L'arrivo dei soccorsi nel luogo dell'attentato - Ansa
Magdeburgo, capoluogo nel land orientale della Sassonia Anhalt, est della Germania, un auto piomba su un mercatino di Natale e sulla campagna elettorale: 2 morti (tra cui un bambino) e 68 i feriti (non ci sarebbero italiani). A guidare l’auto è un medico saudita di 50 anni che lavora a Bernburg. Ci sono pochi dubbi: si tratta di terrorismo islamico. Nei giorni prima di Natale la ministra degli Interni Nancy Faeser aveva lanciato l’allarme su possibili attentati nei mercatini. A Colonia, nel Nord Reno Vestfalia, nei giorni scorsi erano stati evacuati due mercatini dopo il ritrovamento di borse incustodite. La paura si è trasformata in terrore ieri sera intorno alle 19, quando una Bmw scura a velocità sostenuta è stata lanciata contro la folla che gremiva il mercatino di Natale della piazza principale di Magdeburgo. Centinaia le persone presenti al momento di quello che è stato subito definito da media ed esperti «un attacco terroristico». Panico indescrivibile tra la folla, decine le persone investite, dalla macchina. «L’auto mi è passata vicino a tutta velocità sono riuscita a prendere mio figlio appena in tempo, c’erano tante famiglie con bambini piccoli. È una tragedia immane», ha raccontato una donna alla tv locale. «Sembra la guerra», ha aggiunto disperato un anziano venditore di hamburger del mercatino. L’auto, secondo la polizia, avrebbe percorso circa 400 metri tra la folla che si dirigeva verso il mercatino e poi ha finito la folle corsa tra le bancarelle. Poco dopo l’auto è stata bloccata dalle forze dell’ordine che hanno arrestato il conducente. Avrebbe noleggiato la Bmw poco prima dell'attacco e sul sedile del passeggero sarebbe stato ritrovato un bagaglio. I soccorsi sono arrivati rapidamente nella piazza centrale di Magdeburgo, il mercatino non è lontano dalla sede del Comune e di fronte ad un centro commerciale. Alle ore 19 di ieri la piazza era pienissima per il primo vero giorno di ferie natalizie che da tanti tedeschi si festeggia tradizionalmente con le proprie famiglie, tra le bancarelle dei mercatini.Mentre nella piazza giungevano decine di auto della polizia e ambulanze, dai megafoni veniva diffuso un annuncio: «Evitate di avvicinarvi al mercatino. Per favore lasciate che i mezzi e il personale di emergenza possano muoversi e compiere il loro lavoro. Lasciate la piazza in modo ordinato e seguite le indicazioni delle forze dell’ordine». Contemporaneamente giungevano anche mezzi delle forze speciali e artificieri che hanno iniziato a scandagliare la piazza alla ricerca di ordigni esplosivi. L’attacco è stato subito condannato dal mondo politico. «Le notizie da Magdeburgo sono tristi e deprimenti, i miei pensieri vanno alle vittime e ai loro parenti», ha detto il leader della Cdu, Friedrich Merz. «Quando finirà questa follia?» si è chiesta la leader del partito di ultradestra Afd, Alice Weidel. L’attacco di ieri giunge otto anni dopo il 19 dicembre 2016, quando un tunisino di 23 anni, Anis Amri, legato ad ambienti del fondamentalismo islamico, alla guida di un camion che piombò tra le bancarelle del mercatino di Natale di Berlino alla Breitscheidplatz. I morti furono 13, i feriti 56.