Aumento accise diesel, l'intervento non riguarda gli autotrasportatori
Il progetto del Governo di allineare le accise di benzina e diesel sta continuando a far molto discutere e ovviamente non mancano le polemiche. Le dichiarazioni del ministro Giorgetti che l'allineamento si tradurrà in un ribasso delle accise della benzina e in un rialzo di quelle del diesel hanno portato molte associazioni di categoria a protestare, paventando stangate per cittadini e le imprese che lavorano nel settore dei trasporti.
NIENTE AUMENTI PER L'AUTOTRASPORTO
Tra le prime reazioni alle parole del ministro quelle di Unatras, Confartigianato Trasporti, che aveva comunicato di aver convocato il comitato esecutivo per la proclamazione di un fermo dell'autotrasporto.
Vista la situazione molto tesa, il ministro Giorgetti ha provato a rassicurare il settore, spiegando che l'intervento sulle accise non riguarda gli autotrasportatori. Infatti, a quanto pare, questa categoria ha una disciplina specifica e non è interessata dal cosiddetto allineamento delle accise.
Gli autotrasportatori hanno una disciplina specifica e non sono interessati dal cosiddetto allineamento delle accise.
Comunque, le parole del ministro sembrano non aver convinto del tutto il settore dell’autotrasporto che non esclude la possibilità di un fermo.
MA I CONSUMATORI?
La precisazione del ministro è stata in ogni caso apprezzata, tuttavia le associazioni dei consumatori chiedono maggiori chiarimenti su cosa si tradurrà questo "allineamento" per i consumatori. Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, auspica infatti che non si punti a fare cassa, incassando soldi facili sulle tasche degli automobilisti.
Il ministro, però, dovrebbe chiarire che intende fare anche per i consumatori e tradurre in soldoni il concetto di allineamento delle aliquote delle accise, ossia a che livello medio intende equiparare le accise di diesel e benzina. Non vorremmo che, con la scusa di garantire il raggiungimento della strategia di transazione energetica e ambientale, si facesse cassa, incassando soldi facili sulle tasche degli automobilisti, rimpinguando la casse dell'erario.
Preoccupazione condivisa anche dal Codacons che sottolinea che l’intervento sulle accise rischia di essere interamente scaricato sui cittadini.
I consumatori italiani sono in allarme, perché l’intervento sulle accise rischia di essere interamente scaricato sui cittadini, gli unici che pagheranno il prezzo di un eventuale rialzo della tassazione sui carburanti. Per questo chiediamo oggi al governo di convocare le associazioni dei consumatori per illustrare le misure allo studio in tema di accise ed evitare che ancora una volta gli automobilisti italiani siano usati come uno sportello Bancomat dallo Stato.