Battiti Live 2024, dalla Puglia all'ammiraglia Mediaset - ItaliaOggi.it

9 Lug 2024
La prima serata di Battiti Live 2024 a Molfetta

Quella di ieri, lunedì 8 luglio, è stata una serata storica per Radio Norba: il suo Battiti Live, il festival musicale dell'estate che gira le piazze della Puglia, è sbarcato su Canale 5, dopo che negli ultimi sette anni era stato trasmesso da Italia 1. L'ammiraglia Mediaset manderà in onda i cinque appuntamenti principali dell'evento registrati nelle scorse settimane, inframmezzati dagli estratti dei concerti cosiddetti on the road, dieci serate in cui artisti che vanno da Angelina Mango a Elodie, a The Kolors, si sono esibiti senza un palco direttamente a contatto con il pubblico, live e in diretta su Radio Norba e Radio Norba Tv.

Battiti Live 2024 - Figure 1
Foto Italia Oggi

Per un'emittente locale, in realtà adesso pluriregionale, si tratta sicuramente di un bel traguardo, caso più unico che raro, oggi soprattutto che i concerti sono diventati parte integrante del business delle grandi radio. «Se penso al percorso che abbiamo fatto devo dire che è stata un'escalation bellissima», racconta Marco Montrone, presidente di Radio Norba e figlio di uno degli editori che hanno fatto la storia dell'emittenza locale italiana, Luca Montrone. «È stato un viaggio, un'esperienza piena di magia, ed è quello che ci ripetono gli artisti quando partecipano a Battiti. Forse c'è qualche frase di circostanza, ma sento che chi partecipa a Battiti lo fa dando un pezzo del proprio cuore: la Puglia è in grandissima espansione, ma non è la Lombardia dove gli eventi importanti sono tanti. Qui il pubblico aspetta Battiti tutto l'anno e nelle serate c'è ancora quel sapore di romanticismo e genuinità».

Marco Montrone

D. Quando è partito tutto?

R. Siamo partiti da uno show di piazza 22 anni fa. Era una festa della radio, un modo per ringraziare il pubblico di Radio Norba. Non c'era nemmeno una diretta radio. Col tempo è arrivata la diretta radiofonica, poi la tv, otto anni fa Italia 1 e ora Canale 5. Nessuno di noi avrebbe pensato che saremmo arrivati a esordire sulla rete ammiraglia di Mediaset. Però con umiltà abbiamo capito che era nelle nostre corde.

D. Oggi, per altro, sembra che le grandi radio non possano fare a meno di un evento nelle piazze e negli stadi…

R. Come editore radiofonico penso che sia bello che il comparto riesca a muovere così tanta gente in tante piazze italiane. È vero che c'è tanta musica in giro, però molto spesso è legata al costo di un biglietto, come è stra-giusto che sia, per il significato che hanno queste produzioni nel settore, però gli eventi radio e tv sono un'opportunità anche per poter offrire un accesso gratuito ai grandi artisti.

D. Che tipo di rapporto c'è con Mediaset?

R. Un rapporto dialettico importante su tutti i temi, dalla conduzione (quest'anno Ilary Blasi con Alvin e la partecipazione di Rebecca Staffelli, ndr) al cast, alle scalette. Mediaset è molto presente, non si limita a trasmettere le puntate. Il driver siamo noi, evidentemente. Siamo riusciti a conquistarci la fiducia dopo sette anni incredibili di Italia 1, che io ringrazierò sempre perché il festival, da quando abbiamo cominciato su quel canale, è cresciuto notevolmente.

Battiti Live 2024 - Figure 2
Foto Italia Oggi

D. Ora cosa accadrà, porterete il festival anche fuori dalla Puglia?

R. Ci ho pensato qualche anno fa, quando ho cominciato a sentire che la Puglia potesse essere una limitazione. Poi, però, è arrivata la tv nazionale ed è scattata una scintilla perché quel momento ha coinciso con la crescita di una visione aspirazionale della Puglia da parte degli italiani, alla quale anche noi abbiamo contribuito. Ho capito che non era un limite fare un evento come questo qui. Certo, siamo in evoluzione, però è bello poter raccontare ancora che siamo rimasti dove tutto è nato. Infondo, anche il Festival di Sanremo è il festival degli italiani.

D. Parliamo del business, quale investimento richiede Battiti?

R. Preferisco non parlare di soldi, dico solo che si tratta di alcuni milioni e che tutto l'impatto produttivo viene coperto con la pubblicità, sia quella locale, che raccogliamo noi sul territorio per le nostre emissioni, sia quella nazionale per Mediaset. Poi c'è il title sponsor Cornetto Algida con cui abbiamo condiviso tantissime cose. E tra l'altro, trovare un title sponsor che avesse il cuore come marchio esattamente come noi è molto bello.

D. Ma chiudete in pareggio o lo considerate un investimento di comunicazione?

R. Mah, il bello e il brutto è che ogni anno trovi la sorpresa nell'uovo. Ci sono alcuni anni in cui si riesce a coprire i costi, altri in cui c'è anche un margine, in altri si perde qualcosa. Ovviamente è un'operazione che si regge da sola, altrimenti non saremmo andati avanti per così tanto tempo e in crescendo.

D. Che cosa succede invece a Radio Norba?

R. Nel 2024 continueremo il percorso di investimenti già iniziato. Abbiamo rivoltato come un calzino la radio: nuovi impianti e aree coperte, anche in Lombardia in Dab, e poi abbiamo cambiato la direzione di rete con l'arrivo di Angelo De Robertis, ex Radio 105. Abbiamo spero messo le basi per un nuovo corso.

D. E per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria?

R. Va bene: rispetto all'anno scorso siamo a un +8% (la raccolta nazionale è affidata a Digitalia di Mediaset, ndr). Devo dire, incrociando le dita, che la radio è dura a morire. Gode della stima e dell'attenzione del mercato perché ha dimostrato di dare risultati sulla comunicazione. D'altronde la radio ormai è tutto: è piazza con gli eventi, tv, radio, streaming, dab. Mi sembra anche anacronistico chiamarle radio, sono produttori di contenuti a 360 gradi distribuiti a 360 gradi. Nessuno di noi è più una radio, tutti fanno tv, organizzano eventi più o meno importanti, più o meno grandi, il nostro orizzonte è veramente ampissimo.

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