Matteo Berrettini regge un solo set, Fritz lo elimina in un match ...

20 giorni ago

Aggiornato 29/08/2024 alle 06:24 GMT+2

US OPEN 2024 - L'azzurro perde per la quarta volta su quattro in carriera contro Taylor Fritz, e lo fa al termine di un match davvero senza appello. Fritz infatti passa per 6-3 7-6 6-1 senza mai concedere nemmeno una palla break. Scarso rendimento per Matteo al servizio nel primo set, terzo set a senso unico. Berrettini tiene per davvero solo nel secondo, che perde però nettamente al tie-break.

Matteo Berrettini a US Open 2024

Berrettini - Figure 1
Foto Eurosport.it

Credit Foto Getty Images

Aveva detto "magari poi vi spiegherò cos'è successo". Ed effettivamente, un 'qualcosa di nascosto', per Matteo Berrettini c'è o c'è stato. C'era grande attesa per il suo match di secondo turno contro Taylor Fritz. Ma sull'Armstrong è andato in scena come ultimo show della terza giornata una sorta di monologo del tennista americano. Il californiano infatti, testa di serie n°12 del tabellone, si è imposto con un nettissimo 6-3 7-6 6-1 in poco più di due ore la cui fotografia è soprattutto in due/tre dati statisitici. Il primo: zero palle break concesse dall'americano in tutta la partita. Il secondo: 38% di prime in campo di Matteo Berrettini nel primo parziale, quello più importante per l'italiano considerati i precedenti che già vedevano Fritz sul 3-0 negli scontri diretti prima di stasera. Il terzo: 2 ore e 12 minuti.

E' apparso davvero come tutto troppo facile per Taylor Fritz. L'americano da par suo ha giocato una partita molto brillante, solida al servizio e con i colpi di inizio scambio. Berrettini però ha dato la sensazione di 'non esserci'. Se non altro non al suo meglio, non al 100%. E infatti, uscendo dal campo dopo un terzo set totalmente senza appello - 5-0 Fritz, poi chiuso dall'americano per 6-1 - Matteo ha portato le mani al volto, a chiedere 'scusa' al pubblico per una partita che prometteva spettacolo ma che spettacolo, effettivamente, non ha dato.

Nel mezzo, tra un primo set in cui il romano ha giocato quasi senza il servizio e il terzo set che non è quasi esistito, l'unico momento di vera battaglia. Anche qui, però, il refain era piuttosto evidente: i game di Fritz scappavano via rapidi e quelli di Berrettini, quasi sempre, andavano in lotta o ai vantaggi. Insomma, chi aveva faticato di più per portarla al tie-break era stato senza dubbio il romano, che proprio lì però era costretto a interrompere la striscia di 10 tie-break consecutivi vinti. Un dominio di Fritz anche in questo caso, 7 punti a 1 che non hanno lasciato davvero spazio a ulteriori analisi.

La stagione sul cemento americano di Matteo Berrettini lascia così una sensazione di occasione mancata. Se non altro per le premesse con cui arrivava. La gran partita di Wimbledon con Sinner, poi quel Berrettini che metteva in cascina 500 punti sulle alture di Gstaad e Kitzbuhel. Il veloce americano però non è di fatto esistito. Fuori per classifica in Canada, sconfitta al primo turno - seppur lottando - con Rune a Cincinnati e il ko senza appelli di oggi. L'unica vittoria, con il veterano Ramos qui l'altro giorno. Berrettini dovrà dunque provare a raccogliere qualcosa in più nell'ultima parte di stagione se vorrà tornare in Australia da testa di serie. A patto - e lo speriamo fortemente - che questo 'qualcosa di non detto' della viglia non sia nulla di grave. Dopo la caviglia dello scorso anno e ciò che ne è scaturito, davvero, non se lo meriterebbe.

Per Fritz, infine, un terzo turno contro l'argentino Francisco Comesana - giustiziere a sorpresa di Humbert - che è una ghiotta occasione. In un lato di tabellone che fino ai potenziali quarti con Zverev è davvero alla sua portata.

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