Balotelli in Ticino, l'idea c'è

8 giorni ago
Balotelli

Mario Balotelli è senza squadra e si allena in privato, assieme a un amico che è il preparatore fisico e a un ragazzino di 16 anni in porta a spaventarsi per i siluri che gli arrivano, su un campetto sintetico dell’hinterland bresciano. Un paio di anni fa Constantin lo tesserò per il Sion e lui stazionava a metà campo lanciando bordate e anatemi, ma restando a lungo il capocannoniere della squadra vallesana giocando una partita su quattro. Poi il Sion retrocesse, non certo a causa sua, e Balotelli tornò in Turchia fino allo scorso giugno.

Sarà anche pazzerello, ma è un campione. Le sue giocate non sono mai prevedibili, come le sue pensate del resto. A 34 anni lui convive con sé stesso, molto meno con i guru del calcio che tra moralismo e consigli non richiesti ne evidenziano lo sperpero di talento. Ma il talento non si sperpera, c’è sempre, basta saperlo accogliere.

Dunque. Balotelli, a precisa domanda su cosa voglia fare, dice di voler tornare a giocare in Italia, A o B va bene tutto. Questo è un fatto. Poi ci sono altri due fatti che riguardano noi, nel senso di calcio svizzero. Ebbene. Fatto1: il Bellinzona punta alla promozione e sta per tesserare Fabio Daprelà, che però è un difensore, e la squadra granata non segna valanghe di gol. Fatto 2: Il Lugano è candidato al titolo, ma a detta di tutti manca di una prima punta che possa almeno rimpiazzare Celar; Vladi e Przybylko non danno garanzie e si vede.

Okay, il Ticino non è Italia e fin qui siamo tutti d’accordo da più di due secoli. Però riusciamo a parlare l’italiano, seppur a modo nostro, e non è mica detto che sia peggio, e soprattutto siamo più vicino noi a Brescia rispetto a, per esempio, Bari o Frosinone. Quindi: Bellinzona o Lugano, prendete Balotelli, fatelo sentire bene, parlategli in dialetto, lasciatelo libero e vi garantirà valanghe di gol, oltre al piacere nel vedere un grande giocatore e un ragazzo ancora da capire anche se ha 34 anni. Non è proprio un usato sicuro, ma la volta buona arriva sempre.

(Foto Keystone) 

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