La Bce taglia i tassi di 25 punti base ma alza le stime di inflazione

6 Giu 2024

ServizioPolitica monetaria

La Banca centrale europea non dà indicazioni sulle prossime mosse.

di Riccardo Sorrentino

Bce - Figure 1
Foto Il Sole 24 ORE

6 giugno 2024

La presidente della Bce Christine Lagarde

2' di lettura

La Banca centrale europea taglia i tassi. Come previsto. Con una riduzione di un quarto di punto percentuale, ha portato il tasso sui depositi dal 4 al 3,75%, quello sulle di riferimento dal 4,50 al 4,25 per cento e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50 per cento. La decisione è stata presa con un solo governatore contrario. Sono state però riviste al rialzo le previsioni sull’inflazione.

Le prossime decisioni saranno prese «meeting dopo meeting». La Bce non dà quindi indicazioni sul ritmo della normalizzazione: sottolinea anzi nel comunicato che «le pressioni restano forti, dal momento che la crescita dei salari resta elevata e l’inflazione resterà verosimilmente a livelli più alti del target per gran parte del 2025».

Indicatori anticipatori sul costo del lavoro - ha poi aggiunto la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa - indicano che la sua crescita si ridurrà nel corso dell’anno. I profitti, inoltre, stanno assorbendo parte della crescita «pronunciata» dei costi del lavoro unitari, «il che riduce i soui effetti inflazionistici»

È verosimile dunque che la discesa dei tassi sia relativamente lenta, anche perché le previsioni sull’inflazione sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025. Le proiezioni di giugno prevedono un’inflazione media del 2,5% quest’anno (2,3% a marzo), del 2,2% il prossimo (2%) e dell’1,9% nel 2026 (invariato). L’indice core (che esclude energia e alimentari) dovrebbe essere pari al 2,8% (dal 2,6% di marzo) nel 2024, al 2,2% nel 2025 (2,1%) e al 2% nel 2026 (invariato). L’attività economica dovrebbe intanto salire dallo 0,9% del 2024 (0,6% a marzo), all’1,4% del 2025 (1,5% a marzo) e all’1,6% nel 2026 (invariato): resta quindi limitata, dopo il taglio di giugno, la necessità di interventi in chiave di risk management sulla crescita: i rischi restano bilanciati nel breve termine, ha spiegato Lagarde, anche se puntano al basso nel medio termine.

A giustificazione del taglio, la Bce ha ricordato nel comunicato pubblicato al termine della riunione che l’inflazione è calata di 2,5 punti percentuale da settembre 2023, da quando i tassi hanno raggiunto il loro livello “terminale”. Le pressioni sui prezzi si sono indebolite e le aspettative si sono calmate «su tutti gli orizzonti temporali».

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