Barcellona: alla scoperta della città di Gaudí in 3, 4 o 5 giorni
Barcellona vista da Parc Guell (iStock)
Barcellona è una città unica, tra le più vibranti e affascinanti d’Europa, vivace tutto l’anno, che incanta i visitatori con la sua miscela di storia, cultura, architettura, paesaggi mozzafiato, gastronomia ed eventi, in tutte le stagioni. Grazie al suo clima temperato-mediterraneo ogni periodo dell’anno è un buon momento per andare a Barcellona. Inoltre la varietà della sua offerta accontenta ogni tipo di viaggiatore: dalle famiglie con bambini, alle coppie, ai single, ai viaggiatori lgtb, grazie a una fervente movida nel quartiere gay friendly dell’Eixample, noto anche come Gayxample.
I quartieri di BarcellonaPer orientarsi bene a Barcellona è bene conoscere quelli che sono i suoi principali quartieri. Solo così si potrà pianificare al meglio la vacanza e decidere prima della partenza dove dormire, cosa vedere, quali monumenti visitare e in che ordine. Ogni quartiere ha la sua personalità e il suo fascino unico, così la città offre una vasta gamma di esperienze ai visitatori. Esplorare i quartieri di Barcellona è un modo eccitante per conoscere appieno la sua diversità culturale e il suo spirito unico.
Barrio Gótico e La Ribera Il ponte del Bisbe nel Barrio Gotico di Barcellona (foto iStock)Il Barrio Gótico è il cuore storico di Barcellona, un labirinto di strade strette, piazze affascinanti e antichi edifici. Qui è possibile ammirare la Cattedrale di Barcellona, passeggiare lungo le Ramblas e scoprire il fascino dei suoi caffè e negozi d’arte. Questo quartiere è stato il centro della vita cittadina fin dai tempi dei Romani e molti dei suoi edifici conservano tracce di quest’epoca. Tuttavia, è soprattutto noto per l’influenza gotica che domina gran parte della sua architettura.
Al confine con il Barrio Gótico si trova il quartiere di El Born, noto anche come La Ribera. Questo è uno dei quartieri più antichi di Barcellona. La sua storia risale al periodo medievale, quando era un quartiere di artigiani e commercianti. Le strade strette e tortuose di El Born sono piene di storia e camminando per il quartiere, è possibile scoprire antichi edifici, chiese gotiche e resti delle mura medievali.
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EixampleIl distretto dell’Eixample è famoso per l’architettura modernista e in particolare le opere di Antoni Gaudí. In questo quartiere moderno è possibile vedere la Sagrada Família, la Casa Batlló e la Casa Milà. L’Eixample è anche sede di negozi di lusso e ristoranti di alta classe e offre la migliore scena Lgbt di Barcellona.
RavalIl Raval è uno dei quartieri più affascinanti e complessi di Barcellona, noto per la sua ricca storia, la diversità culturale e la vitalità artistica. È in continua evoluzione e oggi è noto per la sua vivace scena artistica e culturale. Qui si trovano il Museo d’Arte Contemporanea (Macba) e il Mercat de Sant Josep de la Boqueria, un mercato alimentare colorato e ricco di fascino.
La Barceloneta Il lungomare della spiaggia di Barceloneta (iStock)Situato lungo la costa, la Barceloneta è il quartiere della spiaggia di Barcellona e dove vivevano anticamente i pescatori. Le sue spiagge, ristoranti di pesce e il lungomare invitano a rilassarsi e godere del mare durante tutto l’anno.
Gràcia Il quartiere di Gràcia a Barcellona (foto Dario Raffaele)Gràcia è un quartiere affascinante e bohémien con un’atmosfera rilassata. Le sue piazze pittoresche, come Plaça del Sol, sono perfette per una pausa caffè o per gustare una cena all’aperto. Qui si respira e si vive come da nessun’altra parte l’atmosfera catalana.
Poble SecQuesto quartiere è noto per le sue strade tranquille e la sua scena gastronomica emergente. La Calle Blai è famosa per i suoi ristoranti di tapas a prezzi accessibili.
Sarrià-Sant GervasiSarrià-Sant Gervasi è un quartiere residenziale che offre un’atmosfera tranquilla e un’eleganza senza tempo. Qui si trovano parchi lussureggianti come il Parc de Monterols e una vasta selezione di ristoranti gourmet.
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Horta-GuinardóIl quartiere di Horta-Guinardó è famoso per il suo parco urbano, il Parc del Laberint d’Horta, che ospita un labirinto di siepi e bellissimi giardini. È un’oasi di tranquillità lontano dal trambusto del centro.
