Emma Bonino, apprensione dopo il ricovero: «Risponde bene alle ...

4 giorni ago
Bonino

di Alessandra Arachi

Ricoverata per problemi respiratori. Se la condizione clinica continuasse a migliorare, lunedì la leader di +Europa potrebbe venire spostata dalla rianimazione al reparto

Si è sentita male in pieno giorno, il fiato che si strozzava in gola, davanti agli occhi una nebbia che diventava sempre più fitta, la stanza intorno un fotogramma impalpabile. Emma Bonino giovedì è arrivata in ospedale a Roma e i medici non hanno aspettato un minuto a portarla in rianimazione per attaccarla alla macchina dell’ossigeno.

Adesso sta meglio. L’ossigeno l’aiuta ancora a respirare, ma per fortuna di ossigeno ne ha sempre meno bisogno e se la condizione clinica continuasse a migliorare, lunedì la leader di +Europa potrebbe venire spostata dalla rianimazione al reparto. È in ottime mani lì all’ospedale Santo Spirito, diretto dal professor Mario Bosco.

Non può ricevere visite in questi giorni l’Emma nazionale. Lei che non ha lasciato passare un giorno della sua vita senza battersi per un diritto o per un ideale, qualcosa o qualcuno, ora combatte i fantasmi di un fisico fragile, provato da anni per via di un tumore aggressivo, fiaccato anche dalla recente rottura di un femore.

Un raro tumore, il microcitoma polmonare. Noto per avere un tasso di aggressività piuttosto sopra la media. Emma Bonino nel 2015 ha dichiarato di averlo, senza nascondere nulla. Quando la chemioterapia le ha fatto perdere i capelli, si è fasciata la testa con turbanti colorati e allegri, artistici. E quando dopo otto anni la terapia è terminata, si è concessa ai microfoni annunciando: «Ho vinto io».

Tante volte ha detto quella frase dopo le sue battaglie radicali per i diritti civili. L’aborto e il divorzio, le più note alle cronache. È successo lo scorso anno. La frattura al femore è arrivata qualche mese dopo. Emma Bonino si è rotta il femore sinistro, una stupida caduta. L’intervento è riuscito perfettamente, le ricadute sul suo fisico minuto sono state inevitabili.
Era la fine di febbraio quando ad una convention organizzata da lei per riunire le opposizioni, l’ex senatrice, ex ministro degli Esteri, non ha esitato a presentarsi in carrozzina, intatto il suo piglio da comandante.

Quel piglio che l’ha spesso fatta vincere, le ha anche provocato incomprensioni, la più forte quella con Marco Pannella, amico e sodale di una vita, con il quale ha sempre diviso molto, se non tutto, anche il medico personale Claudio Santini.

Santini ieri è andato al Santo Spirito a trovarla. È uscito dalla sala di rianimazione prudente, inevitabile la prudenza quando le dannate crisi respiratorie sono in agguato. Anche se Emma Bonino sta decisamente meglio nessuno può mettere oggi la mano sul fuoco che non si ripresenteranno.

Come nessuna delle persone che hanno sempre circondato Emma di affetto e di stima oggi può dire di non averci provato. Almeno una volta ci hanno provato tutti a dirle: «Emma, butta via quel pacchetto». Inutile.
Nemmeno il tumore al polmone l’ha convinta a smettere di fumare. Una sigaretta via l’altra, come sempre, la consapevolezza di giocare a dadi con il destino.

18 ottobre 2024 ( modifica il 18 ottobre 2024 | 22:15)

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