La Bce taglia i tassi dello 0,25%, è la prima volta dal 2019

6 Giu 2024
Bce

Il tasso sui rifinanziamenti principali scende quindi da 4,50% a 4,25%, quello sui depositi dal 4% al 3,75%, e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50%. Lagarde a Sky TG24: "Deciso taglio tassi per calo dell'inflazione"

La Bce ha deciso di tagliare i tassi d'interesse di 25 punti base. Il tasso sui rifinanziamenti principali scende quindi da 4,50% a 4,25%, quello sui depositi dal 4% al 3,75%, e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50%. Lo comunica la banca centrale dopo la riunione del Consiglio direttivo. E' il primo taglio dopo il ciclo di rialzi cominciato a luglio 2022. 

Bce: "Taglio ora opportuno"

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Bce. Sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, è ora opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di tassi di interesse invariati. Lo rende noto la Bce. Per le prossime decisioni sui tassi la Bce si baserà "sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi", fa sapere il Consiglio direttivo al termine della riunione. 

La Bce migliora la crescita dell'Eurozona, 0,9% nel 2024

La Bce ha migliorato la sua stima di crescita per l'economia dell'Eurozona nel 2024, portandola a 0,9% da +0,6% indicato nelle 'staff projections' dello scorso marzo. Per il 2025 la crescita stimata è ora 1,4% da 1,5% indicato ad aprile, per il 2026 è confermato l'1,6%. 

Lagarde: inflazione sopra il 2% per gran parte del 2025

Nell'area euro, "malgrado i progressi degli ultimi trimestri, persistono forti pressioni interne sui prezzi poiché la crescita delle retribuzioni è elevata" e dunque "l'inflazione resterà probabilmente al di sopra dell'obiettivo fino a gran parte del prossimo anno". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde con parole diverse rispetto a quelle della cofnerenza stampa di aprile, quando aveva indicato che l'inflazione avrebbe visto delle "fluttuazioni attorno ai livelli attuali, prima di scendere al nostro obiettivo (del 2%, ndr) a metà 2025". 

Abbiamo tagliato i tassi perché "la nostra fiducia nel cammino" dell'inflazione "è cresciuta negli ultimi mesi": ha aggiunto la presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione del Consiglio direttivo. Lagarde ha spiegato che ci sono state due fasi negli ultimi anni di decisioni monetarie: la prima è stata una stretta molto rapida e robusta, di 450 punti tra luglio 2022 e settembre 2023. Poi c'è stata una fase di pausa da settembre 2023 a oggi. L'inflazione è passata dal picco di ottobre 2022, quando era al 10,6%, al 5,2% di settembre 2023, al 2,6% di oggi. In sostanza la Bce ha deciso di agire ad ogni dimezzamento dell'inflazione, ha spiegato la presidente.

"Ci saranno vari scossoni sulla strada" dell'allentamento della stretta monetaria, "alcuni li possiamo anticipare e predire, ma altri possono arrivare a sorpresa oppure alcuni li anticipiamo ma la portata è più grade del previsto. E' una strada accidentata e i prossimi mesi saranno altrettanto, lo sappiamo", ha proseguito. "Non posso confermare che siamo in un processo di rientro" dei tassi rispetto alla stretta iniziata nel 2022. Ha dichiarato ancora, spiegando che con il taglio dei tassi oggi di un quarto di punto, la Bce "prende una decisione basandosi sulla fiducia di un percorso, ma avremo bisogno a ciascun singolo passaggio di dati e analisi che confermino che siamo in una fase di disinflazione". 

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