Sant MartíIl quartiere costiero di Sant Martí è stato oggetto di una rinascita negli ultimi anni, con nuove aree di sviluppo come Diagonal Mar e Distretto 22@, zona industriale riqualificata. La spiaggia di Bogatell è una delle principali attrazioni di questa zona. Qui si trova anche la playa de la Mar Bella, spiaggia nudista e frequentata dalla comunità gay e Lgbt.
Les CortsIl quartiere di Les Corts è noto per essere il luogo dove si trova lo stadio del FC Barcellona, il Camp Nou (attualmente in ristrutturazione, nda). È anche sede del bellissimo Parco de Cervantes e offre una varietà di ristoranti e bar.
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Sono davvero tante le attrazioni, i musei, i monumenti e le piazze che devono essere visitati nella capitale catalana. Per poter dire di conoscerla (e intendiamo per visitare almeno i suoi monumenti e siti turistici principali) servono almeno 5 giorni.
La lista delle cose da vedere a Barcellona è davvero lunga. La dividiamo in 4 gruppi: cosa vedere in tre, quattro, cinque giorni, e in una settimana.
Sul sito di Civitatis è possibile trovare i biglietti per fare tour guidati in giro per Barcellona. Qui si possono trovare anche tanti spunti su cosa vedere poco lontano dalla capitale Catalana. Un’escursione a Montserrat o lungo la Costa Brava sono da mettere in conto se si dispone di qualche giorno in più.
Primo giorno
Una visita a Barcellona dovrebbe iniziare da una delle sue piazze più belle e iconiche, punto di partenza di molti itinerari per il centro (e non solo): la Piazza Catalunya. Da qui si può scendere lungo le Ramblas, passare per il mercato de La Boqueria e il teatro del Liceu, quindi dirigersi verso il quartiere gotico per ammirare le caratteristiche vie di epoca medievale e la Cattedrale di Barcellona.
L’ingresso al mercato de la Boqueria (foto Dario Raffaele)Dopo pranzo si potrebbe proseguire per piazza Sant Jaume (sede del Governo de la Generalitat), passare sotto il ponte del Bisbe e proseguire in direzione del quartiere del Born sino ad arrivare all’Arc de trionf e al Parc de la Ciutadella. Se siete con bambini potete prendere in considerazione l’idea di visitare lo zoo di Barcellona che si trova proprio su un lato del parco.
Secondo giorno
Il secondo giorno potrebbe essere dedicato all’itinerario modernista. In questo caso la visita dovrebbe iniziare dal Passeig de Gràcia (e dall’omonima fermata della metro L2 viola, L3 verde, L4 gialla) dove s’incontreranno, dal basso salendo lungo il viale, Casa Amatller, Casa Batllò e poco più su Casa Milà.
Casa Amatller e Casa Batllò (foto Dario Raffaele)Dopo una pausa pranzo rigenerante in uno dei tanti ristoranti dell’Eixample, si potrebbe raggiungere in metro (linea Blu L5 da Diagonal, sino alla fermata Sant Pau Dos de maig) il Recinto modernista di Sant Pau: è formato da un’altra serie di edifici progettati da Antoni Gaudí che fino a pochi anni fa ospitava l’hospital de Sant Pau (uno degli ospedali di Barcellona). Completata la visita si può scendere poco più sotto (a piedi o con la metro L5 facendo una ulteriore fermata) per ammirare il capolavoro dell’architetto barcellonese, la Sagrada Familia.
L’interno della Sagrada Família (iStock)Terzo giorno
Chi ha solo tre giorni a disposizione dovrebbe impiegare l’ultimo giorno per visitare un altro capolavoro di Gaudì, il Parc Guell (Linea verde L3, fermata Lesseps).
Il pomeriggio si potrebbe dedicare al mare, nel quartiere de La Barceloneta, per godersi spiaggia, sole e tramonto. Dopo una passeggiata sulla Rambla del Mar si potrebbe raggiungere l’Acquario di Barcellona, uno dei più belli d’Europa. La giornata potrebbe concludersi in uno dei tanti ristoranti di pesce de la Barceloneta, magari davanti a una paella di marisco.
La statua dedicata a Cristoforo Colombo vista dalla Rambla del Mar (foto Dario Raffaele)Cosa vedere in quattro giorni a BarcellonaPer chi si ferma un quarto giorno a Barcellona consigliamo di tornare nella città vecchia. Qui si potrà passeggiare alla scoperta dell’incantevole Plaça Reial, quindi si potrà scendere per l’ultimo tratto della Rambla per vedere (e perché no, salire in cima per ammirare il panorama) il gigantesco monument a Colom (il più grande monumento del mondo dedicato a Cristoforo Colombo).
