Pioli, conferenza Bologna-Milan: Nuovo attaccante? Può succedere ...

20 Ago 2023

"l club e i dirigenti hanno ascoltato i miei consigli per quanto riguarda le caratteristiche dei giocatori e i ruoli su cui puntavamo, posso ritenermi soddisfatto di quanto fatto anche se mancano ancora 10 giorni. So che il club è pronto e attento a valutare qualsiasi situazione, ma è chiaro che adesso la mia e la nostra concentrazione è rivolta soltanto alla partita di domani. Siamo pronti per cominciare e vogliamo cercare di farlo bene. Nuovo attaccante? Può succedere tutto. Può anche succedere che rimaniamo così: sono anche contento delle prestazioni di Okafor in quel ruolo. Colombo cresciuto tanto e merita il suo spazio". Sono le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia del debutto nel campionato di Serie A contro il Bologna.

Bologna-Milan - Figure 1
Foto Tuttosport

Il tecnico del Milan ha aggiunto: "Sono contento dei giocatori che sono arrivati, non ci dobbiamo dimenticare che tra uscite e entrate abbiamo cambiato circa 20 giocatori, i cambiamenti sono stati tanti è un campionato nuovo, adesso inizia un'altra stagione, come sempre saranno i risultati a dire di che livello siamo, vogliamo comunque essere ambiziosi e competitivi. Ma non è un nuovo Milan. Troppi stranieri un problema? Nel 2023 parlare di italiani e stranieri è un po' bizarro. Puntiamo molto sull'inclusività. Le Favorite? Credo che come spesso accade ci saranno 5/6 squadre in lotta per i primi 4 posti".

Milan, Pioli in conferenza stampa

Sul debutto: "C'è sia emozione per questo debutto come è giusto che sia ma anche curiosità, ma non perché siamo ancora in costruzione, ma perché è la prima partita che conta. Stiamo lavorando per cercare di diventare i migliori possibili, la parola impossibile per noi non deve esistere". Poi, Pioli ha ricordato Carlo Mazzone, scomparso nella giornata di ieri: "Purtroppo da allenatore non ci siamo mai affrontati, che però sia stato per noi allenatori un esempio di passione, di serietà, di professionalità e competenza questo senz'altro sì. Rimane un esempio di una persona e di un allenatore molto capace, che a me piaceva per la sua capacità di entrare nella testa dei suoi giocatori. Diversissimo da me caratterialmente ma mi piaceva anche come comunicava e come rappresentava il ruolo dell'allenatore".

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