Con il progetto “Un libro per amico” l'Auser di Biella sposa la cultura
Trecento testi già catalogati e pronti per essere condivisi: è il progetto «Un libro per amico», promosso dall’Auser e che prevede prestito di libri, caffè letterari, incontri e presentazioni. Occasioni che diventano spunto per tessere maggiori e stimolanti relazioni sociali.
L’Auser ha sul territorio biellese diversi gruppi di volontariato che operano a Candelo, Vigliano, Vallemosso, Valsessera, Alta Vallestrona, Curino, Soprana, Graglia, Brusnengo e Castelletto Cervo. I gruppi offrono diversi servizi: accompagnamento, trasporto, compagnia, promozione di soggiorni marini per anziani, centro di ascolto telefonico e, ora, anche questo strumento di condivisione.
Ideatrici del progetto sono le volontarie Paola Trabaldo e Cinzia Baratti. La Camera del Lavoro, dove ha sede l’ Auser, ha già un importante Centro di documentazione ed è inserita nel circuito bibliotecario biellese. Ma adesso si è voluta inaugurare una cosa diversa e meno formale: uno spazio dove il libro è il mezzo e lo spunto per trovarsi e condividere insieme momenti ricreativi. Le due realtà, quindi, saranno separate.
«Si tratta di testi di nostra proprietà – spiega Paola Trabaldo - che ora li metteremo a disposizione di tutti, soci e non soci. I libri possono essere presi in prestito, ma anche tenuti, a patto di consegnarne un altro. Non chiediamo l’iscrizione all’Auser, anche se ovviamente ci farebbe piacere. Il prestito è gratuito, così come l'adesione al progetto che promuove l’incontro tra le persone». Il prestito dei libri è solo il primo passo. «Abbiamo in programma diverse iniziative collaterali, dalla partecipazione all’organizzazione di incontri. Un nostro gruppo, per esempio, in questi giorni è a Torino per il Salone del Libro».
I libri sono orientati soprattutto allo svago. «Diciamo - spiega Cinzia Baratti - che sono da portare sotto l’ombrellone in spiaggia. Essendo frutto di regali o di nostre donazioni, ci sono testi di Alessandro Barbero, ma anche gialli o romanzi d’amore». E conclude: «Siamo naturalmente aperti e disponibili per eventuali donazioni, in modo da incrementare il nostro piccolo patrimonio».