Banksy, la Madonna con bambino: cosa si nasconde dietro l'opera?
Lo street artist ha pubblicato sui social l’immagine della Vergine Maria con in braccio un bambino e un seno scoperto: tra chi ci legge i problemi legati all’allattamento e chi un omaggio a Gaza, sono tante le ipotesi che circolano sul vero significato del murale
La nuova opera dello street artist Banksy: una Madonna con bambino
Una Madonna con in braccio un bambino: non la solita immagine che, avvicinandoci al Natale, potremmo vedere in qualche Chiesa o nelle effigi in giro tra le strade illuminate a festa. Si tratta invece della nuova opera di Banksy, di cui non si conosce la collocazione. Apparsa per ora solamente sui social dello street artist, non si sa dove si trovi il murale né cosa esso voglia simboleggiare davvero.
Perché se in apparenza sembra una classica immagine sacra, basta abbassare un attimo lo sguardo per notare un particolare che scatena la curiosità degli osservatori. La figura femminile ha infatti un seno scoperto sembra tentare di allattare il neonato che tiene in braccio, che però la guarda sconsolato, quasi non riuscisse a compiere quell’azione necessaria per il suo nutrimento. Al posto del capezzolo la Madonna ha un foro di metallo arrugginito, da cui è colata acqua o un liquido che ha lasciato dietro sé una striscia scura.
Qual è il reale significato di quell’immagine, dolce e malinconica? Cosa rappresenta? Dopo che lo street artist inglese dall’identità ignota ha pubblicato il post con la nuova opera sul suo profilo ufficiale, senza fornire alcuna indicazione, né informazioni su come debba essere interpretata, i fan si sono scatenati sull’interpretazione da dare, avanzando varie ipotesi in attesa di qualche chiarimento.
Le ipotesi sull’interpretazione dell’operaNumerosi commentatori hanno tracciato collegamenti tra l'apparente sofferenza della madre col bimbo e l'attuale guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, in particolare per l'emergenza umanitaria in corso fra i civili palestinesi. Così quel foro rugginoso potrebbe essere paragonato a quello di un proiettile da cui fuoriesce il sangue di quella giovane donna, un propriettile che ha spezzato la vita di una madre pronta ad allattare il figlio. Vita nascente e morte, speranza spezzata dalla crudeltà delle armi, un modo per rendere visibile quello che spesso viene ignorato dalla società che volta la testa di fronte all’atroce realtà, sfruttando invece la potenza dell’immagine sacra per eccellenza. Si tratta di un tema fra l'altro molto caro a Banksy, che in passato aveva preso di mira con una sua opera il muro innalzato da Israele al confine con il territorio palestinese in Cisgiordania.
E ancora, più in generale, col seno prosciugato del latte materno, la Madonna diventa l'immagine straziante della maternità messa in pericolo dalla guerra e dai conflitti: sfruttando un elemento preesistente del muro, come l’artista ha fatto spesso anche in passato, lo ha trasformato in un simbolo di violenza, quasi a denuncia la cattiveria e la brutalità del mondo contemporaneo che non risparmia nessuno.
Ma anche il momento in cui è stato reso pubblico il nuovo murale apre alcuni interrogativi. Apparso a meno di dieci giorni dal Natale, ci si domanda perché Banksy l’abbia realizzato proprio a ridosso delle celebrazioni di fine anno e se ci sia qualche collegamento con esse. La magia delle feste, la gioia di trascorrerle insieme alle persone care, la retorica della pace e dall'altra parte una Madonna col bambino triste e spenta, che ha perso quel bagliore di speranza e quell’aura di sacralità per diventare immagine viva della sofferenza umana. Un ammonimento per i posteri? Una spinta a riflettere su responsabilità e colpe personali? Come al solito lo street artist è riuscito a cogliere nel segno: far parlare (di) una sua opera.