MILANO – Lo shock che ha colpito nelle ultime sedute le borse mondiali, con Tokyo che oggi ha registrato un traumatico -12,4% spinge al ribasso anche tutte le criptovalute. Calo a doppia cifra per il Bitcoin, scivolato ai minimi da gennaio scivolando sotto quota 50 mila dollari e poi risalendo lievemente nel corso della giornata.
D’altra parte il comportamento degli investitori in questi giorni è abbastanza lineare. In fuga dall’azionario si rifugia nei più tradizionali beni rifugio: oro, bund e Treasury Usa.
Bitcoin & co, con le loro maxi fluttuazioni non sempre riconducibili a fattori di mercato, non sono tra questi. Così la galassia delle valute digitali, dopo un semestre in forte crescita, incoraggiata anche dalla possibile affermazione di Donald Trump alle prossime presidenziali Usa, ha innescato una pericolosa retromarcia.
Come in passato, nei momenti di maggiore turbolenza a soffrire di più sono le criptovalute alternative al Bitcoin. Ethereum perde in mattinata oltre il 20%, Solana registra perdite analoghe. Complessivamente, secondo i dati di Coinmarketcap, la “capitalizzazione” complessiva delle criptovalute è calata del 18% soltanto nelle ultime 24 ore. L’equivalente di 400 miliardi di euro che ha lasciato il mondo cripto nell’arco di una giornata.