La Plaça Reial a Barcellona (foto Dario Raffaele)Sempre nella parte vecchia della città, tra il Barrio gotico e il Born si potranno visitare il museo di Picasso e quello dedicato a Bansky. Nella stessa zona si incontreranno il Palau de la Música Catalana (Palazzo della musica catalana) e la bellissima Cattedrale di Santa Maria del Mar. Il pomeriggio si potrebbe dedicare a una visita al Raval (magari entrando al Macba, il museo di arte contemporanea), perdersi per le sue strade e passeggiare per la Rambla del Raval dove si trova la scultura di Botero “El gato” (il gatto).
Con una passeggiata di 20 minuti (passando dalle zone del Parallel e del Poble sec) o prendendo la metropolitana da Plaza Universitat si può raggiungere la grandiosa Plaza de Espanya. Qui si possono ammirare i monumenti intorno, fare una visita al centro commerciale Las Arenas e in serata ammirare lo spettacolo di musica e luci della Fontana magica.
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Cosa vedere in 5 giorni a BarcellonaQuinto giorno a Barcellona? Sono ancora tante le cose da fare. Tra tutte vi suggeriamo la visita alla collina del Tibidabo. Qui si potrà visitare la Basilica del Sacro Cuore e trascorrere un giorno, tornando bambini, nel bellissimo parco dei divertimenti del Tibidabo tra montagne russe, ruota panoramica e altre attrazioni dal sapore un po’ rétro.
Per portarsi a casa un ricordo indimenticabile di Barcellona suggeriamo poi di recarsi ai Bunker del Carmel (sull’omonima collina). Da qui sarà possibile vedere un panorama a 360° di Barcellona che resterà per sempre scolpito nei vostri cuori. E’ consigliabile andare nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto. La morbidezza dei colori di queste ore vi permetterà di osservare chiaramente ogni dettaglio di questa incantevole città.
I bunker del Carmel a Barcellona, punto più panoramico della città (foto Dario Raffaele)Una settimana a BarcellonaChi ha deciso di fermarsi qualche giorno in più a Barcellona non se ne pentirà. Resta tanto da vedere. A cominciare da altre case moderniste e originali come il Palau Guell e la casa Vicens.
Casa Vicens (foto Dario Raffaele)C’è poi da esplorare la collina del Montjuic e il Poble Espanyol, un parco a tema che racchiude tutte le anime delle più importanti città della Spagna. Non troppo distante dal Montjuic si trova il parco Joan Mirò con alcune opere “colossali” dell’artista barcellonese, prima fra tutte la statua di Dona i Ocell.
Altri posti che meritano una visita per chi ha del tempo in più da spendere a Barcellona sono: il castello di Montjuic, il CaixaForum, il Centro di cultura contemporanea di Barcellona, la Fondazione Joan Mirò, il Museo di archeologia della Catalogna, il Museo di storia di Barcellona (Muhba), il museo delle Cere, quello dell’Erotismo, il Museo della Scienza CosmoCaixa, il Museo del Futbol club Barcelona, il Museo Egizio, il Museo marittimo, il Museo nazionale d’arte di Catalogna (Mnac).
Tutti questi musei sono anche visitabili (alcuni gratuitamente, altri a prezzo ridotto) con la card di Barcelona Turisme.
Le attrazioni e i monumenti principali di BarcellonaEcco dunque una rapida descrizione di (quasi) tutte le attrazioni di Barcellona. Questo potrà essere utile per farvi capire cosa aspettarsi da una visita e vi darà alcune pratiche informazioni. Seguiamo l’ordine suggerito nella nostra guida giorno per giorno.
Plaça de Catalunya Plaça de Catalunya (foto Dario Raffaele)La Plaça de Catalunya è il centro geografico e simbolico di Barcellona. Circondata da maestosi edifici e negozi di lusso, la piazza è un punto d’incontro per locali e turisti. È spesso animata da spettacoli di artisti di strada e offre una piacevole area verde per rilassarsi. Dalla piazza, le strade principali della città si irradiano in tutte le direzioni: dalle Ramblas al Passeig de Gràcia. In questa piazza fanno la principale fermata anche gli autobus turistici di Barcelona Turisme e gli Aerobus T1 e T2 che portano all’aeroporto di Barcellona El Prat. Una curiosità: dalla terrazza con bar de El Cort Ingles è possibile ammirare una spettacolare vista dall’alto di questa piazza.
Las RamblasQuesto famoso viale pedonale inizia proprio dalla Plaça de Catalunya e si estende per circa 1,2 chilometri fino al porto. Las Ramblas sono una strada vivace, costeggiata da alberi, fiorai, caffè, ristoranti e negozi. Qui è possibile ammirare artisti di strada, ascoltare musicisti locali e assaporare la cucina spagnola nel Mercat de Sant Josep de la Boqueria.
