, oggi solo in due sono in ...
L'olandese campione a Wimbledon e ora direttore del torneo di Rotterdam: "Quando gioca o si allena Jannik fa sempre tutto esaurito. Ho visto progressi giganteschi, e a parte Djokovic e Alcaraz non credo che qualcun altro possa avere la meglio su di lui"
Dalla nostra inviata Federica Cocchi
18 febbraio 2024 (modifica alle 09:25) - rotterdam (Olanda)
Una star. Gente che arriva da ogni parte dell’Olanda e zone limitrofe, tutti per vedere Jannik Sinner. "Per il torneo è una vera star – spiega il campione di Wimbledon ’96 -. Quando gioca lui è sempre tutto esaurito e anche agli allenamenti". L’Atp 500 di Rotterdam è sempre stata una tappa importante del circuito Atp, scelta da diversi top 10 ogni anno. Jannik lo ha frequentato fin da ragazzino, da quando, appena 18enne, Richard Krajicek, l’unico olandese capace di conquistare uno Slam, gli ha dato una wild card: "Ricordo che Riccardo Piatti una volta a Monaco mi disse che il ragazzino che stava allenando sarebbe diventato un campione. Beh, non aveva torto. È diventato un grande giocatore e lo vediamo proprio in questi giorni. Aveva avuto qualche problema fisico, ma anche lì è migliorato tanto. Lo scorso anno in finale era stanco, aveva vinto il primo set 7-5, e meno male perché vedevo che le sue gambe non giravano, temevo che con Medvedev sarebbe stata una finale troppo veloce. Poi subito dopo si è messo sotto con la preparazione fisica e ha fatto passi da gigante. Se gli altri giocatori procedono per piccoli passi, lui è partito piano, ma ha fatto un enorme salto di qualità".
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Negli ultimi anni a Rotterdam Sinner è cresciuto, ha segnato tappe importanti della sua carriera e per questo Jannik ha voluto esserci nonostante la stanchezza post Australia: "Sono contento di avergli dato quella wild card da ragazzino – prosegue il direttore del torneo -. Fu subito una grande attrazione e poi, anno dopo anno, lo abbiamo visto crescere. È una bella coincidenza che proprio un anno fa abbia battuto il primo top 3 e adesso sia qui a lottare proprio per il numero 3 al mondo". Due partite in particolare hanno impressionato Krajicek: "Quella a Vienna in finale con Medvedev e il match in Davis contro Djokovic, dove ha vinto avendo 3 match point contro. Per me quelle due partite sono state decisive per la vittoria dello Slam. E poi ha un team davvero fantastico, a partire dal manager Lawrence Frankopan, che conosco bene e Darren Cahill, a mio avviso uno dei migliori coach del mondo. Ma non solo a livello tecnico, un bravo coach deve saper gestire tutte le situazioni, anche a livello mentale, del giocatore e l’australiano ci sta riuscendo alla perfezione. I risultati parlano da soli".
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Se dovesse paragonare Sinner a un giocatore dei suoi tempi, non ha dubbi: "Andre Agassi. E forse proprio per questo hanno voluto Cahill accanto a Jannik. La risposta ovviamente, è un tratto in comune, con il vostro giocatore però migliore negli spostamenti. Parliamo comunque di grandi giocatori". Krajicek, che ha vinto Wimbledon e conosce bene la legge dei prati mette l’altoatesino tra i favoriti per il titolo a Church Road: "Forse quest’anno potrebbe ancora vincerlo Djokovic, ma penso che a parte lui e Alcaraz, non ci siano in questo momento giocatori in grado di battere Sinner. Ovviamente se è in salute e in forma". Insomma il 2024 potrebbe essere l’anno della svolta nel tennis, con una nuova supremazia dei due ventenni: "Quest’anno potrebbe essere ancora equilibrato, ma sicuramente se non sarà quest’anno, la svolta arriverà il prossimo con lo spagnolo e l’italiano pronti a dividersi il circuito e gli Slam". E chissà, magari anche il titolo a Rotterdam: "Io ci conto".