“In boa chiami acqua e ti danno vino”. Ne è passato del tempo da quando Carlo Sciarrelli, il geniale autodidatta che disegnò più di quattrocento barche in legno pregiato, consegnò a una battuta lo spirito originario di una regata così strana e così unica come la Barcolana.
La capitale “pop” della velaQuando manca pochissimo al colpo di cannone che domenica 13 ottobre, alle 10.30, trasformerà Trieste ancora una volta - è la cinquantaseiesima - nella capitale “pop” della vela, quella battuta un po’ snob campeggia sui muri della città. Ce ne sono tante altre, cartoline giganti affisse qua e là, a suggerire cos’è il mare per una città che, quando se ne allontana, arranca, soffre, si perde. E a raccontare cos’è Barcolana, entrata nel Guinness dei primati come la più affollata del mondo, con 2689 barche iscritte nel 2018.
Torna Barcolana, la regata più affollata del mondo Campioni e velisti per casoMa in vino... veritas. Perché l’elitario Sciarrelli, con il suo elegantissimo “Bat”, il cutter stazza Tamigi costruito nell’Essex nel 1889, forse oggi non riconoscerebbe Barcolana, se non fosse che è ancora il posto dove i campioni regatano con i velisti per caso. Dove i maxiyacht da sogno si ritrovano sulla linea di partenza con il barchino che, in cambusa, assomiglia a un’osteria. Dove la vela è per tutti e di tutti: “Incredibile. Qualcosa che non ho mai fatto prima” come disse, felicemente stupefatto, il baronetto di Sua Maestà, Ben Ainslie.
Il Villaggio Barcolana con le rive affollate. © Barcolana | Studio Borlenghi Hai una barca? E allora partecipaLa “formula magica” viene inventata da un gruppetto di amici, i fondatori della Società velica di Barcola e Grignano, tanto tempo fa: hai una barca a vela? E allora puoi partecipare. Niente compensi, niente stazze, niente rating. Vince chi arriva primo.
Quest'anno sono più di 1700 le barche iscritte © Barcolana | Studio BorlenghiÈ il 1969. Nasce la Coppa d’Autunno che si tiene, sempre, la seconda domenica d’ottobre. Non è una scelta, ma un’imposizione: il calendario è già pieno, quella è la data concessa dalla Federazione della vela, a fine stagione. Si sfidano in 51 alla prima edizione. Quest’anno sono più di 1.700.
La foresta di alberi sulle banchineE la regata è l’appuntamento più atteso di un evento monstre: dieci giorni di festa, più di trecento appuntamenti in mare e a terra, tra le evoluzioni folli di wing foil e wasp, i Subsonica e gli altri concerti, le sfilate di raffinate barche d’epoca, gli chef stellati trasformati in lupi di mare, le gare di nuoto, pallanuoto, Sup... Un Trofeo, Women in Sailing targato Generali, dove le donne comandano equipaggi misti e c’è già una “regina”: Wendy Schmidt, la prima donna a vincere la Barcolana con Deep Blue, la miliardaria americana che si batte per la salvaguardia degli oceani. E, ancora, un Sea Summit con parole chiave sostenibilità, ecologia, responsabilità sociale. Un Villaggio con più o meno duecento negozi temporanei, hotel esauriti, una foresta di alberi cresciuta giorno dopo giorno sulle banchine.
Wendy Schmit, la prima donna a vincere la Barcolana nel 2022. © Camilla BachNumeri da capogiro per una città di poco più di 200 mila abitanti: nel 2023, ricorda il presidente della Società velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz, quasi 400 mila presenze negli ultimi quattro giorni, il 62% da fuori Trieste, 24 nazioni rappresentate in Barcolana, 28 mila biglietti di Trenitalia venduti in un giorno…
Arca Sgr, detentrice del titolo © Studio Borlenghi Arca Sgr e gli sfidanti“Si sentono le vibrazioni di una città in festa” assicura Caterina Banti, doppio oro olimpico, arrivata già da un paio di giorni. E pronta per il gran finale: la regata clou che la vede a bordo di Ancilla Domini, il Farr 80 di Andrea Illy, con un super equipaggio. Ad alternarsi al timone, nel segno di Emergency, oltre alla vincitrice di Tokyo e Parigi, i velisti oceanici Giovanni Soldini, Ambrogio Beccaria, Alberto Bona e Alberto Riva. Tutti insieme a insidiare il titolo di Arca Sgr di Furio Benussi, campionissimo triestino, plurivincitore di Barcolana, che deve vedersela anche con Shockwave3 Prosecco doc affidata a Mitja Kosmina, un altro asso della regata, e con Nice, lo yacht a vela di 78 piedi della Guardia di Finanza, che a bordo schiera l’altro doppio oro olimpico, Ruggero Tita.
Caterina Banti in Barcolana. Credit: Martina Orsini Ma la Bora?Favoriti e outsider. Campioni e velisti della domenica. Tutti insieme in acqua. E tutti a chiedersi: “La Bora ci sarà?”. Non sembra, almeno non dalle previsioni meteo, che annunciano un vento leggerissimo. Ma il vino, quello, di sicuro non mancherà.