Biagio Antonacci: «Mio padre, che non mi ha mai detto “bravo, ti ...

21 Gen 2024

Sessant'anni compiuti lo scorso novembre e in forma smagliante. Biagio Antonacci, come si dice in gergo, tiene ancora botta e a dimostrarlo l'affetto del pubblico negli studi di Domenica In, dove il cantautore milanese è stato l'atteso super ospite della puntata. Tra gli artisti in assoluto più amati e seguiti, i suoi concerti sono quasi sempre sold out in giro per l'Italia. E oggi ha cantato naturalmente il suo inedito prima parlando dei progetti in corso e di quelli futuri. Completamente a suo agio in studio con la sua grandissima amica e padrona di casa, il paroliere ha ripercorso le tappe della sua carriera: il lavoro di geometra portato avanti all'inizio insieme al sogno di sfondare nella musica, dal primo Sanremo nel 1988 fino al primo disco prodotto da Ron e al Cantagiro del 1992 con il quale è arrivato il successo.

Biagio Antonacci - Figure 1
Foto Vanity Fair.it

Un riferimento alla storia finita con Marianna Morandi. «Provavo un grande senso di colpa per i figli. A volte chi rimane male non rema a favore, ma poi il tempo vince, l’amore vince» ha raccontato il cantante

Un successo che continua per lui dopo più di tre decenni di carriera: tre decenni in cui tra hit e album primi in classifica ha avuto l'opportunità di lavorare al fianco di grandi maestri come Luciano Pavarotti da lui ha definito un esempio di umiltà e grandezza allo stesso tempo. Biagio ha anche stretto amicizie molto forti. Come quella che lo lega a Laura Pausini che conosce dai tempi in cui la cantante si esibiva nei pianobar di Bologna con il padre e per la quale ha scritto il brano Tra te e il mare.

Foto Ipa

Gianni Schicchi / ipa-agency.net

L'intervista con Mara Venier è stata anche l'occasione per ragionare sul tempo che passa. «Si cresce, si diventa donne e uomini e ringraziamo. Brindiamo alla vita e soprattutto a quello che abbiamo. Siamo stati fortunati. A 60 anni mi sento più consapevole di quello che ho fatto e di quello che vorrò fare. E adesso è venuto il tempo di restituire parte di quella fortuna che ho ricevuto», ha affermato in trasmissione.

L'APPELLOIl cantautore ha voluto fare un appello sull’amore e contro la violenza sulle donne. A Mara Venier ha racconta il senso della canzone Se io Se lei: «Ritieniti libera di poter riempire la tua vita con altre gioie, altre energie, ricordami, ma lasciami andare… perché lasciarsi andare è anche un gesto meraviglioso, il coraggio di dire fai un’altra scelta, falla liberamente, non ti sentire in colpa, sii una donna, sii un uomo… libero, perché questo insegna l’amore, questa è la vita, la libertà è la consapevolezza… Questa (la canzone, Ndr) vorrei stamparla nella testa di tutti gli uomini che non hanno questo coraggio, il coraggio di rispettare la donna che hanno amato, sono stati anche amati, ma non hanno il coraggio di lasciare andare e allora subentra questo fatto assurdo che si chiama violenza».

IL RICORDO DEL PADREBiagio Antonacci ha parlato anche della sua vita e del rapporto con suo padre a cui non è mai riuscito a dire ti voglio bene: «Ci sono dei genitori che hanno un rapporto amorevole coi figli, ma che non si danno del tutto, ecco io la chiamo timidezza, perché il bene c’era è chiaro, ma la timidezza di dire a tuo figlio magari “bravo, ti voglio bene”, fargli un complimento… Io non ho mai ricevuto questo da mio padre, sapevo che veniva ai miei concerti e piangeva, ma non mi ha mai detto “bravo, hai fatto bene, è stata una bella cosa”, non riusciva a dire ti voglio bene nemmeno a me… Quando era sul letto di morte, io volevo dirglielo ma avevo paura di fargli capire che erano i suoi ultimi giorni e me lo sono tenuto dentro. Ai miei figli lo dico sempre “ti voglio bene, ti voglio bene, ti amo, ti voglio bene” perché non vorrei arrivare a quel punto di non aver regalato una sensazione così bella come il bene».

Biagio Antonacci ha poi presentato il brano Lasciati pensare tratto dall'album uscito il 12 gennaio, L'inizio e preannunciato il prossimo tour di 10 date in Italia che prenderà il via a settembre.

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