Edifici sulla Rambla di Barcellona (foto Dario Raffaele)Las Ramblas è anche sede di importanti attrazioni, come il Teatre del Liceu (il teatro attivo più antico di Barcellona) e il Mirador de Colom, che offre una vista panoramica sulla città. Las Ramblas si suddivide in più tratti: la Rambla de Canaletas (con l’omonima fontana: si dice che chi ne beve l’acqua sia destinato a tornare a Barcellona), la Rambla de los Estudios, la Rambla de San Josep (o dei fiori), la Rambla dei Cappuccini e la Rambla de Santa Monica.
Dall’ultimo tratto delle Ramblas si accede a una delle piazze più affascinanti di Barcellona, la Plaça Reial: questa è famosa per i suoi ristoranti, i palmeti e l’architettura coloniale che le conferiscono un’atmosfera intima e molto romantica.
Il centro del viale si raggiunge in metro con la linea verde della metro L3, fermata Liceu. Un’ideale continuazione de Las Ramblas è rappresentata dalla passeggiata in legno de la Rambla del mar.
La Cattedrale di Barcellona e il Barrio GóticoLa Cattedrale di Barcellona (Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia), situata nel cuore del Barrio Gótico, è uno dei migliori esempi di architettura gotica catalana. È dedicata a Santa Eulàlia, la patrona di Barcellona e il suo interno è una pregevole testimonianza di sacra con altari barocchi, sculture e una cripta contenente i resti della santa.
La facciata gotica della Cattedrale di Barcellona (iStock)Le piazze del Barrio Gótico sono un punto focale per l’attività sociale e culturale. La Plaça de Sant Jaume è la sede del Palazzo della Generalitat de Catalunya e del Municipio di Barcellona, un luogo dove la politica e la storia si fondono. La Plaça del Rei ospita il Museo di Storia di Barcellona.
Un elemento distintivo del quartiere è il Ponte del Bisbe. Questo in realtà non è un vero e proprio ponte ma un elemento che collega due parti del Palazzo dell’Arcivescovado di Barcellona. Pur avendo uno stile gotico, fu costruito nel 1928 nel contesto delle opere di ristrutturazione dell’edificio. Oggi è tra i monumenti più fotografati di Barcellona.
Sempre all’interno del quartiere si trova il Palau de la Música Catalana, un’opera d’arte modernista che ospita spettacoli musicali di fama mondiale.
Arc de triomf L’Arc de Triomf (iStock)L’Arc de Triomf costruito per l’Esposizione Universale del 1888, rappresenta un punto di ingresso iconico a El Born. Questo maestoso arco in stile neomoresco, decorato con sculture allegoriche e iscrizioni, offre un’imponente introduzione al quartiere. El Born è anche sede del Museo Picasso, che ospita una vasta collezione delle opere del celebre artista spagnolo Pablo Picasso. Il museo è situato in un affascinante palazzo gotico che vale la pena visitare anche per la sua architettura storica.
Il Parc de la CiutadellaAll’estremità sud di El Born si trova il Parc de la Ciutadella, uno dei parchi più belli e amati di Barcellona. Questo parco offre una fuga tranquilla dalla frenesia della città, con ampi spazi verdi, laghetti, fontane e statue. Al suo interno, si può visitare il Parlament de Catalunya, l’edificio del Parlamento catalano, e ammirare la famosa Cascada, una grande cascata ornata di sculture.
Casa Amatller Casa Amatller, facciata (foto Dario Raffaele)La Casa Amatller è situata al numero 41 del famoso Passeig de Gràcia, nel quartiere dell’Eixample (fermata metro L2, L3, L4 Paseig de Gracia) e rientra a pieno titolo nell’itinerario modernista di Barcellona. Questo edificio, progettato dall’architetto Josep Puig i Cadafalch, è noto per la sua facciata eclettica che combina elementi gotici, rinascimentali e modernisti. La casa prende il nome dalla famiglia Amatller, una dinastia di cioccolatieri. L’edificio è caratterizzato dalla sua facciata decorata con sculture e mosaici, ma la vera sorpresa si trova all’interno. È possibile visitare il piano nobile, che è stato restaurato per mostrare come viveva la famiglia Amatller all’inizio del XX secolo.
Casa BatllóLa Casa Batlló è uno dei capolavori più noti di Gaudí ed è situata al numero 43 di Passeig de Gràcia, vicino alla Casa Amatller. Questo edificio, originariamente costruito nel 1877, fu completamente ristrutturato da Gaudí tra il 1904 e il 1906. La facciata di Casa Batlló è straordinaria, con forme organiche, mosaici colorati e balconi curvi che sembrano ossa di animali. All’interno, l’architettura è altrettanto sorprendente, con un cortile che assomiglia a un pozzo delle fiabe e un tetto straordinario con forme che ricordano la schiena di un drago. La Casa Batlló consente ai visitatori di immergersi nella mente creativa di Gaudí. Nella terrazza, durante la stagione estiva, si tengono concerti sotto le stelle che regalano un’atmosfera magica ai visitato