Bologna in piazza per la pace in Ucraina, Lepore: "Siamo una ...
La sera del 24 febbraio 2022, poche ore dopo l'invasione russa in Ucraina, Bologna scese in piazza per chiedere la pace. E due anni dopo, con la guerra che non vede una fine, sotto il Nettuno i bolognesi si stringono ancora una volta agli Ucraini.
"Due anni molto difficili per tutto il popolo, perché è una grande tragedia per tutto il popolo europeo", dice Don Mykhailo Boiko, Parroco San Michele degli Ucraini - Bologna. "Siamo ancora qui a chiedere di non smettere di sostenere Ucraina, perché per noi resistere vuole dire esistere - afferma Iryna Tarnovetstka, della Comunità ucraina di Bologna - e quindi noi siamo in piazza qua a ricordare eroi che sono morti per nostra indipendenza e libertà e chiedere di aiutare ucraina" L'Ucraina siamo noi, si legge sullo striscione principale.
Parole scandite anche dai piccoli, tra cori e poesie, in omaggio a tutti i caduti, bambini e soldati. Oleg Prygodyc, un soldato ucraino ferito al fronte e ora in riabilitazione in Austria, di passaggio in città, porta la propria testimonianza: "Se resiste l'Ucraina vuole dire che c'è anche vostro aiuto. Gli ucraini che stanno all'estero danno anche la forza a loro di combattere per nostra libertà e indipendenza”. Libertà che riguarda tutta l'Unione Europea, alla vigilia delle elezioni, sottolinea il sindaco Matteo Lepore dal palco: "Con la propaganda russa che - dice dal palco - vuole convincere gli europei che la loro democrazia non è sufficientemente forte e giusta. Attenzione perché la propaganda russa è tra noi, anche in questa piazza, deve sapere che noi non abbasseremo mai la guardia. Siamo un paese democratico perché siamo di fianco all'Ucraina".
Il servizio di Roberta Castellano, montato da Diego Gualandi